da gabriella127 » 06/08/2023, 14:20
Io ho passato, da adulta, un periodo, qualche anno, in mezzo agli studenti di matematica alla Sapienza, intendo dire che proprio ho seguito i corsi seduta sui banchi, passato tempo con loro e parlato con loro (conservo tuttora tra loro due care amicizie).
Confermo che lì matematica era un ambiente competitivo, ma non esageratamente, più che altro c'è la cosa 'chi è più bravo', c'è molta ansia da prestazione, paura di sbagliare e di sembrare scemi.
Ho trovato gli studenti di matematica tra i più timidi e paurosi che ci sono in giro, hanno molta paura di parlare per timore di dire sciocchezze, e si sentono in crisi se non sanno qualcosa (ma fosse pure la cosa più avanzata che non hanno ancora mai studiato).
Però non è una competitività esagerata, facevano amicizia e studiavano insieme, sempre c'erano gruppi in aula studio o nelle aule che studiavano insieme. Una cosa che sembrava importante era proprio passare le giornate all'università, e non a studiare soli a casa.
Poi ovviamente, come ovunque, c'era di tutto, da quello che se la tirava, a quello che passava le giornate nei corridoi a chiacchierare, in genere con una fetta di torta in mano (si vede che la mamma gli faceva molte torte), a quello che gesticolava sovrappensiero scendendo le scale, impersonando il genio matematico pazzo.
Ma questo è colore.
Complessivamente un buon ambiente, ne ho davvero un bel ricordo, sia tra studenti che con i professori, in genere tutti gentili e disponibil. Con il grande vantaggio che essendo in pochi si poteva avere molto più contatto con in professori che in altre facoltà.
Avendo fatto questa esperienza da adulta ho potuto fare un confronto con altri corsi di laurea che ho conosciuto.
Ho frequentato in parallelo due dipartimenti, matematica appunto, e giurisprudenza, dove insegnavo.
Be' c'è una differenza antropologica enorme! Sia tra studenti che tra professori, in tutto, dal carattere, alle abitudini, all'abbigliamento, agli antipodi.
Gli studenti di giurisprudenza sono molto più estroversi e sicuri di sé, e se non sanno qualcosa o sono un po' somari non stanno troppo a disperarsi o a fare harakiri.
I professori a matematica sono molto più informali e disponibili, e soprattutto passano le giornate al dipartimento.
I giuristi invece, avendo tutti la professione, ci sono pochissimo.
Insomma, ho trovato matematica uno degli ambienti universitari migliori, nonostante questo aspetto di timidezza e di ansia da prestazione che si respirava tra gli studenti, che però mi sembrava diminuire passando dai primi anni a quelli più avanti.
Easy reading is damned hard writing. (Nathaniel Hawthorne, The Scarlet Letter)