Ciao a tutti,
sono un ragazzo di 22 anni che sta per finire la triennale di ingegneria.
Ho un grosso problema.
Mi sono reso conto di aver sbagliato facoltà, mi spiego: mi sono iscritto ad ingegneria totalmente a caso seguendo la diceria “gli ingegneri trovano lavoro”.
Già al primo anno mi sono appassionato all’Analisi e alla Geometria, per poi scoprire quanto sia bella la Fisica.
Studiare questi esami non mi pesa, anzi do tutto me stesso e ho avuto ottimi risultati.
Anche negli esami più ingegneristici quali idraulica e scienza delle costruzioni me la sono cavata bene.
Ora arriva il problema. Purtroppo mi pesa studiare tutto il resto: vado a cercare un rigore che non è richiesto e mi risulta quasi impossibile memorizzare nozioni, definizioni o elenchi buttati lì un po’ così.
Mi mandano 5 esami, a detta di tutti esami “facili”, ma comunque sto vivendo un inferno perché non riesco a venirne fuori, in più dovrei anche scrivere la tesi e la laurea la vedo lontana.
Qui il punto: mi piacerebbe iscrivermi a fisica.
La mia idea sarebbe di iscrivermi al secondo anno della triennale in quanto gli esami del primo dovrebbero convalidarmeli (è così?), ma sono sotto pressione da tutta la situazione che sto vivendo ad ingegneria.
Ovviamente voglio prima finire questo percorso, se fossi stato al primo anno il discorso cambiava ma ormai sarebbe un suicidio.
Ha senso iscriversi a fisica dopo ingegneria? Sono troppo “vecchio”? Mi dispiace molto pesare sulle spalle dei miei e soprattutto se non rendo in università.
Insomma che ne pensate?