Re: Esercizio Macroeconomia

Messaggioda Dragonfirez » 26/03/2022, 17:17

Ciao Gabriella, grazie mille per la risposta! Sempre gentilissima ed esaustiva :-)

Allora sì, ho provato e riprovato ma alla fine mi sono reso conto che appunto è praticamente impossibile risolvere la cosa senza avere delle funzioni per la domanda e per l'offerta.

Le uniche cose che so, relativamente al risparmio e stando alle formule del prof è che noi il risparmio(indicato con S), lo calcoliamo con la formula:

$S = wN * (ab)/(1-a)$

e quindi ovviamente la parte non destinata al risparmio e trattenuta come moneta possiamo ipotizzarla come pari ad un valore

$M = c*S$,

dove per "c" diciamo indico la percentuale di S trattenuta in forma di moneta/liquidità e quindi non investita(che nel mio caso avevo impostato pari al 20%).

Per quanto riguarda l'investimento, stando sempre alle formule del prof è pari a

$I= wN*(ab)/(1-a)$

Esattamente, appunto, la stessa formula per il risparmio aggregato e questo perché, nella nostra analisi, stiamo ipotizzando che il risparmio aggregato abbia esattamente lo stesso valore che serve poi alle imprese per finanziare l'acquisto dei beni capitali.


Ma, per il resto e come dicevo, non ho le funzioni della domanda e offerta e quindi penso sia appunto impossibile risalire al prezzo e quantità di equilibrio. Diciamo che avevo pensato potesse essere una cosa fattibile ma a quanto pare mi sbagliavo :-D
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Re: Esercizio Macroeconomia

Messaggioda gabriella127 » 26/03/2022, 17:28

Fugurati! :D
Appunto, o hai funzioni date dal professore e le modifichi, o te ne inventi di tue, ottimo esercizio, però devi partire da nozioni precedenti di economia, ad esempio: da cosa dipende l'investimento? E devi scegliere tra le possibilità offerte dalla teoria economica.
Da che dipende la domanda di moneta? Idem.
Voglio funzioni lineari così posso fare i calcoli facilmente, allora le devi specificare, o uso altre funzioni?

Perché, ad esempio, anche solo per una cosa base come la domanda di beni di consumo ci possono essere un miliardo di varianti.
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Re: Esercizio Macroeconomia

Messaggioda Dragonfirez » 26/03/2022, 17:36

Capito! In effetti sembrava strano che trovassi solo esercizi con appunto le funzioni di domanda ed offerta, altrimenti avrei sicuramente risolto la cosa facilmente(se appunto era possibile trovare p* e q* senza tali funzioni) seguendo qualche spiegazione in rete/appunti in rete.
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Re: Esercizio Macroeconomia

Messaggioda Dragonfirez » 06/04/2022, 14:48

Salve a tutti! Torno a scrivere dopo un po'!

In primis un'ottima notizia: qualche giorno fa abbiamo svolto una prova intercorso sulla prima parte del programma (sugli argomenti che più o meno ho accennato nei mex in precedenza) con la votazione di 30 e lode! (il voto più alto tra chi ha sostenuto la prova). Devo dire, infatti, che già semplicemente leggendo varie volte gli appunti ed esercitandomi con gli esercizi ho man mano acquistato sempre più padronanza con le formule e i concetti del prof.

Bene, detto ciò, ora col prof stiamo proseguendo il programma con l'analisi del modello di Keynes (dapprima quello presente nella sua opera "Trattato sulla Moneta" e poi quello della "Teoria Generale..."). Uno degli ultimi argomenti che abbiamo affrontato è stato quello del principio della domanda effettiva e infine abbiamo ipotizzato una situazione nella quale, a causa del mancato "drenaggio" delle risorse per l'acquisto dei beni capitali sui mercati finanziari, le imprese prod. di beni di consumo si ritrovino con un debito nei confronti delle banche (in quanto non riescono a restituire l'importo iniziale del credito che le banche avevano concesso).

A questo punto, sempre stanco a questa "simulazione", abbiamo ipotizzato che le banche, di fronte a questo mancato pagamento del debito da parte delle imprese, attuano un taglio dei finanziamenti (inizialmente erano pari a 800€ mentre ora scendono a 746€). A questo punto, le imprese del settore dei beni di consumo, dato il finanziamento ridotto ricevuto dalle banche, decidono di economizzare sugli investimenti (rimandando, ad esempio, l'acquisto di beni capitali ad un momento migliore, ovvero quando avranno completato il risanamento finanziario). Tale decisione, però, si ripercuote anche sulle imprese produttrici di beni capitali, dato che a questo punto produrranno dei beni capitali appunto di un valore ridotto(visto che "l'ordine" da parte delle imprese del settore dei beni di consumo sarà ridotto, come dicevamo) e quindi, in sostanza, si riducono gli introiti e i profitti per anche il settore dei beni capitali. Anch'esse, dunque, decidono di tagliare sui salari.

Tutto ciò, porta quindi ad una riduzione dei salari gudagnati dai lavoratori e quindi sul mercato dei beni di consumo a questo punto arriveranno dei salari(intesi come la spesa che i lavoratori potranno sostenere per i beni di consumo) inferiore.

L'ultima lezione col prof si è fermata, dunque, a questa ipotesi e nella prossima vedremo quindi ora cosa succederà per le imprese del settore dei beni di consumo, ovvero come esse reagiranno dato che tale situazione avrà ovviamente un impatto sul bilancio delle imprese di questo settore. Ora, leggendo e rileggendo gli appunti e anche spulciando un po' in rete relativamente all'analisi di Keynes, stavo cercando di capire appunto quale sarebbe il prossimo "passo", nel senso: a questo punto cosa avviene? Come si comportano le imprese del settore dei beni di consumo al fine di far "quadrare i conti"? :?:

Probabilmente è più semplice di quello che si pensi e non ci sono ancora arrivato (ma magari alla fine finisce come per l'altra volta, quando chiesi relativamente al PIL di equilibrio etc e poi alla fine ci arrivai tranquillamente e anzi "sviscerai" la cosa anche ben oltre ciò che era previsto dal programma del prof) ma ho voluto cmq chiedervi delle info a riguardo.

Ovviamente domani il prof lo spiegherà ma, data oramai la mia curiosità e passione per questo esame, cerco sempre, per quanto possibile, di portarmi avanti da solo (e in effetti questo mi ha portato poi a comprendere tante cose che, seppur non spiegate dal prof ma comprese da solo, mi hanno permesso di ottenere quel brillante voto nella prima prova intercorso).

Grazie mille!
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Re: Esercizio Macroeconomia

Messaggioda gabriella127 » 06/04/2022, 16:18

Innanzitutto complimenti per il 30 e lode!! :D :D

Per quanto riguarda le cose che state studiando, Trattato della Moneta, e poi Teoria generale, il primo commento che mi viene in mente è: Mamma Santa! :-D . Dove vi siete avventurati!

Il Trattato della moneta e la Teoria generale sono considerate opere molto diverse, in particolare la seconda è stata segnata dalla esperienza della grande depressione, mentre il Trattato della moneta è precedente.
Anche se si ritiene che vi sia una continuità tra le due opere, che riguarda la determinazione del ivello della produzione e dell'occupazione, studiato più marginalmente nel Trattato, al centro dell'attenzione nella Teoria Generale. E il connesso concetto di 'domanda effettiva', al centro dell'analisi di Keynes.

Il Trattato della Moneta è un opera importante nella storia della teoria economica, che però non viene quasi mai studiata all'università, e anche di difficile interpretazione.

La Teoria Generale è forse la più importante opera di teoria economica del XX secolo, su cui sono stati versati fiumi di inchiostro, a proposito di 'cosa ha detto veramente Keynes'. A distanza quasi novanta anni e tanti di studi e controversie la risposta sostanzialmente è : Boh? :D

Quello che si studia come 'modello keynesiano' all'università è in realtà una elaborazione successiva, dovuta principalmente a un lavoro di Hicks, del 1937, Mr Keynes and the classics, che ha informato l'interpretazione e lo sviluppo dei modelli keynesiani successivi, a cominciare dal famoso schema IS-LM. Che in Keynes non c'è! Quando lo scoprii all'università feci un salto sulla sedia.

Questo pistolotto per dirti che è davvero meritorio e interessante che il professore faccia queste cose molto poco standard, ma importanti culturalmente.

Però siamo sempre lì: in proposito non è che puoi andarti a cercare un modello standard su internet, ci deve essere un modello, uno schema, anche se non a formule, almeno a parole, per indicare i nessi tra le variabili e le dinamiche immaginate del sistema economico. Che sono diverse tra Trattato e Teoria generale.
Insomma, il professore starà senz'altro proponendo una sua interpretazione e un suo schema, e va chiarito qual è.

Dragonfirez ha scritto:L'ultima lezione col prof si è fermata, dunque, a questa ipotesi e nella prossima vedremo quindi ora cosa succederà per le imprese del settore dei beni di consumo, ovvero come esse reagiranno dato che tale situazione avrà ovviamente un impatto sul bilancio delle imprese di questo settore. Ora, leggendo e rileggendo gli appunti e anche spulciando un po' in rete relativamente all'analisi di Keynes, stavo cercando di capire appunto quale sarebbe il prossimo "passo", nel senso: a questo punto cosa avviene? Come si comportano le imprese del settore dei beni di consumo al fine di far "quadrare i conti"? :?:


Ti chiedi 'come va a finire'.
Quella dinamica che descrivi nel tuo post è una spirale recessiva, che parte da una diminuzione di investimenti.
Si fermerà, in una situazione di produzione e occupazione a livelli più bassi? Continuerà indefinitamente? Ci saranno al contrario meccanismi che poi portano a riequilibrare la situazione e tornare al livello precedente?
Ecco, queste sono domande chiave della teoria keynesiana e della teoria economica in genere, a cui bisogna rispondere con un modelli-teoria specifici.

Non so se qui ci stia riferendo al Trattato o alla Teoria generale, mi sembra più il Trattato, ma non so. Potrebbe anche essere una illustrazione del cosiddetto 'moltiplicatore keynesiano'.

In ogni caso il problema se il sistema economico si possa stabilizzare in una situazione (equilibrio) di sottoccupazione, e il connesso problema della domanda effettiva, è il cuore della teoria keynesiana, che a differenza di quella classica, sottolinea come sia possibile una situazione di sottoccupazione persistente.
La causa è vista nella carenza di domanda effettiva, e infatti le poilitiche keynesiane sono tradizionalmente quelle che si basano sulla spesa pubblica, come arma per contrastare la carenza di domanda effettiva.
A contrario la teoria classica/neoclassica prevede dei meccanismi, sostanzialmente la flessibilita dei prezzi, che, almeno nel lungo periodo, riportino l'economia, spontaneamente, in equlibrio e eliminino la disoccupazione (quella 'involontaria').

Diciamo questo è un quadro in cui si inserisce il mare della teoria economica.
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Re: Esercizio Macroeconomia

Messaggioda Dragonfirez » 06/04/2022, 17:11

Grazie mille per la risposta Gabriella! :-)

Allora sì, relativamente alla spirale recessiva, ho effettuato un po' i calcoli (sempre in base alle formule del prof) e in effetti tutto appunto si riduce (profitti del settore beni di consumo, quello dei beni capitali, il risparmio aggreggato, l'occupazione complessiva e così via). Tuttavia, per quanto riguarda l'equilibrio del sistema, diciamo a che livello numerico tutto "torna", nel senso che con questa riduzione, alla fine mi ritrovo che ora le imprese (rispetto alla situazione precedente, dove, come dicevo, avevamo ipotizzato che non riuscissero a restituire il prestito ricevuto dalle banche) ora invece ci riescono. In particolare perché (ragiono unicamente in base ai valori numerici, poi ovviamente non so se a livello teorico/concettuale le cose siano giuste), nonostante tutta questa riduzione nei vari parametri/valori, ora le imprese produttrici dei beni di consumo riescono ad avere accantonamenti superiori rispetto alla situazione precedente (di preciso, in base ai calcoli, a momenti mi ritrovo accantonamenti quasi di pari valore: da 260 nella situazione di prima a 267 in questa nuova situazione "recessiva", diciamo così).

Ovviamente, anche se c'è questo equilibrio, il problema è, come dicevi anche tu, che ora il sistema è passato da una situazione "A" dove tutto era di valore aumentato (occupazione, salari, produzione et) ad una situazione "B" dove sì, c'è un equilibrio (con equilibrio sto intendo sempre il fatto che le imprese non si ritrovino ora indebitate verso le banche) ma tutti i valori si sono ridotti.

In ciò, ovviamente, si è ridotto anche ciò che è appunto definito da Keynes come "domanda effettiva", che nel caso del corso con il prof ci ha illustrato come il rapporto tra E/wN, ovvero tra gli introiti imprese e il monte salari (o costi salariali).

Nella situazione A era infatti pari a 1,35, mentre nella B pari a 1,33.

Ora, giusto per curiosità e per fare "congetture" su ciò che il prof ci svelerà domani: in tutto ciò, c'entra qualcosa l'idea di Keynes relativa all'intervento dello Stato che, attraverso la spesa pubblica, può determinare un aumento del livello di occupazione e quindi, conseguentemente, anche dei redditi, dei consumi e così via, oppure non c'entra nulla con questi aspetti?

Cioè magari sto dicendo na cavolata e considerando che non ho letto nel dettaglio le opere di Keynes o altro ma sto appunto facendo mie "congetture" basate sui calcoli etc. e unendo appunto un po' di teoria della storia economica anche soprattutto a questo esercizio che poco fa ho fatto. Cioè in sostanza: se fossi uno Stato e volessi portare la situazione B che ho ottenuto ora(come dicevamo con tutto diminuito) a causa del taglio dei finanziamenti etc, nuovamente alla stato che c'era nella situazione A (quindi prima che tutto andasse in "riduzione" a causa del taglio dei finanziamenti), come potrei agire? Attraverso appunto l'intervento statale della spesa pubblica come suggerito da Keynes?

Vabbè, come dicevo è giusto per curiosità e "divertirmi" facendo previsioni da solo, di modo, a volte, da sviscerare la materia anche attraverso ragionamenti e non unicamente seguendo un testo di riferimento. :-D
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Re: Esercizio Macroeconomia

Messaggioda gabriella127 » 06/04/2022, 17:45

Be' allora perfetto.
Hai quindi fatto i calcoli in base alle formule del professore e ti ritrovi che il sistema economico passa da un equilibrio a un altro, con minore occupazione.
Qualunque cosa voglia dire 'equilibrio', va sempre definito, può variare da modello a modello, ma in genere si intende uno 'stato di quiete', una certa configurazione di variabili rilevanti in cui il sistema tende a persistere.

Dragonfirez ha scritto:Ora, giusto per curiosità e per fare "congetture" su ciò che il prof ci svelerà domani: in tutto ciò, c'entra qualcosa l'idea di Keynes relativa all'intervento dello Stato che, attraverso la spesa pubblica, può determinare un aumento del livello di occupazione e quindi, conseguentemente, anche dei redditi, dei consumi e così via, oppure non c'entra nulla con questi aspetti?

Cioè magari sto dicendo na cavolata e considerando che non ho letto nel dettaglio le opere di Keynes o altro ma sto appunto facendo mie "congetture" basate sui calcoli etc. e unendo appunto un po' di teoria della storia economica anche soprattutto a questo esercizio che poco fa ho fatto. Cioè in sostanza: se fossi uno Stato e volessi portare la situazione B che ho ottenuto ora(come dicevamo con tutto diminuito) a causa del taglio dei finanziamenti etc, nuovamente alla stato che c'era nella situazione A (quindi prima che tutto andasse in "riduzione" a causa del taglio dei finanziamenti), come potrei agire? Attraverso appunto l'intervento statale della spesa pubblica come suggerito da Keynes?


Quello che dici è giustissimo, l'intervento dello Stato tramite la spesa pubblica c'entra moltissimo. Poiché Keynes individua nella carenza di domanda effettiva la causa della sottocupazione, lo stato aumentando la spesa pubblica (politica fiscale), che è una componente della domanda, può portare il sistema a livelli di occupazione e reddito più alti. Cioè poché la domanda privata è troppo bassa lo Stato aumenta la domanda pubblica.
E' al cuore della teoria keynesiana.

Non esiste solo l'aumento della spesa pubblica per far salire reddito e occupazione, c'è anche la politica monetaria, ma per Keynes questa, in alcuni casi, specie nelle situazioni di grave recessione, è poco efficace, quindi bisogna affidarsi alla spesa pubblica.
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Re: Esercizio Macroeconomia

Messaggioda Dragonfirez » 06/04/2022, 19:11

Perfetto! Allora ora che ci penso, tutto torna!
Cioè stavo pensando al fatto che noi finora abbiamo sempre considerato (e ciò tra l'altro mi porta a pensare a come il prof ci stia facendo approcciare alle varie "problematiche" del mondo macroeconomico in maniera graduale e ciò è veramente ottimo perché appunto permette, prima di arrivare alle varie formule etc, di capire appunto cosa c'è dietro ad ogni formula, tant'è che appunto io ora sono risalito, tramite un mio semplice ragionamento alla formula "completa") la formula Y= C+I.

Con C indichiamo, stando alle formule del prof, il valore monetario dei beni di consumo e che, ora ragionando appunto nella nuova ottica nata in seguito a questo ragionamento, sono appunto i consumi privati. Con "I", invece, indicavamo gli investimenti e fin qui tutto ok fino a quando, appunto, non abbiamo incontrato la nuova "problematica",cioè appunto il fatto che ora stiamo ipotizzando che le imprese non riescono a restituire il debito inizialmente ottenuto dalle banche(o comunque non interamente).

Nella formula però che generalmente ho sempre visto in vari appunti in rete etc, vi era un terzo elemento, cioè la G, che rappresenta appunto, se ben ricordo, proprio la spesa pubblica e quindi C+I+G alla fine portano a completare il "puzzle" e ad ottenere la "domanda globale".

Infatti secondo Keynes il livello del reddito nazionale e dell'occupazione erano appunto determinati da tale domanda globale. Ovviamente è sempre un ragionamento fatto "al momento" quindi magari sto mancando cose importanti etc ma diciamo che ho (credo) raggiunto il punto :-D
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Re: Esercizio Macroeconomia

Messaggioda gabriella127 » 06/04/2022, 19:49

Giustissimo, nella domanda globale, che è quella che nel modello keynesiano determina il reddito, alle componemti consumo e investimento va aggiunta la spesa pubblica.

E forse vedrai, se farai modelli in cui c'è il settore estero (fin'ora siamo in una economia chiusa agli scambi con l'estero) che bisognerà aggiungere alla domanda anche le esportazioni meno le importazioni.
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Re: Esercizio Macroeconomia

Messaggioda Dragonfirez » 07/04/2022, 09:08

gabriella127 ha scritto:Giustissimo, nella domanda globale, che è quella che nel modello keynesiano determina il reddito, alle componemti consumo e investimento va aggiunta la spesa pubblica.

E forse vedrai, se farai modelli in cui c'è il settore estero (fin'ora siamo in una economia chiusa agli scambi con l'estero) che bisognerà aggiungere alla domanda anche le esportazioni meno le importazioni.


Perfetto, grazie ancora! :smt023
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