megas_archon ha scritto:Convincimene: per calcolare \(f(\omega^x\cdot 2)\) bisogna fare \(\sup\{f\alpha \mid \alpha < \omega^x2\}\), e da qui?\(f(\omega^x\cdot 2)=\omega^{2x}\) [semmai \(\omega^{x2}\)?]
Questo lo riesco a calcolare in generale, assumendo però che $omega^x$ è un punto fisso e $x$ non è nullo. Per le altre applicazioni di $f$ credevo di riuscirci, ma c'era un errore nel ragionamento a seguire, ho scambiato un valore costante per una variabile.
(uso la notazione moltiplicativa come piace a te, ma ripeto, è una convenzione)
$f(omega^x + omega^x) = f(omega^x) + omega^x + (omega^x + 1) + (omega^x + 2) + ... + (omega^x + omega) + ...$
ora quello che si aggiunge dietro a $omega^x$ (tra le parentesi), cioé $1, 2, omega, ...$ è sempre minore di $omega^x$, quindi l'ordinale successivo che inizia sempre con $omega^x$ lo assorbe... La sommatoria infinita perciò si riduce a
$f(omega^x + omega^x) = f(omega^x) + omega^x + omega^x + (1 + omega^x) + (2 + omega^x) + ... + omega^x + (omega + omega^x) + ...$
$f(omega^x + omega^x) = f(omega^x) + omega^x + omega^x + omega^x + omega^x + ... + omega^x + omega^x + omega^x +...$
Nelle posizioni dell'"ordinale sommatoria" ci finiscono solo $omega^x$, le posizioni di che tipo di ordine sono? Di come sono disposti gli ordinali minori di $omega^x$, cioé il tipo di ordine rappresentato proprio da $omega^x$.
Quindi per calcolare la somma che si trova a seguire bisogna moltiplicare $omega^x * omega^x$.
Otteniamo così
$f(omega^x + omega^x) = f(omega^x) + omega^(x*2) = omega^x + omega^(x*2) = omega^(x*2)$
La seconda uguaglianza vale perché $omega^x$ abbiamo assunto che è un punto fisso, l'ultima uguaglianza vale perché l'esponente $x*2$ è maggiore di $x$, dato che non è nullo $x$ e $omega$ elevato all'esponente maggiore assorbe l'altro addendo.
Sto cercando di mettere a posto l'altra "dimostrazione" dove calcolo anche le altre applicazioni di $f$, ma non ci sono riuscito ancora.
Dovrebbe valere in generale (indipendentemente dal fatto che si assume che $omega^x$ è punto fisso) che, dato un $n$ finito maggiore o uguale ad $1$ e $x$ non nullo.
$omega ^ (x * (2*n - 1)) <= f(omega^ (x * n)) <= omega^ (x * (2*n))$
La prima disuguaglianza vale perché $omega^x * (n - 1)$ viene ripetuto e compare nella sommatoria almeno $omega^ (x * n)$ volte, la seconda perché se si sostituisce un addendo maggiore ad ogni addendo di una sommatoria illimitata si otterrà un ordinale maggiore o uguale a quello che corrisponde al risultato della sommatoria.
Sono convinto però che se $omega^x$ è punto fisso prende il valore minino di quell'intervallo, ma ancora non sono riuscito a tirare fuori una cosa che mi persuada al 100%.