Salve a tutti, sono nuova, ho appena letto praticamente tutta questa sezione e nonostante la cosa sia stata citata più volte mi rimane comunque il dubbio.. sono appena uscita dal liceo classico: cinque anni fa scelsi questo indirizzo non tanto per antipatia verso le materie scientifiche, quanto per la professoressa che le insegnava , ritrovandomi così in un liceo che, per carità, ho amato e in cui mi sono trovata bene, ma che trattava decisamente troppo poco la matematica: sin dal primo anno è stata in assoluto la mia materia preferita, sono sempre riuscita ad ottenere tranquillamente il massimo dei voti nonostante non abbia mai speso troppo tempo/fatica sulla materia, ma questo naturalmente è dovuto all'imbarazzante povertà del programma trattato . L'ultimo anno è stato dedicato totalmente allo studio delle funzioni (naturalmente senza citare limiti o cose simili, ma limitandoci a definirne campo di esistenza, positività, negatività, pari, dipari, crescente, decrescente, iniettiva, suriettiva e cose del genere), esponenziali, logaritmi e alla trigonometria, senza un minimo accenno a limiti o derivate.
Sta di fatto che matematica è-al momento- l'unica cosa che mi piaccia davvero studiare, fare, imparare. Ne ho parlato con la mia professoressa, che mi ha incoraggiata a tentare, sostenendo che non c'è motivo per cui non dovrei riuscire e anche se non mi ha totalmente convinta credo che sia necessario fare almeno un tentativo in tale direzione. Qui a verona è attivo un cdl interfacoltà di matematica applicata, che permette, dal secondo anno, di scegliere tra un curriculum computazionale ed uno economico-finanziario. Il primo permetterebbe l'accesso alla magistrale di Matematica, mentre il secondo permetterebbe l'iscrizione ad una magistrale di Banca e Finanza presso la facoltà di economia.
Per ovviare almeno in parte al divario tra la mia preparazione e quella data da un liceo scientifio, mi sono procurata un libro di testo dell'ultimo anno di tale indirizzo e sto provando a darci un'occhiata.Studiandolo da sola ho iniziato a comprendere ed assimilare il concetto di limite, ma mi rendo conto ogni giorno di più che tante cose date per scontate a me costano decisamente più passaggi: devo costantemente cercare altrove informazioni per basi che evidentemente mi mancano. Secondo voi, essendo questa la situazione, vale la pena di iniziare un corso del genere? e soprattutto, la spiegazione universitaria mi permetterebbe di riempire alcune lacune che mi ha lasciato il liceo riprendendo i concetti dalle basi o lascia le cose per scontate, presupponendo una preparazione da liceo scientifico?limiti, derivate ed integrali vengono spiegati da zero? Vi prego aiutatemi, amo la materia ma ho paura...