Re: Protesta Bicocca

Messaggioda jack22 » 07/12/2017, 13:43

Indrjo Dedej ha scritto:Chi ha parlato di un grande fratello o di una cosa del genere che mi dice cosa fare?


Io. Ho sbagliato qualcosa?

Non si viene pagati per fare l'alternanza, pazienza. Si ha l'opportunità di imparare qualcosa, non vedo che ci sia qualcosa di male. Non ti sembra?


Ma se tu vuoi lavorare gratis pur di imparare qualcosa chi ti sta contestando? Per me puoi svegliarti alle 5 di mattina per andare in mineria e tornare alle 8 di sera gratis. Tanto di cappello

Che poi McDonald's ci ricavi forza lavoro gratuita, anche a me da fastidio da morire.


Eh già

Cosa sarebbe concettualmente giusto?


Lasciare ciascuno libero di perseguire le proprie aspirazioni per esempio

Inculcare ai ragazzi il latino, per poi farli sbattere improvvisamente con la realtà?


E quindi cosa vuoi fare? Lasciare il latino e appioppare ai ragazzi 200 e 400 ore aggiuntive? E' questa la tua soluzione? Cioè quello che NON fanno negli altri paesi, che invece adattano i programmi e tutto il sistema alla realtà lavorativa?

Fuori dalle mura di scuola c'è un mondo. A maggior ragione tu dovresti saperlo. Avresti voluto a tuo tempo avere qualcuno che facesse da tutor. No?


Ma io mica ti voglio negare il tutor. Mentori e tutor sono presenti in tutte le imprese per le figure junior. A maggior ragione si possono prevedere figure di guida per i giovani e gli adolescenti. Nei licei degli stati uniti c'è anche il servizio di ascolto psicologico se è per quello.

Io sono dalla tua parte. Sei tu che non sei dalla tua parte. Sei tu che vuoi lasciare professori e politici dove stanno prendendoti in toto colpe che non hai

Vuoi per forza un colpevole? Non c'è un colpevole,per me.


E invece io penso che ci sia sempre un responsabile per le situazioni che si vengono a creare, in campo economico ovviamente. Se c'è un terremoto non è responsabile nessuno.

Il liceo è concepito per un motivo, il tecnico per un altro, il professionale per un altro ancora. Validissimi motivi. Però una cosa è la carta, un'altra la realtà.


Eppure nella Germania che citi si riesce ad adattare i programmi, quindi la carta, alla realtà mutevole del mondo lavorativo (ben 350 professionalizzazioni)

La carta ci piace tanto. La realtà è però ben diversa, come ben saprai. La colpa di chi è? Della scuola? Non lo so. La scuola è così.


La scuola è così ma non è nata così. La hanno fatta così. E non sempre per il bene dei ragazzi come puoi pensare. Ci sono tante situazioni in gioco e valutazioni politiche. Ci sono posti fissi da dare, ci sono voti da raccogliere.

Di quello che c'è fuori? Non lo so ancora. Non posso stravolgere la realtà di colpo. Posso rivolgere a te la stessa domanda?


Certo. Se la scuola è organizzata dalla Stato centrale, e il diploma che rilascia è come dici tu un pezzo di carta, non mi pare difficile trovare il colpevole. In un film qualcuno diceva a un capo che si tentava di discolparsi "prima regola della leadership: è sempre colpa tua".

Poi io non avrei nulla in contrario a consigliare caldamente una esperienza lavorativa, ma non all'interno della rosa approvata dallo Stato centrale, con un career service che ti aiuta (come accade nelle università peraltro). Magari chi porta una esperienza lavorativa può beneficiare di un punteggio aggiuntivo sul voto di diploma. Purché si inizi a toccare i programmi e adattarli a quello che i ragazzi richiedono e il mercato richiede. Non lasciare tutto così come è, e visto che non sapete fare niente vi mandano a lavorare gratis (cosa che non avviene negli altri paesi, come hai visto).

Buona fortuna :wink:
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Re: Protesta Bicocca

Messaggioda @melia » 07/12/2017, 14:21

Indrjo Dedej ha scritto:@melia, io aiuto i ragazzi di una scuola media in matematica. Potrei farmelo valere come alternanza?

Deve esserci un accordo tra le scuole e deve essere preparata un convenzione. Ovviamente le lezioni sono a gratis, ma mi è parso di capire che poi qualche studente sia stato contattato per delle ripetizioni.
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Re: Protesta Bicocca

Messaggioda Injuria » 07/12/2017, 14:34

Ho sempre avuto la sensazione che questa iniziativa fosse da una parte atta a scimmiottare la Germania pensando che imitandoli l'economia italiana diventi come quella tedesca, dall'altra si poggia su un presupposto secondo me sbagliato, ma che ha avuto molto successo negli ultimi anni, ovvero che la causa della disoccupazione giovanile sia la scarsità di contatti fra mondo aziendale e mondo scolastico, oppure che i giovani siano spinti a fare celte scolastiche sbagliate per via della scarsa conoscenza del mondo del lavoro (questo è falso: le iscrizioni all'università seguono abbastanza bene le tendenze del mercato del lavoro). A mio parere la causa è principalmente macroeconomica, secondariamente a causa delle barriere all'ingresso a molte professioni anche di livello medio-basso ed in ultimo, non dimentichiamocelo, la stretta sull'impiego pubblico (si è passati da un periodo in cui si assumevano cani e porci agli ultimi 10 anni in cui bisogna avere collezione di titoli e di esperienze). D'altronde, a parità di sistema scolastico, le regioni del meridione presentano dei valori e quelle del settentrione altri valori di disoccupazione giovanile, questo vuol dire che non è tanto il sistema scolastico, quanto il tessuto economico-sociale di un dato territorio a fare la differenza.
Il fatto poi che alcune aziende vivano come un peso la presenza i questi studenti è la dimostrazione della debolezza del sistema produttivo italiano, in particolar modo in alcune aree del paese. Per le aziende questa dovrebbe essere un'occasione a costo zero anche di promozione sul territorio, fra 10/15 anni uno di questi studenti potrà essere il futuro ingegnere, cliente, fornitore o responsabile per gli acquisti...credo proprio che questi si ricorderanno del come sono stati trattati quando dovranno scegliere un fornitore. Ricordiamoci che invece in Germania le aziende sponsorizzano le scuole professionali, pagano per avere persone formate, ma stiamo parlando di un mondo dove la domanda di lavoro è alta e c'è un'organizzazione sociale diversa (anche il rapporto stato-imprese è diverso, qui prevale la paura dei controlli, lì prevale la collaborazione).
Sono del parere che per le aziende debba comunque essere un costo (altrimenti non avranno alcun incentivo ad utilizzare al meglio questa possibilità, ma la sprecheranno), inoltre dovrebbe essere tolto l'obbligo e si dovrebbe lavorare a progetti anche all'interno della stessa scuola a scelta degli studenti. Assurdo obbligare ad un monte ore fisso annuale, in questo modo le scuole e gli studenti sono costretti a farsi ricattare dalle aziende, insomma i costi sono tutti sulle spalle di scuola e studenti, in questo modo appare come un regalo alle aziende peggiori, mentre con un compenso anche minimo (almeno rimborsi spesa) solo le aziende davvero interessate a questo progetto aderiranno.
Se pensiamo che in Italia ci sono almeno 3 milioni di studenti nelle scuole superiori, parliamo di un monte ore totale abnorme, corrispondente circa a 220/250mila anni di lavoro a tempo pieno, i quali rappresentano 1/1.5% del totale dei lavoratori. Credo che non possiamo accettare che una quota così consistente di persone debba essere costretta ad offrire la propria opera gratis (il fatto che valga tanto o poco non cambia nulla) senza pensare che questo non abbia effetti negativi sui salari totali e su un ulteriore decadimento dei diritti.
Fra qualche anno credo che si potranno tirare le somme di questa iniziativa e vedere se davvero ha avuto effetti benefici sulla disoccupazione giovanile.
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Re: Protesta Bicocca

Messaggioda Indrjo Dedej » 07/12/2017, 14:47

Buona fortuna. Grazie. Ma non vedo per cosa.

Il discorso mi sembra stia degenerando. Però il dibattito mi sta piacendo.

L'argomento è delicato e io penso di vivere nel pieno di questa alternenza. Sono inesperto, se vuoi. E quello che sto passando mi colpisce molto.

Devo anche imparare ad esprimermi meglio per evitare incomprensioni. E poi tu mi smonti tutto il discorso.:-D

La cosa del latino non prenderla alla lettera. Anzi la cultura ha una grandissima importanza. Cosa credi? Io sono pieno di aspirazioni ed intendo perseguirle a tutti i costi. Ma come ho detto prima la carta è una cosa e la realtà è un'altra. E vuoi o non vuoi dovrai fronteggiarti con la realtà del lavoro. È vero la Germania che cito è flessibile e sa adattare il sistema scolastico al mondo che cambia. Ma la cosa è complessissima. Per me l'alternanza, per quanto mi concerne, può essere importante.
Poi non ho parlato di essere sfruttato, lavorare gratis.

@melia, io aiuto i ragazzi da volontario.
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