Cosa voglio comunicare...
gugo82 ha scritto:Se ti piace fai, altrimenti non fare.
Tanto tra un tre anni ci sarà da lavorare comunque: si dovranno pulire le macerie di questa crisi (e delle due precedenti).
Tra tre anni accademici sarà il 2024.
Saranno andati in pensione parecchi babyboomers (infatti, avranno 67 anni quelli nati nel 1957) ed altri saranno deceduti, quindi il mercato del lavoro sarà più libero.
Aggiungi che ci saranno da raccogliere tanti cocci, quindi è molto probabile che arrivino ingenti finanziamenti per assumere giovani.
Quindi, indipendentemente dal tipo di laurea (a patto che sia una laurea tecnico/scientifica), non credo sarà difficilissimo trovare una collocazione in Italia o in EU.
In una situazione del genere, non seguire le proprie inclinazioni preferendo le statistiche occupazionali -secondo me- è una scelta perdente, che condanna all'insoddisfazione personale e professionale. Ma contento OP...
[E comunque, in generale, secondo me è sempre preferibile seguire le proprie inclinazioni, indipendentemente da qualsiasi cosa.]
Sono sempre stato, e mi ritengo ancora un dilettante. Cioè una persona che si diletta, che cerca sempre di provare piacere e di regalare il piacere agli altri, che scopre ogni volta quello che fa come se fosse la prima volta. (Freak Antoni)