SitoFex ha scritto:kiwi da 80 grammi vengono pagati 80 centesimi al chilo
kiwi da 90 grammi vengono pagati 95 centesimi al chilo
kiwi da 100 grammi vengono pagati 1.20 al chilo
kiwi da 110 grammi vengono pagati 1.50 al chilo
arrivando a quelli da 150 grammi che arrivano a 2.50 euro al chilo
In effetti e' un sistema un po' strano e bizzarro di pagare il contadino che porta la frutta.
Mi viene da dire che sia un modo che viene dal passato quando non esistevano macchinari automatici, bilance elettroniche, ecc... per cui ormai non si cambia piu' e si va avanti con questo metodo.
Per vedere gli effetti bizzarri conviene fare subito un esempio semplice.
Facciamo l'ipotesi di avere 2 scenari.
Scenario 1)
Il contadino porta al mercato:
900 kiwi da 105 grammi ciascuno e
1100 kiwi da 115 grammi ciascuno.
La media del peso e': $(900 \times 105 + 1100 \times 115) / 2000 = 110,5 \ "grammi"$
Si cade nella categoria $1,50\ "Euro/kg"$
Il contadino incassa: $0,1105\times2000\times1,5 = 331,5 \ "Euro"$
Il grossista rivende il tutto a: $900 \times0,105\times1,2 + 1100\times0,115\times1,5 = 303,15\ "Euro"$
Scenario 2)
Il contadino porta al mercato:
1100 kiwi da 105 grammi ciascuno e
900 kiwi da 115 grammi ciascuno.
La media del peso e': $(1100 \times 105 + 900 \times 115) / 2000 = 109,5 \ "grammi"$
Si cade nella categoria $1,20\ "Euro/kg"$
Il contadino incassa: $0,1095\times2000\times1,2 = 262,8 \ "Euro"$
Il grossista rivende il tutto a: $1100 \times0,105\times1,2 + 900\times0,115\times1,5 = 293,85\ "Euro"$
Come si vede da questi 2 semplici scenari, ci puo' essere addirittura il caso in cui il contadino incassa piu' di quanto il grossista vada a rivendere la merce (nello scenario 1).
Inoltre, per il contadino, a fronte di una variazione modesta del peso medio (da 110,5 a 109,5 grammi), ci puo' essere una variazione consistente dell'incasso.
Tutto questo e' dovuto a questi scaglioni di prezzo discreti su cui si basa l'incasso del contadino.
In situazioni estreme, basterebbero pochi frutti di peso piu' grande o piu' piccolo per far passare da una soglia all'altra e variare in modo consistente l'incasso.
Ora, a me vien da pensare che si continua ad usare questo meccanismo di pagamento perche', alla fine, la distribuzione del peso in un certo raccolto di frutta sia piu' o meno costante.
Voglio dire: fatto 100 il numero di frutti, ce ne saranno il 10% da 80 grammi, il 20% da 90 grammi, e cosi' via, e le percentuali rimangono piu' o meno stabili da raccolto a raccolto e di anno in anno. E quindi bene o male si ricade sempre nella stessa categoria di prezzo.
Chiaramente il grossista deve avere un guadagno da tutto questo e mi chiedo dove sta il suo guadagno.
Per cui, o il grossista guadagna comunque su questo sistema di prezzi a scaglioni, oppure il grossista paga il contadino con uno sconto in modo da trattenersi una percentuale che sarebbe il suo guadagno. Non saprei.
Un contadino "furbo" ha interesse a fare il calcolo della media prima di portare la frutta dal grossista e se vede che il peso medio e' di poco al di sotto di uno scaglione, potrebbe decidere di scartare i pezzi piu' piccoli, oppure di portare la frutta in due "giri" diversi, in modo da dividere la frutta in quella piu' grossa e quella piu' piccola.
Non so onestamente se il gioco vale la candela, ovvero se ha senso fare una cernita della frutta prima di andare dal grossista, se questo sia legale, se il grossista si puo' rifiutare di accetare la frutta in piu' giri, ecc...
In conclusione il modo piu' trasparente per essere pagato, per il contadino, e' di non usare questo metodo bizzarro della media, ma di farsi pagare ogni frutto per la sua categoria, quelli da 80 grammi con il suo prezzo, quelli da 90 con il suo prezzo diverso e cosi' via.
Pero' non si puo' dire a priori che il contadino ci perde, o se questo sistema e' "giusto" o "ingiusto". Bisognerebbe capire quanto effettivamente ci guadagna il grossista, se i raccolti sono davvero tutti piu' o meno uguali,e altri dettagli.