marco vicari ha scritto:A questo punto il libro fa un discorso sulle azioni al di fuori del sentiero di gioco e sulle credenze dei giocatori...
Ma se dice che il giocatore $1$ dichiara in ogni caso "croce" perchè considerare una dichiarazione diversa? non dovrebbe avere probabilità $0$ di verificarsi?
hee, goditi i raffinamenti per i giochi in forma estesa...
Qui si sta parlando dei raffinamenti tipicamente usati con i giochi in forma estesa, che derivano da un gioco ad info incompleta dopo la trasformazione di Harsanyi.
Si parla di "sequential equilibrium"
O del suo parente povero: "perfect bayesian equilibrium"
O del parente miserrimo: "weak perfect bayesian equilibrium" (detto anche "weak sequential equilibrium"
)
Tutti questi richiedono che ogni giocatore abbia un sistema di belief.
Ovvero che ogni giocatore, per ogni "suo" insieme di info, assegni ad ogni nodo dello insieme di info una probabilità (che rappresenta la credenza di essere in quel nodo, ammesso che lui si trovi in quell'insieme di info).
I tre concetti sopra indicati impongono varie restrizioni ai sistemi di belief.
Detto in due parole, si richiede che i belief siano derivati (in equilibrio) dal profilo di strategie via calcolo delle probabilità condizionate.
Resta il problema se i belief "fuori dal cammino di equilibrio" possano essere arbitrari o no. Per esempio, per "weak..." non si impone nessuna restrizione. Mentre i "sequent..." impongono delle restrizioni (attraverso un ragionamento affine a quello sottostante l'idea dell'equilibrio perfetto di Selten).
Domanda: perché preoccuparsi di cosa avviene fuori dal sentiero di equilibrio?
Risposta: sennò, che raffinamento è? Questa è l'idea già sottostante lo "subgame perfet equilibrium", financo nei giochi (in forma estesa) ad info perfetta. La condizione di equilibrio "à la Nash" deve valere "ovunque" (leggasi: in ogni sottogioco, che esso sia raggiunto o no dal gioco). Insomma, è una questione di coerenza metodologica
Per ora mi fermo qui. Disponibile ad approfondire su richiesta.
Curiosità finale mia: ma che libro è?
Un ottimo libro per queste cose è il mattone Mas-Colell, Whinston e Green