Re: Protesta Bicocca

Messaggioda Intermat » 04/12/2017, 23:59

Trovo molto sensato il discorso di Rocinante. Un unico appunto: se il progetto si chiama "alternanza scuola-lavoro", per la parte del lavoro dovresti essere pagato. Altrimenti si dovrebbe chiamare "alternanza scuola-volontariato". Non dico molto ma, dato che all'azienda, checché ne dica, il ragazzo fa comodo, non vedo perché non riconoscergli 300-500€ al mese (rapportatelo voi in settimane se l'impegno fosse più breve) per il lavoro compiuto. Un ragazzo deve imparare si un lavoro ma anche l'importanza del denaro e il valore del suo lavoro.
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Re: Protesta Bicocca

Messaggioda jack22 » 05/12/2017, 00:12

Intermat ha scritto:Trovo molto sensato il discorso di Rocinante. Un unico appunto: se il progetto si chiama "alternanza scuola-lavoro", per la parte del lavoro dovresti essere pagato. Altrimenti si dovrebbe chiamare "alternanza scuola-volontariato". Non dico molto ma, dato che all'azienda, checché ne dica, il ragazzo fa comodo, non vedo perché non riconoscergli 300-500€ al mese (rapportatelo voi in settimane se l'impegno fosse più breve) per il lavoro compiuto. Un ragazzo deve imparare si un lavoro ma anche l'importanza del denaro e il valore del suo lavoro.


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Re: Protesta Bicocca

Messaggioda wanderer » 05/12/2017, 11:36

Di mattina a studiare Orazio e Kant, nel pomeriggio a fornire gratuitamente e obbligatoriamente bassa manovalanza... che tristezza.
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Re: Protesta Bicocca

Messaggioda Indrjo Dedej » 05/12/2017, 12:24

Anch'io trovo molto sensato il discorso di Rocinante. Varia da persona a persona e da indirizzo che hai scelto. Va da sé, la cosidetta alternanza scuola lavoro come è stata concepita è un'idea importante. Basti pensare che in altri paesi ci hanno pensato da molto tempo prima a istituire un progetto simile - fatto molto meglio, però -. Quindi non è una cosa "italiana" inventata dai nostri ministri dell'istruzione.

Passiamo al mio caso: io sono di uno scientifico. Ci hanno detto da subito: «Ragazzi, non vi vuole nessuno, perché non sapete fare niente.». In effetti è vero. Pensa ad un classico... Ci hanno appioppato un progetto carino in partenza, ma non ho imparato nulla. Sono in quarta e si discute ancora su cosa farci fare.

Per un certo verso la penso come SaO. Posso anche non essere pagato, ma almeno insegnami qualcosa.

wanderer, scommetto che fai un classico...
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Re: Protesta Bicocca

Messaggioda @melia » 05/12/2017, 19:40

jack22 ha scritto:MI spiegate, giusto per curiosità, cosa succede se uno fa l'alternanza durante le ore di lezione?
Qua c'è scritto che l'alternanza si può fare durante le ore di lezione: https://www.skuola.net/scuola/alternanz ... avoro.html
In questo caso tutta la classe fa alternanza al posto della lezione?


Dipende.
Se la scuola riesce a fissare una o due settimane in cui tutta la classe partecipa alle attività di alternanza, di solito si riesce nei tecnici e, meglio, nei professionali. Gli insegnanti sono utilizzati in altre attività interne alla scuola o nel controllo degli stage degli studenti.

Se la scuola non riesce ad organizzare per tutti gli studenti contemporaneamente, o se l'attività è in un periodo in cui non è possibile impegnare tutta la classe, lo studente frequenterà le attività di alternanza saltando le lezioni. Lo scorso anno avevo una studentessa che seguiva un'attività all'interno dell'università. Aveva alcuni lavori di mattina e altri di pomeriggio, avrà perso una decina di giorni di scuola nell'arco di tre mesi.
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Re: Protesta Bicocca

Messaggioda wanderer » 05/12/2017, 19:43

Forse la cosa più assurda è la sostituzione della tesina con la relazione sull'esperienza in azienda. Io ho visto studenti distillare con grande passione un anno (molto di più in realtà) di poesia, storia ed equazioni in percorsi di una bellezza mozzafiato. Tutto questo spazzato via e rimpiazzato da una relazione aziendale... se non triste questo non so cosa possa esserlo. Ma a quanto pare la sensibilità estetica e il pensiero creativo (non la capacità di fare video virali sui social) sono skill troppo poco smart per questa buona scuola e per questo nuovo mondo.

PS: ho fatto uno scientifico.
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Re: Protesta Bicocca

Messaggioda Indrjo Dedej » 05/12/2017, 20:09

Ops, ho perso la scommessa...

Sì, anch'io ho sentito che dovremmo presentare una relazione sui tre anni di alternanza. Ed è tristissimo, quando pensi che hai imparato poco o nulla e devi presentare qualcosa, di corposo ovviamente.
Ovviamente lì devi sfoggiare la tua capacità di mentire spudoratamente e la tua oratoria... Ti sei abituato a tanto degrado, a tante belle cose che vengono spazzate così di punto in bianco, che non ci fai più caso.

Il punto che però mi sconcerta di più è quello che pensano gli insegnanti. Tra le righe dicono che è una perdita di tempo. L'anno scorso da me sono andati a farsi benedire i programmi di alcune meterie, caos totale, argomenti non finiti e mai ripresi.

Peccato, io la tesina vorrei prepararla e avrei già delle idee.
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Re: Protesta Bicocca

Messaggioda jack22 » 06/12/2017, 15:49

Indrjo Dedej ha scritto:Passiamo al mio caso: io sono di uno scientifico. Ci hanno detto da subito: «Ragazzi, non vi vuole nessuno, perché non sapete fare niente.». In effetti è vero.


Quindi la situazione era che, prima della riforma, la scuola non vi insegnava a fare niente. La mia domanda è: chi è il responsabile?

Indrjo Dedej ha scritto:Basti pensare che in altri paesi ci hanno pensato da molto tempo prima a istituire un progetto simile - fatto molto meglio, però -. Quindi non è una cosa "italiana" inventata dai nostri ministri dell'istruzione.


E' simile, però è fatto meglio (quindi non è simile affatto), però non è una cosa all'italiana (quindi è simile) :? Esempio di altri paesi?

@melia ha scritto:Dipende.
Se la scuola riesce a fissare una o due settimane in cui tutta la classe partecipa alle attività di alternanza, di solito si riesce nei tecnici e, meglio, nei professionali. Gli insegnanti sono utilizzati in altre attività interne alla scuola o nel controllo degli stage degli studenti.

Se la scuola non riesce ad organizzare per tutti gli studenti contemporaneamente, o se l'attività è in un periodo in cui non è possibile impegnare tutta la classe, lo studente frequenterà le attività di alternanza saltando le lezioni. Lo scorso anno avevo una studentessa che seguiva un'attività all'interno dell'università. Aveva alcuni lavori di mattina e altri di pomeriggio, avrà perso una decina di giorni di scuola nell'arco di tre mesi.


Quindi ipotizzo che, nella maggior parte dei casi, si verificano una delle due situazioni (1) o lo studente perde lezioni che poi deve recuperare da solo (2) oppure fa l'alternanza nel suo tempo libero. E' cosi?
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Re: Protesta Bicocca

Messaggioda @melia » 06/12/2017, 18:38

Non sono certa di aver capito, quindi ti faccio un esempio.

Istituto professionale alberghiero.
Qui lo stage, ora alternanza scuola lavoro (in gergo ASL), si fa da sempre. Ogni classe del triennio sospende le lezioni per 15 giorni (non tutte le classi assieme) e gli studenti vanno nelle varie aziende della zona per l'ASL, questo copre mediamente 200/250 ore, ma i ragazzi del professionale ne devono fare 400. Una trentina si fanno a scuola con i corsi sulla sicurezza sul luogo di lavoro e quasi altrettante sempre a scuola si corsi vari inerenti situazioni specifiche del lavoro. Le ore rimanenti sono coperte in vario modo: alcuni studenti partecipano in rappresentanza della scuola a manifestazioni enogastronomiche della zona, altri si accordano con le ditte con cui hanno fatto ASL e vanno nei periodi di sospensione delle attività didattiche.

Liceo
L'ASL è di 200 ore, di cui una parte svolta a scuola per i corsi sulla sicurezza e per la preparazione specifica. La altre ore seguono 4 filoni principali:
a) attività promosse dalle università con impegni sia di alcune mattine che di alcuni pomeriggi
b) attività promosse da musei e centri espositivi e culturali della zona, anche qui alcune volte si deve andare di mattina, ma più spesso al di fuori dell'orario scolastico
c) attività promosse dalla scuola, ma inerenti a temi trasversali.
Nel mio istituto facciamo un lavoro sulla protezione civile che impegna due intere giornate (sabato e domenica, notte compresa), con l'installazione di tende da campo e simulazioni varie. Due anni fa il territorio della zona è stato colpito da un tornado e molti studenti hanno avuto gravi danni alle case, la cosa è quindi molto sentita.
Un'altra attività promossa dalla scuola sono i laboratori di matematica e scienze per gli studenti della scuola elementare e media, con attività di aiuto allo studio. Questo, ovviamente, tutto di pomeriggio, anche se il lavoro preparatorio è piuttosto importante e viene svolto a scuola, in parte durante le lezioni.
d) attività promosse da ditte convenzionate con la scuola, qui è possibile che qualcosa sia durante il periodo scolastico, ma in genere vengono svolte durante i periodi di sospensione delle attività didattiche.
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Re: Protesta Bicocca

Messaggioda Indrjo Dedej » 06/12/2017, 19:45

jack22, cosa c'è che non ti è chiaro? Ho avuto a che fare con il sistema scolastico tedesco per un certo periodo e mi sono ovviamente informato. Non mi ricordo il nome esatto, ma ci sono iniziative volte a proiettare i giovani nel mondo del lavoro. La cosa è organizzata in maniera abbastanza complessa perché varia da indirizzo a indirizzo (Gymnasium, Realschule, ...; in realtà la situazione potrebbe essere leggermente diversa da Land a Land), però a quanto ne so funziona. Un idea simile penso l'abbiano avuta i nostri cari ministri dell'istruzione. Solo che tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. In Germania il sistema è efficiente, in Italia ci sono ritmi penosamente lenti per cose che altri paesi europei hanno già affrontato e risolto da tempo. Ecco come dei progetti sono simili (in partenza), ma poi c'è chi li attua meglio e chi peggio.
In Francia ho sentito certi insegnanti che è presente una cosa del genere, con tutte le particolarità del loro sistema.
In Danimarca, in Svezia e in Finlandia idem. Non so darti riferimenti precisi per questi paesi, ma se vuoi fai delle ricerche sui rispettivi sistemi scolastici.

@melia, io aiuto i ragazzi di una scuola media in matematica. Potrei farmelo valere come alternanza?
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