Triennale in matematica dopo triennale in economia?

Messaggioda HowardRoark » 02/12/2023, 10:16

Salve a tutti, sono al secondo anno di economia e non posso fare a meno di proiettarmi già nel futuro di un paio d'anni: da un po' sto pensando di iscrivermi, dopo la laurea, alla triennale di matematica. I motivi di questa scelta sono perché mi interessa la materia e perché mi sto rendendo che conto l'approccio degli economisti alla matematica è troppo approssimativo per i miei gusti. Inoltre mi interesserebbe studiare anche un po' di fisica ed altre scienze diverse da quelle sociali, e credo che una laurea in matematica possa darmi un'infarinatura anche su queste.
Ovviamente il dubbio principale è tra questa opzione ed una magistrale sempre in economia, cosa che non mi dispiacerebbe siccome in fondo mi piace quello che studio.
Voi cosa mi consigliate da un punto di vista concreto? Io penso che una laurea in matematica possa darmi un'apertura mentale e delle competenze molto richieste anche per un economista; d'altro canto la scelta più naturale del mio percorso è quella di prendere una magistrale sempre in economia, e temo che il trade-off con matematica possa essere sconveniente, sia in ottica lavorativa che per la difficoltà di una laurea del genere (penso abbastanza più alta rispetto ad economia).
$(Z –>)^(90º) – (E–N^2W)^(90º)t = 1$
Avatar utente
HowardRoark
Senior Member
Senior Member
 
Messaggio: 772 di 1695
Iscritto il: 13/07/2016, 09:02

Re: Triennale in matematica dopo triennale in economia?

Messaggioda giuliofis » 02/12/2023, 20:26

Un percorso in finanza matematica l'hai preso in considerazione?
giuliofis
Average Member
Average Member
 
Messaggio: 588 di 919
Iscritto il: 16/01/2018, 19:39

Re: Triennale in matematica dopo triennale in economia?

Messaggioda gabriella127 » 02/12/2023, 21:20

Secondo me tutto dipende dai tuoi gusti e dalle idee che ti sei fatto sul tuo futuro lavorativo.
La matematica può essere sicuramente per un economista una marcia in più, e hai ragione a dire che la matematica a economia è un po' approssimativa, ma dipende dai settori e dall'ambito a cui ti vuoi dedicare.

Dal punto di vista dell'utilità, certamente è importante per la ricerca teorica una matematica più avanzata, molti economisti ad alto livello sono anche matematici, e ci sono settori teorici con alte dosi di matematica avanzata.
Ma siamo nell'accademia e basta.
Altri rami dell'economia come il lato più empirico- econometrico non richiedono granché matematica in generale, più econometria e statistica, anche per la ricerca, che si svolge anche fuori dell'accademi a livelli alti.

Se si pensa alla ricerca, fare matematica non è una cattiva idea.
Da noi non si usa tanto, ma vedo che in altri paesi c'è una notevole osmosi tra economia e matematica, gli studenti spesso passano dall'una all'altra, bachelor in matematica e poi economia ad esempio.
Fuori dalla ricerca, matematica pura a livello non base non è granché necessaria.

Come dice Giuliofis, c'è il lato finanza matematica, ma deve piacere specificamente quello perché è tutt'altra cosa da una laurea magistrale in economia, e la matematica che si fa è specifica e finalizzata, non mi pare che ci si faccia una formazione matematica generale di base, diciamo che anche se a un livello più alto rimani nell'approssimatività della 'matematica per'. Per intenderci, può capitare (con buona probabilità) che uno studente anche avanzato sappia qualche roba sofisticata di processi stocastici e ignori il teorema fondamentale del calcolo integrale o cosa sia un gruppo (in effetti ho visto tra gli economisti cose che voi umani non avete mai visto... :D ).

Per gli sbocchi pratici non so proprio dirti quanto una doppia triennale apra più o meno porte di una magistrale in economia, però una laurea in matematica credo che sia comunque apprezzata, ci si presenta bene.

Prova anche un po' a parlarne con professori (attenzione che ci sono economisti che odiano la matematica! non prendere tutto per oro colato).
Easy reading is damned hard writing. (Nathaniel Hawthorne, The Scarlet Letter)
gabriella127
Moderatore globale
Moderatore globale
 
Messaggio: 4069 di 6908
Iscritto il: 16/06/2013, 15:48
Località: roma

Re: Triennale in matematica dopo triennale in economia?

Messaggioda HowardRoark » 03/12/2023, 18:04

giuliofis ha scritto:Un percorso in finanza matematica l'hai preso in considerazione?

Matematica finanziaria devo ancora "scoprirla"; chissà, magari potrebbe piacermi molto e allora non avrei dubbi. Per il momento la vedo troppo specifica...
$(Z –>)^(90º) – (E–N^2W)^(90º)t = 1$
Avatar utente
HowardRoark
Senior Member
Senior Member
 
Messaggio: 773 di 1695
Iscritto il: 13/07/2016, 09:02

Re: Triennale in matematica dopo triennale in economia?

Messaggioda HowardRoark » 03/12/2023, 18:28

gabriella127 ha scritto:Secondo me tutto dipende dai tuoi gusti e dalle idee che ti sei fatto sul tuo futuro lavorativo.
La matematica può essere sicuramente per un economista una marcia in più, e hai ragione a dire che la matematica a economia è un po' approssimativa, ma dipende dai settori e dall'ambito a cui ti vuoi dedicare.

Dal punto di vista dell'utilità, certamente è importante per la ricerca teorica una matematica più avanzata, molti economisti ad alto livello sono anche matematici, e ci sono settori teorici con alte dosi di matematica avanzata.
Ma siamo nell'accademia e basta.
Altri rami dell'economia come il lato più empirico- econometrico non richiedono granché matematica in generale, più econometria e statistica, anche per la ricerca, che si svolge anche fuori dell'accademi a livelli alti.

Se si pensa alla ricerca, fare matematica non è una cattiva idea.
Da noi non si usa tanto, ma vedo che in altri paesi c'è una notevole osmosi tra economia e matematica, gli studenti spesso passano dall'una all'altra, bachelor in matematica e poi economia ad esempio.
Fuori dalla ricerca, matematica pura a livello non base non è granché necessaria.

Come dice Giuliofis, c'è il lato finanza matematica, ma deve piacere specificamente quello perché è tutt'altra cosa da una laurea magistrale in economia, e la matematica che si fa è specifica e finalizzata, non mi pare che ci si faccia una formazione matematica generale di base, diciamo che anche se a un livello più alto rimani nell'approssimatività della 'matematica per'. Per intenderci, può capitare (con buona probabilità) che uno studente anche avanzato sappia qualche roba sofisticata di processi stocastici e ignori il teorema fondamentale del calcolo integrale o cosa sia un gruppo (in effetti ho visto tra gli economisti cose che voi umani non avete mai visto... :D ).

Per gli sbocchi pratici non so proprio dirti quanto una doppia triennale apra più o meno porte di una magistrale in economia, però una laurea in matematica credo che sia comunque apprezzata, ci si presenta bene.

Prova anche un po' a parlarne con professori (attenzione che ci sono economisti che odiano la matematica! non prendere tutto per oro colato).

Se le mie capacità me lo permetteranno mi piacerebbe fare ricerca, anche per questo ero orientato su matematica.
Riguardo l'ignoranza degli economisti in certi rami della matematica per il momento mi sento di concordare con te, ma la causa probabilmente è anche lo stesso percorso di studi: noi agli integrali ci abbiamo dedicato 2 lezioni, al massimo se eri sfortunato te ne capitava uno da risolvere per sostituzione o per parti al compito e poi non li vedi più (né a statistica ma neanche in altri insegnamenti di economia). Non sorprende poi se lo studente medio di economica abbia l'idea di integrale semplicemente come "area sottesa alla curva" ma che poi non si ricordi i teoremi: se non sei tu ad approfondire/ripassare quel poco che sai sei naturalmente portato a scordartele certe cose!
Ma poi noi non facciamo nemmeno trigonometria, quindi siamo portati ad avere una conoscenza settoriale della matematica già da analisi 1 (che infatti nel nostro corso è "matematica generale").
Come ultima cosa, non mi piace la superficialità con cui vengono introdotti i concetti: derivate parziali senza che noi le avessimo viste a matematica, il moltiplicatore di Lagrange per minimizzare l'eccesso di pressione sotto il vincolo di avere una quantità di gettito (alla domanda: "ma perché si fa così?" il professore risponde "perché sì, non lo avete fatto ad economia politica?" Ovviamente no ma secondo me prima di introdurre un metodo risolutivo occorre saperlo motivare un minimo, non basta farci vedere come si fa l'esercizio), teoremi dati a caso senza un minimo di dimostrazione e di applicazione pratica (questo solo in politica economica però).
Insomma, mi piace quello che studio ma ci sono alcune cose che non mi convincono di questo corso di laurea, ed è anche per questo che vorrei passare a qualcosa di più profondo.
$(Z –>)^(90º) – (E–N^2W)^(90º)t = 1$
Avatar utente
HowardRoark
Senior Member
Senior Member
 
Messaggio: 774 di 1695
Iscritto il: 13/07/2016, 09:02

Re: Triennale in matematica dopo triennale in economia?

Messaggioda gabriella127 » 03/12/2023, 18:42

Hai perfettamente ragione, quando, in età più avanzata, ho cominciato a studiare matematica 'vera', cioè insegnata da matematici in corsi di laurea di matematica, volevo fare causa agli economisti per come mi avevano insegnato certe cose, ricordo in particolare le equazioni diffrenziali e il teorema delle funzioni implicite.
A economia spesso cose come i moltiplicatori di lagrange sono praticaccia e basta.

È così, non è colpa di nessuno, sono materie diverse, ma se vuoi fare ricerca, soprattutto per non perdere tempo e impazzire, devi fare almeno un po' di matematica seria.
Easy reading is damned hard writing. (Nathaniel Hawthorne, The Scarlet Letter)
gabriella127
Moderatore globale
Moderatore globale
 
Messaggio: 4073 di 6908
Iscritto il: 16/06/2013, 15:48
Località: roma


Torna a Orientamento Universitario

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite