Il panorama universitario italiano con la nascita del nuovo ordinamento è cambiato molto e in alcuni aspetti si è allineato alle università straniere. In particolar modo la facoltà di ingegneria si è aperta a nuovi orizzonti proponendo corsi di laurea triennali e specialistici come ingegneria dei modelli e dei sistemi - scienze dell'ingegneria a Roma, ingegneria matematica e fisica nei due politecnici del nord per non parlare dei numerosi curriculum in modellistica fisico-matematica per l'ingegneria attivati all'Aquila.
Corsi analoghi sono presenti in prestigiose facoltà americane come Harward per ingegneria fisica e matematica, Stanford per ingegneria matematica-computazionale, Berkeley per ingegneria matematica e fisica. Le università che ho citato rappresentano il primo, il terzo e il quarto posto nella classifica mondiale delle università e permettono percorsi specialistici e dottorati sia nelle scienze pure dell’ingegneria sia nei rami tradizionali contando su dipartimenti di chimica,matematica e fisica interni alla facoltà di ingegneria.
Nelle prime due università giapponesi,Tokyo e Kyoto troviamo percorsi analoghi a quelli americani mentre in Svizzera emerge ingegneria matematica all’EPFL. In Francia spiccano i corsi di ingegneria fisica e matematica applicata attivati nella facoltà di ingegneria di Grenoble ( attivi dal 1960 e dal quale il politecnico di Torino ha preso spunto ) e sicuramente Parigi. Non elenco casi analoghi in nord Europa, Oceania e Russia.
Questa nuova concezione di laurea si sta diffondendo all’estero da svariati anni e credo che il consolidarsi di questi corsi nei migliori atenei permetta di orientarsi con più serenità anche in Italia, verso un percorso difficile ma appassionante.