Alcune domande da porre sul concetto di campo, sulla sua definizione e su alcune delle sue applicazioni ai casi specifici.
Dunque, il campo è una terna $(K, +, dot )$, con $K$ che deve avere almeno due elementi, ed essere munito di due operazioni interne $+$ e $*$.
Domanda 1: Leggo testualmente: "Supporremo che le operazioni abbiano come elementi neutri rispettivamente $0$ e $1$".
Le operazioni sono identificate proprio dai due elementi neutri, nel senso che in ogni caso i campi hanno sempre tali due elementi che fanno da elementi neutri per le specifiche due operazioni, e da "segnali discriminanti" per esse?
Se infatti per ogni presunto campo, per ogni insieme di cui si vuole dimostrare l'essere campo insieme a due operazioni, queste due operazioni vengono definite tenendo conto solo dei due numeri $0$ e $1$ e del loro essere elementi neutri rispetto a questa operazione?
Ogni campo ha tre proprietà direttamente ricavate dalla definizione. Inoltre, il campo è l'ambiente in cui si svolgono le equazioni algebriche. Le proprietà summenzionate sono:
-$AA a in K, a*0 = 0$;
-La legge di annullamento del prodotto;
- Un' equazione $ax + b = 0$ ha una sola soluzione, se $a!=0$.
A tale proprietà si ispira l'algoritmo di Gauss-Jordan. In che senso? Qualche idea ce l'ho, ma manca di rigore. Chi mi aiuta?