da Megan00b » 25/08/2008, 15:42
Ok.
Innanzitutto il mio prof di italiano del 5° liceo. Originario di un micropaesino della murgia barese, con una conoscenza della lingua italiana inferiore a quella di un koala. Gli mancava la f...nel senso che ogni volta che c'era una f lui diceva la p.
Per cui lo sentivi urlare cose del tipo:
"Ma che state a pare!? La pinite di pare chiasso?!"
Oppure:
"Piniscila di gridare, che ti spacco la paccia! Mi stai pacendo venire il sistema nervoso" (dialettale per esaurimento nervoso)
Il prof di matematica del triennio al liceo.
Quando spiegò l'orientazione del fascio di rette, mostrando come era riuscito a "mettere tutti i numeri da meno infinito a più infinito in uno spazio limitato", si gongolava e iniziò un lungo discorso paramistico pseudoreligioso unpo'filosofico su come quella fosse una verifica della possibilità per un ente infinito, come deve necessariamente essere dio, di incarnarsi in un ente finito come è l'uomo.
Poi aveva tutto un modo strano:
"Signori, studiate, altrimenti saranno dolori. Se non volete studiare è inutile che state qui. perchè io sono come la morte, taglio tutto con la mia falce. Se non volete stare qui, fate le valigie e andate qui accanto all'istituto professionale."(il tutto fortemente mimato tanto che era difficile non ridere)
Professore di scienze.
Ad un ragazzo che non sapeve assolutamente niente di chimica durante un'interrogazione:
-"***** come si chiama questo legame? Come si chiama?"
-Silenzio
-"***** c'è il genitivo sassone, l'ablativo assoluto e il legame ....??
Professore di ed.fisica.
Dopo avermi fatto un lungo discorso un po' filosofico sulla solitudine dell'uomo e roba simile, gli faccio:
-"Professore, una cosa simile l'aveva già detta Leopardi"
-"Sì ma io lo penso da quando ero giovane, sicuramente da molto prima di lui"
---UNIVERSITà---
Professore di algebra lineare al I anno.
Sta scrivendo l'enunciato di uno dei 500000000000 di teoremi di quel corso. ".... esiste UN'UNICO endomorfismo..."
Dopo due parole si ferma. Si mette a guardare l'apostrofo. Ci pensa su un po' e poi esclama: "sì è giusto!" e continua a scrivere.
Giuro che nell'ora successiva nessuno ha capito più niente ma stavamo tutti ridendo.
Con lo stesso professore alla fine del corso, lezione (fuori programma) su prodotti multilineari e alternanti.
2 ore di sgomento, col caldo di fine maggio, stipati in aula, senza aver capito una sega di quello che aveva scritto. Una lezione senza pause fatta tutta d'un fiato.
Il professore finisce di scrivere l'ultima cosa, poggia il gesso, si gira, ci guarda e fa: "Domande?"
Silenzio. Noi tutti sudati, che avevamo smesso di pensare a lui da almeno un'ora. Dopo qualche secondo si alza un tipo vicino a me, da primo banco.
"Professore, ma non le sembra che il modo in cui ha posto l'argomento sia troppo specifico? Voglio dire sul libro di testo [il Lang ndr] viene fatto un discorso molto più teorico ed astratto. Non le sembra riduttivo il suo punto di vista?" Da allora lo odio.
Mitico professore di analisi 1, vecchio come il mondo. Per capirci è stato professore di uno che è stato professore, rettore e presidente della conferenza dei rettori. Ed è anzianotto pure lui.
A parte che passò due mesi sulla costruzione degli insiemi numerici perchè ogni tanto di perdeva o si dimenticava cosa stava facendo e quindi non lo rpendevi più, una volta tirò fuori un teorema e disse: "Questo teorema è a cavallo tra analisi e geometria differenziale".
POi per farci capire meglio disegnò un cerchio, lo divise a metà, da una parte scrisse "analisi" e dall'altra "geometria differenziale" poi fece un punto sulla frontiera dei due pezzi e disse: "ecco si trova qui sul bordo!".
Basta, per ora.
"Un popolo che non riconosce i diritti dell'uomo e non attua la divisione dei poteri non ha Costituzione" [Déclaration des droits de l'homme et du citoyen]
Chi di spada perisce... muore.