Bhe direi che riguardo quel punto non ho bisogno di altri chiarimenti mi sembra ok. La tua spiegazione mi ha fatto capire penso bene.
Non mi interessa tanto l'unicità ma l'esistenza quindi faccio il caso generale.
Dal discorso delle pagine precedenti mi ero figurato questa idea (che ho capito essere errata ma ripeto solo per chiarire perché nascesse la domanda posta):
1) $∃X$,(X soddista $P(X)$ => $X in S$), cioè avevo intuito un se esiste x che soddisfa P allora ho $x in S$=Q(x)
detto questo mi sembrava utile perché poi dicevo mostro che esiste la x supposta in 1) esistente tramite il secondo passaggio:
2) $AA X$,($X in S$ => X soddisfa $P(X)$) questo dimostra che X esiste: prendo un X appartenente a S e dimostro che X soddisfa P esiste.
Mentre in realtà la formulazione corretta è:
a) $AA X,$(se x soddisfa $P(X)$ => $X inS$)
b)$AA X$,($X in S$ => X soddisfa $P(X)$) questo dimostra che X esiste
(ovviamente per esistenza e unicità cambia poco, ci basta furbescamente usare $X=S$ in luogo di $X in S$ e avremo l'unicità, l'idea però rimane la stessa per forumlare la parte di "esistenza")
L'esempio base era quello da te proposto:
Martino ha scritto:Sì G.D., ma (almeno per quanto mi riguarda) la discussione riguardava l'esistenza e unicità della soluzione. Se non si ha l'unicità si devono ovviamente fare piccole modifiche. Tu stai parlando di un caso in cui si ha l'esistenza ma non l'unicità. Cioè stai dimostrando che "$X$ soddisfa $P$ se e solo se $X in S$" dove $P$ è una certa proprietà e $S$ è un certo insieme.
Per esempio cerchiamo le funzioni derivabili $f:RR to RR$ tali che (*) $f'=f$ e dopo dei conti troviamo che, se vale (*), allora $f$ dev'essere necessariamente del tipo $f(x)=c*e^x$ con $c in RR$. Ora mostriamo (facilmente) che per funzioni di questo tipo vale $f'=f$. Questo mostra che le soluzioni di (*) sono tutte e sole del tipo $f(x)=c*e^x$. Cioè l'insieme delle soluzioni è l'insieme $S$ delle funzioni del tipo $c*e^x$.
Mi sembra giusto vero? O come si dice non ho detto c@xxhate ?
L'unica cosa che mi sarebbe piaciuto risolvere per metterci una pietra sopra era l'esempio:
Quando si vuole dimostrare classicamente una "<=>", e non una esistenza come sopra si fa:
1b) per ogni X, (X animale che verifica P(X)=essere cane => X è un animale con antenato comune un certo lupo), che leggo sempre come per ogni X, X che verifica P(X) => Q(X).
(come giustamente mi hai fatto osservare dato che dal falso ho sempre vero procedo così: nel caso dell'equazioni supponiamo l'esistenza di una X che verifica P(X) e si dimostra Q(X), nel caso del cane prendo gli X animali dal mio insieme universo e suppongo che ci sia l'animale X che verifica P(X) e mostro (dimostro) che ottengo sempre Q(X), obv.).
2b)posso dimostrare anche qui l'altra implicazione (e uso sempre i vostri esempi per non aggiungere dettagli inutili ai fini):
per ogni X, (X è un animale con antenato comune un certo lupo => X animale che verifica P(X)=essere cane).
Ma non è che svolgendo questo secondo punto sto dimostrando che esiste un animale cane (che ho supposto esistere in precedenza, mentre nei casi precedente era proprio questa seconda implicazione a garantire l'esistenza della X). Mi sembra solo di stare asserendo che per ogni animale che nel dna ha una traccia di quel primo lupo primordiale comune => è un cane. Fine, non dimostro una esistenza della X cane.
Mentre nel caso dell'equazione proprio in questo passaggio dicevo che quando dimostrato mi mostra che la X esiste! -Quella X che non sapevo esistere dal I° passaggio ma che avevo supposto verificare P(X)= equazione data -
Quindi di fondo cosa cambia? Non mi è evidente, poiché come nei casi precedenti ho "X che verifica P(X) <=> Q(X)=$X in S$" ma non sto dimostrando una esistenza dell'animale cane con <=, mentre in precedenza al punto 2) dimostravo proprio una esistenza di f, o di x soluzione dell'equazione, ecc., ma io sto esattamente facendo la stessa dimostrazione. Mi interesserebbe molto quindi capire come districare il caso di esistenza dal caso di biimplicazione classica, di fondo cosa cambia? Perché mi sembra la stessa cosa e ci ho riflettuto a lungo, anzi ha pure invaso i miei sogni dato che è stato l'ultimo pensiero di ieri prima di addormentarmi lol.