Re: Il Covid-19 e la scienza

Messaggioda Shackle » 26/02/2020, 16:39

Il "panico corretto", di cui purtroppo non vedo traccia, sarebbe: dobbiamo tutti agire in modo da ridurre al minimo le occasioni di contagio, anche accettando blocchi e limitazioni.
Il "panico sbagliato" è: se mi contagio rischio di morire.
È sbagliato perché se ti contagi probabilmente guarirai, ma rischi di contagiare altri che a loro volta contageranno altri. E alla fine non potranno essere tutti curati a dovere.
Contrastare il "panico sbagliato" senza sostituirlo col "panico corretto" (ultimo esempio a mia conoscenza) non mi pare saggio.


Quello che definisci "panico corretto” è logico e accettabile, ma io sostituirei “panico corretto” con “comportamento vigile, adeguato e responsabile” , il che è più facile a dirsi che a farsi. Purtroppo la maggioranza delle persone tende a comportarsi in maniera irrazionale, di fronte a fenomeni grossi e inattesi, che investono tutta la comunità. Psicosi di massa, insomma. Siamo fatti cosi...

Comunque, panico o non panico, avevo scritto (e poi cancellato, perchè avevo messo anche cose personali) che non si può chiudere tutto, almeno finché la situazione non peggiora drasticamente , perché si deve pur continuare a vivere. Ieri sono andato a Bologna in treno, per necessità. C’era la solita fiumana di gente in viaggio, con o senza valigie, con o senza mascherina, di tutte le nazionalità, incluso cinesi, coreani, indiani e di altre nazionalità, quindi nessuna apparente modificazione del modo di vivere. Se poi la situazione dovesse peggiorare, le autorità prenderebbero i provvedimenti del caso, credo, anzi spero...anzi ne sono sicuro.
We look for patterns when we are hungry or threatened, rather than bored. I don't think we needed to think about things when we were in standby mode in the ancient past.
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Re: Il Covid-19 e la scienza

Messaggioda Quinzio » 26/02/2020, 21:19

Ringrazio Sergio per aver aperto una discussione sul Covid in queste pagine, dove e' possibile trattare gli argomenti in modo scientifico e razionale. :smt023
Sui media girano notizie che secondo me non sono false, ma sono adatte a un pubblico di bambini o di incapaci.
Nessun accenno di statistica, poche ipotesi, nessun dibattito fatto in modo serio e approfondito.
Gia' nominare in TV il famoso $R_0$ fa sembrare tutto una lezione di fisica quantistica.
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Re: Il Covid-19 e la scienza

Messaggioda Quinzio » 26/02/2020, 21:23

Intanto segnalo un articolo del "Centers for Disease Control and Prevention" in cui si dice che la diffusione del virus negli USA e' questione di "quando" e non di "se".

https://www.livescience.com/coronavirus ... table.html
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Re: Il Covid-19 e la scienza

Messaggioda Quinzio » 26/02/2020, 21:29

Un grafico che secondo me vale la pena di condividere e osservare e quello riguardo all'epidemia di spagnola di un secolo fa.
Allora, complice la guerra, l'assenza di mezzi di informazione come li conosciamo oggi e in genere le condizioni di vita, il virus praticamente non trovo' ostacoli alla sua diffusione.

A questo punto la domanda e': le quarantene e in generale le contromisure hanno l'effetto di diminuire il numero di contagi o meramente quello di ritardare e di dilazionare piu' possibile la diffusione ?
(Che e' gia' un risultato eccellente quello di ritardare la diffusione).

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Re: Il Covid-19 e la scienza

Messaggioda Faussone » 26/02/2020, 23:41

Riguardo i casi in Italia rispetto al resto d'Europa, forse si conferma quanto non solo io sospettavo. link.
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Re: Il Covid-19 e la scienza

Messaggioda Quinzio » 01/03/2020, 19:47

Non voglio fare il catastrofista, anche se i panni del catastrofista mi sono sempre sembrati consoni a tante situazioni.
Domenica scorsa, quando le notizie erano ancora parecchio confuse, avevo detto tra me e me, e a dire il vero l'avevo anche confessato in un "tweet", che la domenica successiva, cioe' oggi, il numero dei contagiati sarebbe arrivato a 1000. Eravamo a 100 domenica scorsa.
Credevo di avere esagerato, anche se la dinamica del contagio di Wuhan lasciava intendere che il contagio corre veloce. Invece siamo addirittura a 1500 stasera, con un balzo rispetto a ieri del 50%.
Non si capiscono le ragioni di questo balzo, ne i mass media sembrano vederci qualcosa di anomalo.
Probabilmente si tratta come al solito di un gran numero di test e tamponi che sono stati processati nelle ore scorse.
Eppure avevo anche sentito dire che i laboratori ad oggi capaci di esaminare i cosiddetti tamponi, riescono a processarne 200 al giorno. Quindi come giustificare un balzo di 500 positivi.
I misteri rimangono fitti e piu' che altro pochi o nessuno sembra vederci dei misteri.

Dicevo siamo a 1500 contagi.
Wuhan e' stata messa in quarantena il 23 Gennaio piu' o meno.
Sarebbe saggio chiedersi quale era allora il numero dei contagiati, numero tale da indurre le autorita' cinese alle drastiche misure.
Come si vede nell'immagine allegata sotto, erano meno di 1000.
Ovvero con meno di 1000 contagi, a Wuhan e' successo quello che sappiamo, qui da noi continuiamo col ritornello di Codogno e Vo' che sono le uniche zone rosse.
Sara', ma io non ci vedo molta logica in tutto cio'.
Ormai le cd. zone rosse sono solo paraventi secondo me, coi quali si vorrebbe lasciare intendere che la situazione e' sotto controllo. Ma e' chiaro che ormai il virus puo' essere un po' dappertutto.


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Re: Il Covid-19 e la scienza

Messaggioda Quinzio » 01/03/2020, 20:00

Sergio ha scritto:
In pratica, basta vedere gli effetti della quarantena in Cina: nonostante la provincia di Hubei abbia solo 57 milioni di abitanti, nel resto della Cina (1434 milioni) si è verificato solo il 25% dei "casi confermati". E sembra che nel giro di un mese siano riusciti a contenere il Covid-19 anche in Hubei.


Il mio problema con le quarantene su scale gigantesce. Non so ma non mi convincono.
La quarantena funziona col singolo individuo sicuramente. Ergo, il tempo di incubazione e' x giorni, se in x giorni non mostri i sintomi della malattia, puoi andare.
Forse le quarantene funzionavano sulle galere veneziane dove il livello di promiscuita' era tale che chi doveva contagiarsi si contagiava subito.
Il mio problema con Wuhan e' questo: parliamo di milioni di persone e prima o poi dovranno rimuovere la quarantena. E di sicuro ci sono persone nuove che ogni giorno si infettano.
Cosa impedisce al malvagio gioco dei contagi di ripartire una volta levata la quarantena ?

Anche il numero $R_0$ mi sa tanto un gioco da bimbi. Spero che chi si occupa seriamente di queste cosa abbia ben altri modelli. Il $R_0$ funziona con reti semplici e omogenee, le reti di contatti umane sono quanto di piu' complicato possa esserci. Forse i modelli danno solo false illusioni in questi casi.
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Re: Il Covid-19 e la scienza

Messaggioda Quinzio » 01/03/2020, 20:06

Chiudo la piccola rassegna catastrofistica con un immagine e un breve commento: "Ma chi volete che ci creda ?"


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Re: Il Covid-19 e la scienza

Messaggioda @melia » 01/03/2020, 20:41

Pensi che in Africa si facciano i tamponi per il coronavirus? Meno tamponi si fanno, meno infetti si trovano, nessun tampone fatto, nessun infetto trovato.
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Re: Il Covid-19 e la scienza

Messaggioda Quinzio » 03/03/2020, 20:12

Su Wikipedia un grafico interessante da una fotografia della situazione italiana.

Guardando le percentuali sulla destra, che sono piuttosto sconfortanti, e ipotizzando un incremento giornaliero del 20%, servirebbero 50 giorni per contagiare 1/3 della popolazione italiana.

E' anche sconfortante vedere come, se la progressione rimane questa, un contagiato riesce a contagiare un'altra persona in 4 giorni. Nonostante tutti i consigli e le precauzioni prese.
E' vero non si possono fare statistiche su una manciata di dati, ma aspettare piu' dati significa essere ormai in piena epidemia.

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