matematica applicata dopo il classico

Messaggioda je91 » 06/07/2010, 22:52

Salve a tutti, sono nuova, ho appena letto praticamente tutta questa sezione e nonostante la cosa sia stata citata più volte mi rimane comunque il dubbio.. sono appena uscita dal liceo classico: cinque anni fa scelsi questo indirizzo non tanto per antipatia verso le materie scientifiche, quanto per la professoressa che le insegnava :roll: , ritrovandomi così in un liceo che, per carità, ho amato e in cui mi sono trovata bene, ma che trattava decisamente troppo poco la matematica: sin dal primo anno è stata in assoluto la mia materia preferita, sono sempre riuscita ad ottenere tranquillamente il massimo dei voti nonostante non abbia mai speso troppo tempo/fatica sulla materia, ma questo naturalmente è dovuto all'imbarazzante povertà del programma trattato :(. L'ultimo anno è stato dedicato totalmente allo studio delle funzioni (naturalmente senza citare limiti o cose simili, ma limitandoci a definirne campo di esistenza, positività, negatività, pari, dipari, crescente, decrescente, iniettiva, suriettiva e cose del genere), esponenziali, logaritmi e alla trigonometria, senza un minimo accenno a limiti o derivate.
Sta di fatto che matematica è-al momento- l'unica cosa che mi piaccia davvero studiare, fare, imparare. Ne ho parlato con la mia professoressa, che mi ha incoraggiata a tentare, sostenendo che non c'è motivo per cui non dovrei riuscire e anche se non mi ha totalmente convinta credo che sia necessario fare almeno un tentativo in tale direzione. Qui a verona è attivo un cdl interfacoltà di matematica applicata, che permette, dal secondo anno, di scegliere tra un curriculum computazionale ed uno economico-finanziario. Il primo permetterebbe l'accesso alla magistrale di Matematica, mentre il secondo permetterebbe l'iscrizione ad una magistrale di Banca e Finanza presso la facoltà di economia.
Per ovviare almeno in parte al divario tra la mia preparazione e quella data da un liceo scientifio, mi sono procurata un libro di testo dell'ultimo anno di tale indirizzo e sto provando a darci un'occhiata.Studiandolo da sola ho iniziato a comprendere ed assimilare il concetto di limite, ma mi rendo conto ogni giorno di più che tante cose date per scontate a me costano decisamente più passaggi: devo costantemente cercare altrove informazioni per basi che evidentemente mi mancano. Secondo voi, essendo questa la situazione, vale la pena di iniziare un corso del genere? e soprattutto, la spiegazione universitaria mi permetterebbe di riempire alcune lacune che mi ha lasciato il liceo riprendendo i concetti dalle basi o lascia le cose per scontate, presupponendo una preparazione da liceo scientifico?limiti, derivate ed integrali vengono spiegati da zero? Vi prego aiutatemi, amo la materia ma ho paura... :!:
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Messaggioda Leonardo89 » 06/07/2010, 23:32

Perché escludi a priori la matematica teorica?
Comunque riguardo i tuoi dubbi posso risponderti per quanto riguarda un corso di laurea in matematica, non saprei dirti riguardo questo cdl interfacoltà.
Nel cdl in matematica si ripartirà letteralmente da zero: ti dimostreranno anche perché zero per x fa zero. Limiti, derivate ed integrali te li spiegheranno in tutti i particolari. Il problema è un altro: daranno per scontato che tu sappia maneggiare benissimo moduli, esponenziali, logaritmi, trigonometria, equazioni esponenziali, logaritmiche, goniometriche.
Ti spiegheranno come calcolare limiti derivate ed integrali ma molto molto velocemente perché supporranno che tu li sappia già bene o male calcolare almeno nei casi semplici. La maggior parte delle lezione sarà rivolta ovviamente alla teoria.
Non per demoralizzarti ma ti assicuro che i libri universitari tagliano molti più passaggi di un libro del liceo scientifico.
Nonostante tutto questo io ti consiglio assolutamente di iscriverti al cdl in matematica se ti piace veramente la parte teorica della materia.
I tuoi problemi, con molto impegno e studio e nel peggiore dei casi non riuscendo a fare gli esami al primo colpo, sono assolutamente risolvibili, dipende da quanto ti piace la matematica, da quanto ti piace studiare teoremi, dimostrazioni e teoria: anche se ti verranno richiesti, la matematica non consiste nel far conti, quelli li fanno i computer, la matematica consiste soprattutto nel dimostrare teoremi. ;)
Comunque se hai letto tutta la sezione orientamento ciò che ti sto dicendo dovresti già saperlo. ;)
In bocca al lupo! :D
Se altri non facessero altro che riflettere sulle verità matematiche così in profondo e con continuità come ho fatto io, farebbero le mie scoperte.
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Messaggioda je91 » 06/07/2010, 23:41

mmm..grazie mille! il punto non è tanto che salti i passaggi, quanto che alcuni passaggi presuppongono cosa che non ho mai fatto. ad esempio, per verificare i limiti, serve la conoscenza di come si lavora con i valori assoluti, che noi non abbiamo mai toccato. quindi prima devo informarmi su come ci si comporta se trovo una disuguaglianza con un valore assoluto, poi posso tornare al mio concetto di limite.
Non escludo a priori un corso di matematica teorico, ma per una serie di necessità devo rimanere qui a verona, e qui c'è solamente questo...
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Messaggioda Leonardo89 » 07/07/2010, 00:04

je91 ha scritto:per verificare i limiti, serve la conoscenza di come si lavora con i valori assoluti, che noi non abbiamo mai toccato

Ecco qui un esempio: i valori assoluti. Questi devi saperli per qualsiasi facoltà scientifica, e saperli bene.

je91 ha scritto:Non escludo a priori un corso di matematica teorico, ma per una serie di necessità devo rimanere qui a verona, e qui c'è solamente questo...

Non sono fatti miei, sicuramente avrai delle ottime ragioni per restare nella tua città, ma io ci farei un pensierino all'idea di spostarmi anche perché se non ora, in futuro, probabilmente, in caso per la specialistica o per il dopo specialistica, dovrai farlo...
Io porrei come primo fattore di scelta il corso di studi, ciò che tu veramente vuoi studiare e che ti condizionerà il futuro ma alla fine la scelta è tua. ;)
Se altri non facessero altro che riflettere sulle verità matematiche così in profondo e con continuità come ho fatto io, farebbero le mie scoperte.
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Messaggioda je91 » 07/07/2010, 00:10

forse quando si tratterà di iscriversi alla specialistica la situazione sarà diversa, questo corso non mi dispiace affatto a dire il vero, e neppure le sue applicazioni al campo della finanza. al momento ho una serie di priorità che mi impongono di dover rimanere a verona, ma non è questo il mio problema principale, quanto che, per l'appunto, ci sono cose che veramente mi mancano. i valori assoluti per fortuna erano un argomento piuttosto snello e facile da capire, ma non so se mi conviene ripassare bene le cose fatte (che arrivano, per l'appunto, ad esponenziali, logaritmi, trigonometria e cenni sullo studio della funzione) o avventurarmi nello studio dell'analisi, un campo totalmente nuovo...
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Messaggioda Leonardo89 » 07/07/2010, 00:24

je91 ha scritto:non so se mi conviene ripassare bene le cose fatte (che arrivano, per l'appunto, ad esponenziali, logaritmi, trigonometria e cenni sullo studio della funzione) o avventurarmi nello studio dell'analisi, un campo totalmente nuovo...

Ti consiglio di studiarti a fondo e/o ripassarti gli argomenti pre-analisi cioè esponenziali, logaritmi, trigonometria, le dannate formule goniometriche che non mi ricordo mai ma che sono utilissime nel calcolo degli integrali, relative equazioni esponenziali, goniometriche e logaritmiche.
Piuttosto che ammazzarsi di analisi ora penso che sia meglio godersi l'estate, la tua ultima estate libera! ;)
Ciao
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Re: matematica applicata dopo il classico

Messaggioda Raptorista » 07/07/2010, 10:03

je91 ha scritto:Secondo voi, essendo questa la situazione, vale la pena di iniziare un corso del genere?

Senza pensarci un istante di più.

Dimostrazione:
je91 ha scritto:sin dal primo anno è stata in assoluto la mia materia preferita, [...] Sta di fatto che matematica è-al momento- l'unica cosa che mi piaccia davvero studiare, fare, imparare.

CVD

:-D

Seriamente, hai ciò che di più importante si possa chiedere, ossia la voglia di fare, la passione, l'amore per la matematica.
A mio giudizio, questo basta e avanza :D
Un matematico ha scritto:... come mia nonna che vuole da anni il sistema per vincere al lotto e crede che io, in quanto matematico, sia fallito perché non glielo trovo


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Messaggioda blackbishop13 » 07/07/2010, 10:19

mah, io starei un po' con i piedi per terra..
non so quanto voglia dire che la matematica è la tua materia preferita dalla prima liceo.
e a quanto dici tu, di matematica non avete fatto molto nella tua scuola.
la vera matematica, quella dell'università è molto diversa da quella del liceo, soprattutto è totalmente diversa da quella del biennio.

che matematica ti piace studiare? hai mai trattato da sola argomenti che nessuno ti ha mai spiegato a scuola?
io sinceramente non ho mai apprezzato molto la matematica prima della terza-quarta liceo, mi piacevano cose diverse tipo i giochi di archimede, i giochi bocconi, dove si dovevano usare intuito e fantasia, mentre a scuola è sempre stato molto applicazione meccanica di cose imparate.

e quando ho scoperto l'amore per la matematica non è stato certo per la trigonometria e le altre cose che si fanno a scuola, ma per le mie ricerche personali.

non dico che debba essere per tutti così, per carità, ho amici che si sono appassionati alla matematica dopo aver visto il concetto di limite ( :shock: )
quindi ognuno segue la sua strada, ma attenzione, studiare matematica è dura, lo sappiamo tutti, non esageriamo con l'entusiasmo.
Nelle scienze si cerca di dire in un modo che sia capito da tutti, qualcosa che nessuno sapeva. Nella poesia, è esattamente l’opposto. P. Dirac

Il più semplice scolaro è oggi familiare con delle verità per cui Archimede avrebbe sacrificato la sua vita. E. Renan
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Messaggioda Raptorista » 07/07/2010, 10:25

@Blackbishop: Quello che dici è indubbiamente vero, ma ti ricordo che è un discorso valido per qualunque altro corso allora: anche la fisica del liceo è diversa da quella universitaria, come la chimica e probabilmente le altre scienze. Ok che queste ultime non sono così difficili da studiare come matematica, però credo che si debba fare affidamento sulle sensazioni che abbiamo ora per decidere.
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Messaggioda blackbishop13 » 07/07/2010, 10:31

dipende, è appunto quello che intendevo io:
se uno studia fisica per tre anni perchè se ne innamora appena la vede, fa ricerche, va alle IPhO, si appassiona e legge libri universitari per tutta la quinta, fa bene ad andare a studiare fisica direi..

se uno fa matematica in una classe mediamente lenta, arriva a fare al massimo le derivate in quinta e neanche tanto bene, della matematica gli piace fare i conti con i radicali, non ha idea di perchè $0/0$ non si può fare e non gli interessa saperlo, allora forse non deve fare matematica no?

sono due casi estermi, ma credo di aver reso l'idea.

il problema di fondo, che è un po' OT, ma secondo me è molto interessante, è che lo studente medio (anzi la quasi totalità degli studenti)
al liceo si ferma a ciò che spiegano gli insegnanti, qualcuno, ma pochi si avventura a leggere il libro.
è un approccio al conoscere sbagliato, limitato e poco appassionante e gratificante, che secondo me si ripercuote molto sull'approccio a molte cose nella vita.

scusa je91, non mi rivolgo a te nelle ultime righe! :D
Nelle scienze si cerca di dire in un modo che sia capito da tutti, qualcosa che nessuno sapeva. Nella poesia, è esattamente l’opposto. P. Dirac

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