Ho dei dubbi di carattere teorico sugli ammortamenti
Supponiamo di avere un ammortamento
$A(t) = Sp^(-t) - sum_(k=0)^(m)R_k p^(k-t) $
$R_0$ indica se vi è qualche rata da pagare al tempo $0$. Anche se solitamente lo uso per fare appattare i conti nella formula a seguire(lo assumo sempre pari a $0$)
Intanto si pone $D_n=Sp^(-n) - sum_(k=0)^(n)R_k p^(k-n)$ che si può scrivrre con un paio di passaggi come
$p=(1+i)^(-1)$
$D_n=(1+i) D_(n-1)-R_n => R_n=[D_(n-1)-D_n]+iD_(n-1)$
${(R_n=C_n+I_n), (C_n = D_(n-1) - D_n), (I_n=iD_(n-1)):}$
$D_n=(1+i) D_(n-1)-R_n => R_n=[D_(n-1)-D_n]+iD_(n-1)$
${(R_n=C_n+I_n), (C_n = D_(n-1) - D_n), (I_n=iD_(n-1)):}$
Ora sul perchè $C_n$ si chiami quota capitale è abbastanza logico: la somma di essi restituisce proprio il capitale preso a prestito. D'altra parte $I_n$ è un certo capitale per un tasso di interesse, ovvero proprio un interesse: oltre a questo, quale significato si può attribuire ad essi?
$D_n=p^(-n) [S-sum_(k=0)^(n)R_k p^k]=sum_(k=n+1)^(m)R_k p^(k-n) $
A conti fatti il significato che attribuisco a $D_n$ è quello di "valore del debito residuo, aggiornato al pagamento dell'ultima rata"
A questo punto $I_k$ simboleggia un interesse che devi all'ente per avere ancora un certo debito.
Invece su $C_k$ penso sia sufficente considerare quanto detto sopra: contribuisce unicamente al ricomporre il capitale preso a prestito.
Può andare come interpretazione?