grazie mille, però facendo nel 'mio modo' non sorge un piccolo problemino?
*mostro che per ogni $x$ nei reali ho una $a$ reale
*mostro che per ogni $a:=r$ nei reali ho una $x$ nei reali
Unendo le due dimostrazioni non mi sembra dimostrare come invece risulta evidente nella dimostrazione di Martino che sostituendo in $x$ tutti i reali ritrovo con $a$ tutti i reali, posso solo dire che per ogni $x$ ho una $a$, ma non mi permette di concludere che tutti i risultati $a$ sono l'insieme reale (con a: $a=mx$ che trovo sostituendo tutte le $x$ reali).
Mi pare che unicamente sfruttare gli insiemi come fa Martino si dia risposta completa a questo, sbaglio?
sisterioso ha scritto:... a me sembra l'insieme A sia ... Mentre io vorrei ...
axpgn ha scritto:Anche a me sembra che col tuo ragionamento tu non riesca a dimostrare che i due insiemi coincidano.
Martino ha scritto:sisterioso ha scritto:A ingegneria queste cose non vengono viste nemmeno da lontano, la matematica la userai come strumento e non come oggetto di studio (un po' come la logica è strumento per capire la matematica).
axpgn ha scritto:sisterioso ha scritto:... a me sembra l'insieme A sia ... Mentre io vorrei ...
E ti sembra male.
Tu pretendi di costruire l'insieme $A$ partendo dall'insieme $A$ che ancora non c'è!!!
Non devi volere, devi prendere atto che esiste un insieme creato da Martino secondo certe modalità. Punto.
Solo POI si dimostra che $A=RR$
Ok?
Prima inclusione: $A subseteq RR$. Per dimostrarla dobbiamo prendere un qualsiasi $a in A$ e dimostrare che $a in RR$. Siccome $a in A$, esiste $x in RR$ tale che $a=mx$ (perché gli elementi di $A$ sono di questo tipo). Essendo quindi $a$ un prodotto tra due numeri reali (perché anche $m in RR$), deduciamo che $a$ è un numero reale, cioè $a in RR$.
Torna a Algebra, logica, teoria dei numeri e matematica discreta
Visitano il forum: ghira e 1 ospite