In un campo finito se $a$ e $b$ non sono quadrati allora $ab$ è un quadrato.
Siccome siamo in un campo finito, preso $a$ un elemento del campo abbiamo che poichè il campo è finito ogni suo elemento può essere scritto come potenza $a$. Inoltre osserviamo che se $c$ è un quadrato e $d$ non è quadrato allora $cd$ non è un quadrato (se per assurdo lo fosse avremmo $x^2d=y^2$ con $c=x^2$ da cui $d=(x^-1y)^2$, ma $d$ non era un quadrato). Siano quindi $a,b$ non quadrati, per quanto detto prima $b=a^k$. Osserviamo che $k$ deve essere dispari poichè per quanto osservato prima $b=a^(k-1)*a$ è un non quadrato se $k-1$ è pari. Ma allora $ab=a^(k+1)$ dove $k+1$ è pari, ma allora $ab$ è un quadrato.
Questa dimostrazione dovrebbe essere giusta, invece volevo riportare un altro ragionamento che non sfrutta l'ipotesi di campo finito (e quindi sbagliata) ma di cui non riesco bene a capire dove sia l'errore:
Supponiamo per assurdo che se $a,b$ sono non quadrati allora $ab$ non è un quadrato. Per quanto osservato nella dimostrazione precedente posso scrivere $ab$ come prodotto di un quadrato e un non quadrato: $ab=c^2d$ ovvero $ab*d^-1=c^2$ . Osserviamo che l'inverso di un non quadrato è un non quadrato, infatti se per assurdo fosse un quadrato avremmo che $dy^2=1$ con $d^-1=y^2$ ma $1$ è un quadrato (di se stesso) mentre il prodotto di $d$ (non quadrato) e $y^2$ dovrebbe essere un non quadrato, assurdo. Ma allora abbiamo che $ab$ e $d^-1$ non sono quadrati e quindi il loro prodotto non dovrebbe essere un quadrato, assurdo.