da Pianoth » 27/04/2013, 20:22
È un po' lunga, lo so, ma chi non l'ha mai letta deve assolutamente leggerla (ma leggerla fino alla fine!!):
la prefazione de "Il ritratto di Dorian Gray" di Oscar Wilde.
L’artista è il creatore di cose belle.
Rivelare l’arte e nascondere l’artista è il fine dell’arte.
Il critico è colui che può tradurre in diversa forma o in nuova sostanza la sua impressione delle cose belle.
La più elevata quanto la più modesta forma di critica è una sorta di autobiografia.
Coloro che trovano brutti significati nelle cose belle sono corrotti senza essere affascinanti. Questo è una colpa.
Coloro che scorgono bei significati nelle cose belle sono le persone colte. Per loro c’è speranza.
Essi sono gli eletti: per loro le cose belle significano solo bellezza.
Non esistono libri morali o immorali. I libri sono scritti bene o scritti male. Questo è quanto.
L’avversione del diciannovesimo secolo per il realismo è la rabbia di Calibano che vede la sua faccia in uno specchio.
L’avversione del diciannovesimo secolo per il romanticismo è la rabbia di Calibano che non vede la sua faccia in uno specchio.
La vita morale dell’uomo è parte del contenuto dell’artista, ma la moralità dell’arte consiste nell’uso perfetto di un mezzo imperfetto.
L’artista non desidera dimostrare nulla. Persino le cose vere possono essere dimostrate.
Nessun artista ha intenti morali. In un artista un intento morale è un imperdonabile manierismo stilistico.
Nessun artista è mai morboso. L’artista può esprimere qualsiasi cosa.
Il pensiero e il linguaggio sono per un artista strumenti di un’arte.
Vizi e virtù sono per un artista materiali d’arte.
Dal punto di vista formale, il modello di tutte le arti è l’arte del musicista. Dal punto di vista del sentimento il mestiere dell’artista è il tipo.
Ogni arte è insieme superficie e simbolo.
Coloro che scendono sotto la superficie lo fanno a loro rischio.
Coloro che interpretano il simbolo lo fanno a loro rischio.
È lo spettatore e non la vita che l’arte rispecchia veramente.
La diversità di opinioni riguardo a un’opera d’arte dimostra che l’opera è nuova, complessa e vitale.
Quando i critici dissentono tra loro, l’artista è d’accordo con sé stesso.
Possiamo perdonare a un uomo per aver fatto una cosa utile fintanto che non l’ammira. L’unica scusa per aver fatto una cosa inutile è di ammirarla intensamente.
Tutta l’arte è completamente inutile.