Un dottorato in matematica?

Messaggioda Cantor99 » 09/05/2021, 15:52

Pensavo un po' al futuro e riflettevo sulla possibilità di fare un dottorato dopo la laurea magistrale in matematica.

C'è, secondo voi, un modo per autovalutarsi in modo da capire se si è adatti a questo percorso? Più in generale, come capire se si hanno le capacità per essere un ricercatore "decente"?

Aggiungo qualche dettaglio personale. L'università procede molto bene, credo di avere un buon metodo di studio ... ma a volte resto impotente di fronte a certi esercizi o ad alcuni libri che consulto per approfondimenti: ho paura che questa mancanza di versatilità possa compromettere la buona riuscita di una futura carriera nella ricerca.1

Note

  1. D'altro canto sono povero di abilità informatiche e poco interessato ai rami della matematica ricercati nel mondo del lavoro (più l'astrazione scema più perdo interesse ...).

    In tal senso non so come decidere cosa fare un domani...
Cantor99
Senior Member
Senior Member
 
Messaggio: 597 di 1238
Iscritto il: 06/08/2017, 10:52
Località: Dragoni

Re: Un dottorato in matematica?

Messaggioda Martino » 09/05/2021, 19:14

C'è un metodo secondo me facile: chiediti se ci sono problemi matematici che vuoi assolutamente risolvere o di cui vuoi assolutamente conoscere la soluzione. Tipo la congettura di Riemann, per fare un esempio. Se sì, allora ci sono possibilità che tu riesca bene in un dottorato, perché significa che hai la ricerca nel sangue. Se invece i problemi aperti ti lasciano più o meno indifferente, forse proverei a pensare a qualcos'altro.
Le persone che le persone che le persone amano amano amano.
Avatar utente
Martino
Moderatore globale
Moderatore globale
 
Messaggio: 7721 di 13083
Iscritto il: 21/07/2007, 10:48
Località: Brasilia

Messaggioda j18eos » 09/05/2021, 19:36

Un altro indicatore potrebbe essere lo sviluppo della tesi magistrale: riuscirai a risolvere i piccoli problemi che ti saranno proposti?

Anche se la risposta fosse no: ti verranno in mente possibili soluzioni, tecniche, modalità per poterli risolvere?
Ipocrisìa e omofobìa,
fuori da casa mia!

Semplicemente Armando. ;)
Avatar utente
j18eos
Moderatore
Moderatore
 
Messaggio: 7086 di 13405
Iscritto il: 12/06/2010, 15:27
Località: Napoli, Trieste, ed ogni tanto a Roma ^_^

Re: Un dottorato in matematica?

Messaggioda Cantor99 » 09/05/2021, 23:14

Grazie per le risposte.

Martino ha scritto:C'è un metodo secondo me facile: chiediti se ci sono problemi matematici che vuoi assolutamente risolvere o di cui vuoi assolutamente conoscere la soluzione. Tipo la congettura di Riemann, per fare un esempio. Se sì, allora ci sono possibilità che tu riesca bene in un dottorato, perché significa che hai la ricerca nel sangue. Se invece i problemi aperti ti lasciano più o meno indifferente, forse proverei a pensare a qualcos'altro.


Non ho un preciso problema da voler affrontare, però non resto indifferente a problemi aperti che possono interessarmi! Resta, ahimé, la paura di rimanere bloccato ...


j18eos ha scritto:Un altro indicatore potrebbe essere lo sviluppo della tesi magistrale: riuscirai a risolvere i piccoli problemi che ti saranno proposti?

Anche se la risposta fosse no: ti verranno in mente possibili soluzioni, tecniche, modalità per poterli risolvere?


Anche io credo che questo possa essere nodo di svolta per la mia futura scelta. Già che mi trovo, l'argomento che sceglierò inciderà molto nell'eventuale futuro percorso?
Cantor99
Senior Member
Senior Member
 
Messaggio: 598 di 1238
Iscritto il: 06/08/2017, 10:52
Località: Dragoni

Re: Un dottorato in matematica?

Messaggioda fulcanelli » 10/05/2021, 07:59

Ma ben prima di tutto questo... quanto sei voglioso di fare matematica? Lascia perdere la paura di non farcela, nessuno arriva preparato al momento in cui inizia a fare ricerca (che è persino successivo al momento in cui ti danno un dottorato). Preoccupati di quanta voglia hai di fare matematica per diverse ore al giorno.
Il corpo dell'uomo ha in sé gli umori del sangue, della saliva, della bile gialla e della bile nera; questi costituiscono la natura del suo corpo e per causa loro soffre od è sano, ed è sano soprattutto quando questi componenti si trovino reciprocamente ben dosati per proprietà e quantità.
fulcanelli
Junior Member
Junior Member
 
Messaggio: 100 di 276
Iscritto il: 03/02/2021, 00:55

Messaggioda j18eos » 10/05/2021, 20:55

Cantor99 ha scritto:[...] Già che mi trovo, l'argomento che sceglierò inciderà molto nell'eventuale futuro percorso?
Non necessariamente;

lasciamo stare che io sono un caso a parte1, può essere che seguendo i corsi di dottorato tu ti appassioni a ben altro, e ti vengano idee\proposte per poterlo sviluppare.

Oppure, nel caso che tu vada all'estero, potresti proporre un progetto di ricerca con più possibilità di sviluppo, e quindi anche andare a parare lontano dal punto di partenza...

P.S.: io ho scritto un tesi (compilativa) sui fibrati principali, ma come dottorando di ricerca mi sono spostato su tutt'altri argomenti...

Note

  1. E non solo "a parte", nel senso che sono proprio "un caso".
Ipocrisìa e omofobìa,
fuori da casa mia!

Semplicemente Armando. ;)
Avatar utente
j18eos
Moderatore
Moderatore
 
Messaggio: 7088 di 13405
Iscritto il: 12/06/2010, 15:27
Località: Napoli, Trieste, ed ogni tanto a Roma ^_^

Re: Un dottorato in matematica?

Messaggioda Luca.Lussardi » 11/05/2021, 12:23

Tutti con parole belle ma viene trascurato il VERO problema: che cosa vuoi farne del dottorato. Le capacità c'entrano marginalmente se ci metti impegno e passione, ma se punti alla carriera accademica sappi che hai davanti tanti anni di precariato e dovrai girare il mondo prima di sistemarti in modo definitivo. Questo non è da sottovalutare perchè tutte le persone che io conosco e che sono uscite dalla ricerca lo han fatto proprio perchè stufe dei continui sacrifici da precario.
Luca.Lussardi
Cannot live without
Cannot live without
 
Messaggio: 8584 di 12718
Iscritto il: 21/05/2006, 17:59
Località: Torino

Re: Un dottorato in matematica?

Messaggioda Martino » 11/05/2021, 12:56

Luca.Lussardi ha scritto:Tutti con parole belle ma viene trascurato il VERO problema: che cosa vuoi farne del dottorato. Le capacità c'entrano marginalmente se ci metti impegno e passione, ma se punti alla carriera accademica sappi che hai davanti tanti anni di precariato e dovrai girare il mondo prima di sistemarti in modo definitivo. Questo non è da sottovalutare perchè tutte le persone che io conosco e che sono uscite dalla ricerca lo han fatto proprio perchè stufe dei continui sacrifici da precario.
Verissimo, questo è il punto discriminante per chi è indeciso. Quando ho deciso di fare il dottorato (nel 2009) avevo un certo sentore di questo problema ma ero accecato dalle mie certezze, perché volevo fare matematica nella vita. Poi come da copione ho girato il mondo e adesso sono fisso in Brasile, ma sono felice perché posso dedicare la vita alla matematica. Poi ovviamente ognuno deve mettere le sue priorità sulla bilancia e decidere. Anch'io ho conosciuto gente che si è staccata dalla ricerca con un misto di amarezza e soddisfazione, essenzialmente mandando (dentro di sé) in quel posto il mondo accademico, che come sappiamo è farcito di baronie e raccomandazioni (in Italia). Il precariato non è una cosa da affrontare a cuor leggero.
Le persone che le persone che le persone amano amano amano.
Avatar utente
Martino
Moderatore globale
Moderatore globale
 
Messaggio: 7724 di 13083
Iscritto il: 21/07/2007, 10:48
Località: Brasilia

Re: Un dottorato in matematica?

Messaggioda Cantor99 » 11/05/2021, 14:33

@fulcanelli non vorrei esagerare ma sono abituato a studiare tanto tempo, e poco spesso mi pesa. Poi chiaramente la mole di studio sarà maggiore durante un dottorato e forse dovrò regolarmi meglio.

@Luca.Lussardi & @Martino non stavo dando minimamente peso a quest'aspetto ma avete entrambi ragione. Scusate la domanda forse stupida, ma il periodo di precariato è variabile? Di quanti anni massimo? Dipenderà dalle mie capacità?
Cantor99
Senior Member
Senior Member
 
Messaggio: 599 di 1238
Iscritto il: 06/08/2017, 10:52
Località: Dragoni

Re: Un dottorato in matematica?

Messaggioda fulcanelli » 11/05/2021, 15:11

Cantor99 ha scritto:Di quanti anni massimo? Dipenderà dalle mie capacità?
Dipende cosa vuoi fare; direi dai 5 ai 15. E no, non dipende nemmeno in minima parte dalle capacità, l'accademia non funziona mandando avanti i più capaci. Manda avanti gli estremamente capaci, fuori dai 7 sigma, i fortunati, e quelli che sono disposti ad andare veramente ovunque pur di avere una tenure (Réunion, Colombia, Turchia).
Il corpo dell'uomo ha in sé gli umori del sangue, della saliva, della bile gialla e della bile nera; questi costituiscono la natura del suo corpo e per causa loro soffre od è sano, ed è sano soprattutto quando questi componenti si trovino reciprocamente ben dosati per proprietà e quantità.
fulcanelli
Junior Member
Junior Member
 
Messaggio: 107 di 276
Iscritto il: 03/02/2021, 00:55

Prossimo

Torna a Orientamento Universitario

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite