Re: Flat tax

Messaggioda Magma » 08/11/2018, 00:07

gabriella127 ha scritto:"Non apro questa impresa o questa attività perché chi me lo fa fare, se ne va tutto in tasse', e invece con una aliquota più bassa lo farebbe.

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Re: Flat tax

Messaggioda df1ee5dd07489ec65c7a » 08/11/2018, 00:51

vict85 ha scritto:Non vedo economia da una decina di anni

fosse vero! invece secondo me il problema è proprio questo, se fossero stati fermi l'italia starebbe molto meglio, invece le politiche economiche degli ultimi dieci anni le hanno attuate, purtroppo però sono tutte recessive :lol:
vict85 ha scritto:però mi sembra difficile vedere la flat tax come metodo per aumentare i consumi.

infatti non li aumenterà, perchè dovrebbe? non ha il minimo senso! l'unico modo serio per aumentare i consumi è potenziare la domanda interna con un reddito minimo per i disoccupati, con salari minimi per i lavoratori e con pensioni minime per i pensionati, tutto il resto è truffologia applicata....
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Re: Flat tax

Messaggioda vict85 » 08/11/2018, 23:05

gabriella127 ha scritto:Se la flat tax diminuisce o no la tassazione dipende da come è fatta, ma in genere si prevede che la diminuisca. Sul fatto che la propensione al consumo dei ricchi è minore di quella dei poveri Vict ha ragione.
Ma il punto è che nelle proposte di flat tax non si guarda al lato della domanda, cioè consumi etc., ma al lato dell'offerta. Ossia, si ritiene che meno tasse inducano a produrre e lavorare di più, attività, imprese, lavoratori non schiacciati dalle tasse produrrebbero di più, ad esempio ci sarebbe chi dice 'Non apro questa impresa o questa attività perché chi me lo fa fare, se ne va tutto in tasse', e invece con una aliquota più bassa lo farebbe.

Aò, mi fate fare il difensore della flat tax :D, e Dio scampi e liberi, di Salvini.

Ma gli economisti (tra cui, immeritatamente, mi annovero, sono solo un modesto docente a contratto all'università),
si fanno un .. vabbe' non voglio dire volgarità ... a fare lavori econometrici e roba del genere. Senza i quali non è che si possa dire molto.

Sull'aspetto morale Vict ha ragione, là entriamo nel campo dei valori e delle valutazioni soggettive, non più nel campo tecnico.


Mi sono letto [url=http://www.brunoleonimedia.it/public/Papers/Manuale_Riforme-2018.pdf
]la proposta dell'istituto Bruno Leoni[/url] e devo dire che concordo con molte cose (per lo meno i principi che ne stanno alla base, meno sulla proposta finale in sé). L'unica vera ragione a favore di un livello unico di tassazione mi sembra sia questa:
rivede il meccanismo malsano delle aliquote marginali Irpef, che nel sistema attuale – in corrispondenza di varie soglie – introducono veri e propri disincentivi al lavoro; prevede inoltre l’introduzione di un minimo vitale con cui si darebbe maggior forza agli strumenti di contrasto dell’incapienza.

I veri disincentivi però, a mio avviso, derivano da tutte le esenzioni e i bonus legati al reddito e non tanto dal metodo delle aliquote marginali. Se queste ultime venissero eliminate e sostituite da un migliore sistema di quote marginali, non ci sarebbe nessun vero disincentivo al lavoro. Insomma, se si decide che quelli che guadagnano meno di 15'000€ non dovrebbero pagare le tasse allora si dovrebbe mettere la tassazione per i primi 15'000€ a 0% (per tutti). Se la metti al 20% e poi esenti, ti trovi con un salto nel livello di tassazione. Stessa cosa vale per i bonus.
Va inoltre notato che se metti la flat tax ma mantieni tutte le esenzioni e i bonus, allora i disincentivi continueranno ad essere lì.

Detto questo, un problema delle aliquote crescenti è che il tuo livello esatto di tassazione non è conosciuto a priori. Una tassazione fissa non ha invece questo problema. Risulta quindi più facile ed intuitivo capire quanto pagare e non ti troverai mai a dover pagare in un'unica soluzione una parte delle tue tasse (cosa che può essere frustrante).

Una cosa un po' nascosta nella proposta dell'Istituto Bruno Leoni è che non tutte le tassazioni diminuiscono. Infatti l'imposta sulle attività societarie aumenterebbe di poco, l'Iva aumenterebbe di 4 punti percentuali, l'imposta sostitutiva sui redditi da titoli pubblici raddoppierebbe e le cedolarie secche aumenterebbero (dal 25% al 150%). Insomma, il principale punto della sua proposta è semplificare e ridurre la tassazione globale.
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Re: Flat tax

Messaggioda gabriella127 » 10/11/2018, 00:22

@vict Mi fa piacere che hai letto la proposta dell'Istituto Bruno Leoni.
E' verissimo che non tutte le tasse scendono, anzi ci sono tasse che aumentano come l'Iva. Alcuni economisti ritengono che sia meglio spostare l'imposizione da quella diretta a quella indiretta.
La proposta comunque è a saldo zero per i conti pubblici.

Comunque il problema della tassazione è un casino. E l'esigenza della semplificazione e non disincentivare lavoro e produzione non si può trascurare.

Il mio intervento era per riportare l'attenzione sulla complessità delle cose e sull'esigenza di riforme radicali.
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Re: Flat tax

Messaggioda axpgn » 10/11/2018, 00:44

gabriella127 ha scritto:... E l'esigenza della semplificazione ...

"L'esigenza" per chi?

gabriella127 ha scritto:Il mio intervento era per riportare l'attenzione sulla complessità delle cose ...

Appunto.
E il pensare che si possano risolvere i problemi così, "semplicemente semplificando" è una delle iatture del giorno d'oggi … :roll:

Non mi riferisco a te, naturalmente … :wink:

Cordialmente, Alex
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Re: Flat tax

Messaggioda gabriella127 » 10/11/2018, 01:01

Alex, non so che lavoro fai, ma anche per una attività fessa come la mia si diventa matti.
Figurati per imprese e cose del genere.
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Re: Flat tax

Messaggioda axpgn » 10/11/2018, 01:14

Beh, ma esistono i commercialisti apposta, se no come camperebbero? :-D :-D
È una battuta (specifico per evitare catastrofi :D ) ma la "semplificazione" di per sé non è un obiettivo; è auspicabile, certamente, ma non a scapito di qualcosa di più importante …

Le "tasse" servono allo Stato per reperire le risorse che gli servono per funzionare (in senso lato), cercando di pesare il meno possibile sui cittadini e di farlo in modo che sia il più equo possibile (che non significa un'aliquota uguale per tutti): questi sono gli obiettivi primari.
Realizzarli in maniera ottimale sarebbe l'optimum ma la perfezione non esiste ... :wink:

Cordialmente, Alex
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Re: Flat tax

Messaggioda gabriella127 » 10/11/2018, 01:21

Sì Alex, capisco quello che dici, ma non intendevo la semplificazione nel senso dell'aliquota unica, parlavo in generale.
Se bastassero i commercialisti per vivere sereni sarebbe un altro mondo, mica che non ho il commercialista. Sarei già in galera.
Una semplificazione fatta bene renderebbe più risorse allo stato e sarebbe meno pesante per i cittadini.
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Re: Flat tax

Messaggioda axpgn » 10/11/2018, 19:45

Non ho detto che "semplificare" sia sbagliato (in un certo senso è stato il mio lavoro per anni) ma deve essere inteso più come "mezzo" che come "fine".
Invece, nel tanto chiacchierare del giorno d'oggi, sembra che per ogni problema "complesso" esista una soluzione "semplice"; che stupidi a non pensarci prima #-o
IMHO

Cordialmente, Alex
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Re: Flat tax

Messaggioda Injuria » 10/11/2018, 20:04

La storia del "pagare le tasse è troppo complicato" è stata un po' la scusa storica degli evasori, quella nuova è "evado per necessità", così come la storia del "disincentiva il lavoro" sono cose che pensavo fossero chiuse nel baule delle "cose che sapevamo fossero fregnacce, ma che non avevamo il coraggio e/o la convenienza di dircelo in faccia". Anche perché battere uno scontrino o scrivere una fattura sembra relativamente semplice e non ho mai sentito una ditta o un professionista rifiutare un lavoro perché passa allo scaglione in cui paga un 7% in più di Irpef. Paesi con una pressione fiscale più alta di quella italiana hanno una produttività del lavoro più alta e soprattutto sembra strano che in un paese in cui è così difficile pagare le tasse e così disincentivante lavorare sia il paese sviluppato con più partite Iva, piccole imprese ed autonomi vari. Qui la questione è su quali categorie pesa maggiormente la pressione fiscale. Non è che la gente non paga le tasse perché è difficile, ma forse perché conviene?
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