Io ricordo (nonostante siano passati solo quattro anni da quando ho lasciato le medie) che andavo
abbastanza bene in Matematica (l'amore per questa disciplina è esploso soltanto al Liceo
).. Mi piaceva abbastanza (insomma, la preferivo alle materie umanistiche) ma non è che mi interessasse granchè.... Avevamo una prof moolto "umana".. Era brava e gentile con tutti...
Comunque penso anche io che bisognerebbe introdurre prima il calcolo letterale e la teoria delle equazioni.. in effetti, alle medie (dopo la consueta introduzione ai numeri, all'insieme $NN$ e alle operazioni) si studiano (per la maggior parte) cose che poi verranno "messe da parte" (si badi, non ho detto "dimenticate"
) una volta imparate le equazioni... Mi spiego meglio. Se conosco le equazioni di primo grado sono in grado di risolvere facilmente un problema del tre semplice (o del tre composto); idem per le proporzioni (dopotutto si potrebbe definire una proporzione come un'equazione in cui compaiono delle divisioni: $x:3=4:2$ posso scrivere $x/3=2$ cioè $x=6$; tuttavia, la teoria e le proprietà (comporre, scomporre, invertire ecc..) penso siano importanti e da non sottovalutare). Insomma, la conoscenza dell'algebra (che di solito si inizia solo in III media) spalanca la porta su un universo incredibile: che dire, ad esempio delle formule inverse (non solo di fisica, ma anche di mate e geometria... io ho passato 8 anni della mia vita a studiare che l'area di un rettangolo era $A=bh$ e $b=A/h$ ecc...
) ?
Questa insomma è la mia opinione, poi, come si dice, "
stretta è la foglia, larga è la via, dite la vostra che io ho detto la mia."
Paolo
"Immaginate un bravo matematico come qualcuno che ha preso dal tenente Colombo per le doti investigative, da Baudelaire per l’ispirazione, dal montatore Faussone per il rigore e l’amore per “le cose ben fatte”, da Ulisse per la curiosità, l’ardimento e l’insaziabilità di conoscenza." (AC)