Messaggioda Marco83 » 10/09/2007, 21:30

Cozza Taddeo ha scritto:Io comunque terrei molto ben distinte le competenze di un ingegnere da quelle di un architetto.
Un ingegnere edile sa fa stare in piedi una struttura, ha fatto esami di scienza delle costruzioni, geotecnica, tecnica delle costruzioni I e II, ecc. oltre alla consueta dose massiccia di matematica e fisica che si beccano gli ingegneri.
Un architetto non sa fare alcun calcolo utile al sostentamento fisico di una struttura. Affonda in un mare di fuffa inutile quelle due o tre buone intuizioni di carattere puramente estetico che potrebbero dargli un minimo di dignità professionale se accostato ad un ingegnere.
Per come viene condotto il corso di studi in architettura qui in Italia, per me dovrebbe essere chiuso. Un ingegnere edile con un paio di corsi sull'allocazione ottimale degli spazi interni, sul restauro, o su qualche altro ramo di interesse specifico potrebbe svolgere il compito di un architetto in modo di gran lunga migliore poiché sarebbe a conoscenza delle problematiche dell'edificio in modo completo: dalle esigenze del cliente ai vincoli delle strutture. Non si inventerebbe distribuzioni volumetriche strampalate solo per soddisfare le proprie bizze pseudointellettualoidi arrivando a convincere il cliente a costruire un edificio i cui costi strutturali sono del 50-60% superiori a quelli necessari per avere una costruzione delle stesse dimensioni ma con i volumi disposti in modo piú razionale...

Da noi ad ingegneria c'era un detto:" l'architetto progetta un edificio e l'ingegnere spiega perché è caduto"... :roll:


Io non vedo proprio la necessità di mettersi ad insultare un corso di studi con una storia importante come quella di architettura. Un architetto non è uno pseudoingegnere; è un architetto. Sinceramente la prospettiva di vedere un branco di ingegneri edili senza il bagaglio artistico/teorico (n.b. per teorico intendo come teoria dell'architettura) ridurre le nostre città nello stato pietoso dello stile post ricostruzione in cui tuttora i maggiori capoluoghi versano, mi inorridisce. Fatevi un giro per molte strade di Milano, dove l'economia volumetrica e il risparmio sui materiali hanno reso la città inguardabile e capirete il valore di un architetto dotato di senso estetico.

Pensando alla situazione attuale, credo che tutti concordino che sarebbe stato più economico costruire la Nuova Fiera con dei bei prefabbricati, tetto piatto con i condizionatori sopra e una bella rete stradale ad accampamento romano. Grazie a Dio che nessuno s'è sognato di dire che Renzo Piano con quel tetto ha "richiesto costi strutturali del 50-60% superiori a quelli necessari per avere una costruzione delle stesse dimensioni ma con i volumi disposti in modo piú razionale..." altrimenti avremmo un altro mostro edilizio.

Io editerei la tua ultima frase come: " l'architetto progetta un edificio futuristico e l'ingegnere lo rende realtà"...
This sentence is false
Marco83
Senior Member
Senior Member
 
Messaggio: 936 di 1052
Iscritto il: 28/12/2003, 15:11
Località: Minneapolis, MN USA

Messaggioda Picciotto » 11/09/2007, 10:37

grazie ancora x i vostri post, solo una cosa ma da ing edile con la laurea triennale non posso fare case vero..? dovrei obbligatoriamente prendere la specializzazione in edile e del recupero ambientale..?
Chi Segue Sempre Gli Altri Non Arriva Mai Primo
Picciotto
Starting Member
Starting Member
 
Messaggio: 3 di 4
Iscritto il: 08/09/2007, 11:58

Messaggioda wedge » 11/09/2007, 11:03

Marco83 ha scritto:Io non vedo proprio la necessità di mettersi ad insultare un corso di studi con una storia importante come quella di architettura. Un architetto non è uno pseudoingegnere; è un architetto. Sinceramente la prospettiva di vedere un branco di ingegneri edili senza il bagaglio artistico/teorico (n.b. per teorico intendo come teoria dell'architettura) ridurre le nostre città nello stato pietoso dello stile post ricostruzione in cui tuttora i maggiori capoluoghi versano, mi inorridisce. Fatevi un giro per molte strade di Milano, dove l'economia volumetrica e il risparmio sui materiali hanno reso la città inguardabile e capirete il valore di un architetto dotato di senso estetico.


quoto al mille per mille!
gli architetti (quelli bravi) migliorano la nostra vita di ogni giorno, visto che l'ambiente circostante influisce enormemente sul nostro umore.
ogni giorno ringrazio Gregotti per il Teatro degli Arcimboldi e piango alla vista di quell'angolo di Berlino Est che è a Milano in zona Garibaldi-Melchiorre Gioia.
"Tre quarks per mister Murray!" (James Joyce, Finnegan's Wake)

Parco Sempione, verde e marrone, dentro la mia città.
Avatar utente
wedge
Cannot live without
Cannot live without
 
Messaggio: 1449 di 3831
Iscritto il: 12/10/2004, 19:14
Località: Leiden, NL

Messaggioda fu^2 » 11/09/2007, 11:08

wedge ha scritto:piango alla vista di quell'angolo di Berlino Est che è a Milano in zona Garibaldi-Melchiorre Gioia.


magari fosse solo li da piangere...
Milano come struttura nei suoi 3/5 è una piccola berlino est! purtroppo...
Avatar utente
fu^2
Cannot live without
Cannot live without
 
Messaggio: 1422 di 4213
Iscritto il: 06/09/2006, 22:04

Messaggioda tecnos » 11/09/2007, 11:21

Picciotto ha scritto:grazie ancora x i vostri post, solo una cosa ma da ing edile con la laurea triennale non posso fare case vero..? dovrei obbligatoriamente prendere la specializzazione in edile e del recupero ambientale..?


Certo che puoi con una triennale in ing civile, può farlo anche un ingegnere ambientale, dopo aver superato l'esame di Stato, ovviamente! L'ordine degli ingegneri è diviso in 3 settori : civile-ambientale ( lauree in ingegneria civile, ingegneria ambientale, ingegneria edile, ingegneria edile-architettura ) , informazione ( ingegneria elettronica, ingegneria delle telecomunicazioni, ingegneria informatica, ingegneria gestionale, ingegneria biomedica ), industriale ( ingegneria aerospaziale, ingegneria astronautica, ingegneria chimica, ingegneria elettrica, ingegneria energetica, ingegneria nucleare, ingegneria meccanica, ingegneria navale, scienza e ingegneria dei materiali ).

Considera che un ingegnere triennale del settore civile può iscriversi all'ordine degli ingegneri, nel relativo albo ( B ), e nel collegio dei geometri.
:wink:
Avatar utente
tecnos
Senior Member
Senior Member
 
Messaggio: 1284 di 1720
Iscritto il: 28/09/2005, 10:25

Messaggioda tecnos » 11/09/2007, 11:29

Marco83 ha scritto:
Cozza Taddeo ha scritto:Sinceramente la prospettiva di vedere un branco di ingegneri edili senza il bagaglio artistico/teorico (n.b. per teorico intendo come teoria dell'architettura) ridurre le nostre città nello stato pietoso dello stile post ricostruzione in cui tuttora i maggiori capoluoghi versano, mi inorridisce. Fatevi un giro per molte strade di Milano, dove l'economia volumetrica e il risparmio sui materiali hanno reso la città inguardabile e capirete il valore di un architetto dotato di senso estetico.



Quoto il tuo intervento, all'ingegnere edile e civile è sempre stata contestata una certa mancanza estetica, non a caso è nato il corso oggetto della discussione, per unire la preparazione di base dell'ingegneria con quella dell'architettura e formare un professionista completo.
Avatar utente
tecnos
Senior Member
Senior Member
 
Messaggio: 1285 di 1720
Iscritto il: 28/09/2005, 10:25

Messaggioda Picciotto » 12/09/2007, 11:25

scusate l'ignoranza ma c he cambia essere iscritto all'albo A o all'albo B.. degli ingegneri..? ma se gia da civile posso fare palazzi e case, xk dovrei prendere la specializzazione in edile..?

grazie
Chi Segue Sempre Gli Altri Non Arriva Mai Primo
Picciotto
Starting Member
Starting Member
 
Messaggio: 4 di 4
Iscritto il: 08/09/2007, 11:58

Messaggioda tecnos » 12/09/2007, 12:20

Picciotto ha scritto:scusate l'ignoranza ma c he cambia essere iscritto all'albo A o all'albo B.. degli ingegneri..? ma se gia da civile posso fare palazzi e case, xk dovrei prendere la specializzazione in edile..?

grazie



Scusa eh picciotto, ma cosa centra la specializzazione ( che poi sarà una laurea specialistica, immagino ) in edile?
Ingegneria civile è una cosa, ingegneria edile è un'altra, ingegneria edile-architettura un'altra ancora, pur appartenendo allo stesso settore anche a livello di albo professionale ( civile-ambientale ).
Di fatto essere iscritto all'albo A o B cambia ben poco, in quanto la normativa è a dir poco ambigua.

Tanto per chiarire ci sono due sezioni nell'ordine professionale ( per ogni settore : civile-ambientale , industriale, informazione ) :

La sezione A, quella degli ingegneri, il cui accesso è consentito ai laureati specialistici e ai laureati quinquennali del vecchio ordinamento.
La B, il cui accesso è consentito ai nuovi laureati “triennali” in ingegneria e ai diplomati universitari del vecchio ordinamento.

Quanto alle competenze, la questione è a dir poco ambigua visto che la normativa riserva all’ingegnere della sezione A le prestazioni “ innovative”, mentre l’attività degli ingegneri triennali viene sostanzialmente ricondotta all’utilizzo delle “procedure standardizzate”, dove per essa si deve intendere una procedura conforme a un insieme di regole (siano esse tecniche, metodologiche, pratiche o giuridiche).
L'ingegnere triennale può effettuare la progettazione, la direzione dei lavori, la vigilanza, la contabilità e la liquidazione relative a costruzioni civili semplici, con l’uso di metodologie standardizzate. Di conseguenza la normativa non pone limiti a caratteristiche quali : volumetria, altezza, costo.
Avatar utente
tecnos
Senior Member
Senior Member
 
Messaggio: 1287 di 1720
Iscritto il: 28/09/2005, 10:25

Messaggioda Trave » 12/09/2007, 15:40

Picciotto per intenderci

Se devi progettare una villetta ad un piano,simmetrica e senza schemi statici complessi,hai potere di firma anche con la triennale

Se devi progettare un ponte strallato e devi creare tu lo schema statico migliore,lo devi inventare in sostanza,facendo conti ,simulazioni,modelli e approssimazioni di cui ti prendi la responsabilità allora ti servono i 5 anni e quindi l'albo A.Considera che in questo caso insieme a te ci sono altri ingegneri

Ma anche la villetta ad un piano,asimmetrica in pianta con una struttura particolare e con l'utilizzo di materiali nuovi o particolari non penso sia di competenza del
triennale
Trave
Junior Member
Junior Member
 
Messaggio: 237 di 327
Iscritto il: 27/01/2007, 14:59

Messaggioda tecnos » 12/09/2007, 18:10

Trave ha scritto:Picciotto per intenderci
Se devi progettare un ponte strallato e devi creare tu lo schema statico migliore,lo devi inventare in sostanza,facendo conti ,simulazioni,modelli e approssimazioni di cui ti prendi la responsabilità allora ti servono i 5 anni e quindi l'albo A.Considera che in questo caso insieme a te ci sono altri ingegneri


Sono d'accordo con te.

Trave ha scritto:Ma anche la villetta ad un piano,asimmetrica in pianta con una struttura particolare e con l'utilizzo di materiali nuovi o particolari non penso sia di competenza del triennale


Su questo ho qualche dubbio, nel senso che le villette asimmetriche in pianta non sono poi così rare, in questo caso anche un triennale potrebbe progettarla. Certo, se la vuoi fare in fibra di carbonio o con fondazioni sottomarine ( è solo un esempio ovviamente ), il discorso potrebbe cambiare, al limite. Voglio dire, metodologie standard non significa progettare opere "modeste", per questo ci sono i geometri/periti edili.
Un amico, ad un seminario di ingegneria propedeutico all'esame di Stato ( dei 3 anni ), ha chiesto espressamente al presidente di un ordine degli ingegneri cosa poteva fare un laureato triennale nella libera professione. Risposta : "praticamente tutto".
Anche un palazzo di 10 piani può essere progettato con metodi "standard", lo sono quasi tutti. Al contrario, un grattacielo di 500 m di altezza dotato di un dispositivo di smorzamento attivo in caso di terremoto a mio avviso sarebbe di competenza degli ingegneri 3+2.
Avatar utente
tecnos
Senior Member
Senior Member
 
Messaggio: 1288 di 1720
Iscritto il: 28/09/2005, 10:25

Precedente

Torna a Orientamento Universitario

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite