Ho visto da poco in libreria un libro di Odifreddi, che racconta in breve la vita e le opere scientifiche di alcune donne. Mi hanno colpito soprattutto tre storie: quella di Ipazia, trucidata barbaramente da fanatici religiosi; conoscevo già la sua vicenda, da articoli su Le Scienze, da libri, e da un bel film di cui non ricordo il titolo . Quella di Jocelyn Bell, che ha scoperto le pulsar, è stata defraudata del premio Nobel, ma ha avuto di recente altri premi forse più importanti; si è sempre battuta per le donne nella scienza, su YouTube c’è un bel video dove parla di questo. E infine quella della matematica iraniana Maryam Mirzakhani, medaglia Fields, docente a Stanford, morta a 40 di cancro, onorata in tutto il mondo , e in Iran anche dal capo spirituale del paese.
La scienza non fa differenze di sesso, di cultura, di credi religiosi. Solo l’ottusità è contro.
Viva le donne!