Ciao a tutti!
Sul mio libro di macroeconomia è riportata la classica equazione del tasso di cambio nominale \(\displaystyle e \) in relazione a quello reale \(\displaystyle E \), ovvero:
\(\displaystyle e=Ep^*/p \),
dove con \(\displaystyle p^* \) e \(\displaystyle p \) si intendono i livelli dei prezzi dei due paesi in questione.
Fin qui tutto ok, non ho dubbi a livello concettuale.
Poco dopo, però, viene riportato che, per quanto riguarda le variazioni percentuali, la suddetta equazione diventa:
\(\displaystyle Δe=ΔE+Δp^*-Δp \).
Come mai si passa dalle moltiplicazioni alle addizioni? C'entrano forse le derivate? Qualcuno riuscirebbe a darmi una mano nel capire?
Grazie mille a tutti coloro si cimenteranno!