"Nel linguaggio matematico per indicare un ente costituito da una pluralità di oggetti si usa il termine insieme". Questo per scrupolo di precisione, non per dare l'impressione di essere tornato all'inizio di questa discussione.
Quindi secondo questa assiomatizzazione non parti da una proprietà per definire un insieme ma parti da insiemi già formati e poi verifichi che valgono determinate proprietà. In conclusione dire che un insieme contiene tutti e soli gli elementi che verificano una proprietà intendila come una caratterizzazione dell'insieme e non come una definizione.
Con questo mi pare di capire che, indicando in senso "profondo" l'insieme un' unità esistente, quasi l' "anima matematica" di ogni entità (infinitesimamente semplice e infinitamente composta), è impossibile individuare prima una proprietà e poi "creare" quasi l'insieme, quasi che la proprietà dell'insieme fosse la causa della sua esistenza, e non la sua conseguenza. L'insieme esisterebbe di per sè, e le proprietà sarebbero poste in un rapporto conseguenziale con esse. Ovviamente, nonostante questo, se il professore mi chiedesse che cos'è un insieme, potrei rispondere lo stesso con la definizione classica riportata da me in precedenza (in una precedente risposta, non all'inizio di questa): tuttavia dovrei tenere presente questa sottile sfumatura logica, però niente pare impedirmi di dare questa definizione in un contesto poco rigoroso.
Non sono sicuro di aver capito tutto quello che avete detto, in particolare non mi pare di aver capito il significato dell' espressione "insieme universo" o di "Universo".
In ogni caso, aspetto conferme a quello che ho detto, o smentite.