Nello studiare il Net Present Value di un investimento mi sono reso conto di non aver capito a pieno il motivo per cui i cash flow Ricavi(t)-Costi(t) devono essere attualizzati ad un prefissato saggio di interesse.
Prima di buttarsi sui numeri credo sia necessario capire la filosofia su cui si basa questo procedimento.
L'utilità di una moneta oggi è maggiore dell'utilità della stessa moneta domani. La ragione più banale è l'aumento del prezzo dei beni nel tempo, ma si aggiungono avversione al rischio, il presupposto che il consumo di oggi sia più utile del consumo di domani ecc ecc.
Nel valutare un investimento, quindi dobbiamo utilizzare dei coefficienti che permettano di misurare la perdita di valore numerario del capitale utilizzato.
ora mi chiedo ma il tasso di interesse che uso per attualizzare deve essere un tasso di interesse lato debitore o per esempio il tasso di interesse di un investimento alternativo?
La scelta del tasso di interesse non è così banale come sembra, in realtà è molto difficile.
L'ipotesi teoricamente corretta è che il tasso i sia interpretato come costo-opportunità del capitale. Dato che è difficile fare riferimento al costo-opportunità come miglior investimento alternativo possibile, in pratica si utilizzano indicatori finanziari stabili come i tassi sui titoli a lunga scadenza.
Ultima avvertenza: non so se è chiaro che i è un tasso di interesse attivo e non passivo, mi sembrava giusto sottolinearlo dato che spesso si interpreta come costo delle risorse finanziarie mentre il costo-opportunità è attivo.