Ci riprovo!
§§§
Siano:
- \(\displaystyle d\) un numero intero positivo dispari;
- \(\displaystyle n\) un numero intero tale che \(\displaystyle\sqrt[d]{n^2}\not\in\mathbb{Z}\);
- per comodità: \(\displaystyle\alpha\in\mathbb{R}\mid\alpha^d=n^2\), sicché \(\displaystyle R=\mathbb{Z}\left[\sqrt[d]{n^2}\right]=\mathbb{Z}[\alpha]\).
\[
\forall r\in R,\dot\exists r_0,r_1,\dots,r_{d-1}\in\mathbb{Z}\mid r=r_0+r_1\alpha^1+\dots+r_{d-1}\alpha^{d-1}
\]
e:
\[
(n+1)(n-1)=n^2-1=\alpha^d-1=(\alpha-1)\left(1+\alpha+\alpha^2+\dots+\alpha^{d-1}\right).
\]
Proposizione 1: \(\displaystyle\alpha-1\) è un elemento primo (e quindi irriducibile) di \(\displaystyle\mathbb{Z}[\alpha]\).
Testo nascosto, fai click qui per vederlo
Da quanto premesso, si ha che:
\[
\mathbb{Z}[\alpha]_{\displaystyle/(\alpha-1)}\ni\overline{r}=\dots=\overline{r_0}+\overline{r_1}\overline{\alpha}+\dots+\overline{r_{d-1}}\left(\overline{\alpha}^{d-1}\right)=\dots=\overline{r_0+r_1+\dots+r_{d-1}}
\]
poiché ivi \(\displaystyle\overline{\alpha}=\overline{1}\); allora:
\[
\mathbb{Z}[\alpha]_{\displaystyle/(\alpha-1)}\cong\mathbb{Z}
\]
cioè \(\displaystyle(\alpha-1)\) dev'essere un ideale primo di \(\displaystyle\mathbb{Z}[\alpha]\) onde l'asserto. \(\displaystyle\Box\)
Identificando naturalmente \(\displaystyle\mathbb{Z}\) con un sottoanello di \(\displaystyle R\), si enunzia la seguente proposizione!\[
\mathbb{Z}[\alpha]_{\displaystyle/(\alpha-1)}\ni\overline{r}=\dots=\overline{r_0}+\overline{r_1}\overline{\alpha}+\dots+\overline{r_{d-1}}\left(\overline{\alpha}^{d-1}\right)=\dots=\overline{r_0+r_1+\dots+r_{d-1}}
\]
poiché ivi \(\displaystyle\overline{\alpha}=\overline{1}\); allora:
\[
\mathbb{Z}[\alpha]_{\displaystyle/(\alpha-1)}\cong\mathbb{Z}
\]
cioè \(\displaystyle(\alpha-1)\) dev'essere un ideale primo di \(\displaystyle\mathbb{Z}[\alpha]\) onde l'asserto. \(\displaystyle\Box\)
Proposizione 2: Gli unici numeri interi divisibili per \(\displaystyle\alpha-1\) sono della forma:
\[
m\in\mathbb{Z},m(n^2-1)\in R.
\]
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Al solito:
\[
\mathbb{Z}\ni(\alpha-1)\left(r_0+r_1\alpha+\dots+r_{d-1}\alpha^{d-1}\right)=r_{d-1}n^2-r_0+(r_0-r_1)\alpha+\dots+(r_{d-2}-r_{d-1})\alpha^{d-1}
\]
ottenendo il sistema:
\[
\begin{cases}
r_0-r_1=0\\
r_1-r_2=0\\
\vdots\\
r_{d-2}-r_{d-1}=0
\end{cases}
\iff
\dots
\iff
\begin{cases}
r_1=r_0\\
r_2=r_0\\
\vdots\\
r_{d-1}=0
\end{cases}
\\
\Rightarrow (\alpha-1)r_0\left(1+\alpha+\dots+\alpha^{d-1}\right)=r_0(n^2-1)\in\mathbb{Z}. \Box
\]
Essendo \(\displaystyle R\) l'anello quoziente di un anello noetheriano è anch'esso noetheriano, quindi ogni sua catena strettamente ascendente di ideali è finita; in particolare in \(\displaystyle R\) non esiste una catena strettamente ascendente infinita di ideali principali, quindi \(\displaystyle R\) è un anello in cui ogni elemento è fattorizzabile come prodotto (finito) di elementi irriducibili1.\[
\mathbb{Z}\ni(\alpha-1)\left(r_0+r_1\alpha+\dots+r_{d-1}\alpha^{d-1}\right)=r_{d-1}n^2-r_0+(r_0-r_1)\alpha+\dots+(r_{d-2}-r_{d-1})\alpha^{d-1}
\]
ottenendo il sistema:
\[
\begin{cases}
r_0-r_1=0\\
r_1-r_2=0\\
\vdots\\
r_{d-2}-r_{d-1}=0
\end{cases}
\iff
\dots
\iff
\begin{cases}
r_1=r_0\\
r_2=r_0\\
\vdots\\
r_{d-1}=0
\end{cases}
\\
\Rightarrow (\alpha-1)r_0\left(1+\alpha+\dots+\alpha^{d-1}\right)=r_0(n^2-1)\in\mathbb{Z}. \Box
\]
Da tutto ciò, si ha che \(\displaystyle\alpha-1\) non divide \(\displaystyle n\pm1\) in \(\displaystyle R\), per la propozione 2, quindi \(\displaystyle n^2-1\) ha due fattorizzazioni in elementi irriducibili distinte e non equivalenti in \(\displaystyle R\), per la proposizione 1 e per quanto richiamato: \(\displaystyle R\) non è un anello fattoriale.
Quod erat demonstrandum?
- Artin M. - Algebra (edizione italiana), capitolo 11, proposizione 2.3. ↑