Nel senso che la retorica imperante è che ogni novità deve essere considerata una cosa bella e interessante, a prescindere. Se no sei un retrogrado e un luddista. E' un po' il senso comune, quanto mi hanno rotto le scatole per alcune cose, poi ovviamente molte persone non sono così.
Trovo ad esempio lo smartphone uno degli oggetti dal design (in senso lato, non solo l'aspetto fisico) più brutto inventato negli ultimi tempi, e non subisco alcun fascino di cose tipo Alexa, che ho e non ho mai usato.
Mi stanno antipatici pure i telecomandi, ci mancava poco che litigavo con quello che mi ha messo la tenda da sole in giardino quest'estate perché non lo volevo .
E trovo che alcune delle cose che 'semplificano la vita', a me la rendono peggiore. Ne' condivido l'idea dell velocità come cosa positiva sempre, 'semplice e veloce' non è detto che sia necessariamente un bene.
Ma sono cose soggettive.
E se dal punto di vista scientifico ogni nuova conoscenza è una bella cosa, così come una nuova tecnologia, dal punto di vista sociale e individuale non è tutto oro quello che luccica.
A cominciare da internet (a cui naturalmente sono a favore - ci sto schiaffata sempre davanti- e considero una cosa molto importante) con tutti i monopoli che ha generato. Google e compagni non sono benefattori del'umanità che ci portano verso magnifiche sorti e progressive,, e pure apparentemente gratis, ma compagnie private che fanno profitti, con luci e ombre, e su cui bisogna riflettere.
Mentre noi (noi per dire) magnifichiamo Google, Google si prende sanzioni straordinarie per abuso di posizione dominante. Il tema di questi monopoli da noi non è molto sentito, e se ne parla poco, ma in altri paesi sì, in particolare negli USA di più.
Tra tasse non pagate (che potrebbero essere spese dagli stati per fini sociali, lessi una stima della cifra mirabolante in un articolo su Sole24ore), ostacoli alla concorrenza, barriere all'ingresso di nuove società nel mercato, vendita di dati, possibile distorsione dell'informazione, probabili danni all'occupazione nel lungo periodo (ci sono studi in proposito).
Per non parlare della possibilità che molti bambini crescano cretini perché davanti a uno smartphone a partire dai due anni. Non a caso quelli di Sylicon valley mandano i bambini all scuola Steineriana dove computer e internet sono banditi.
O, a proposito di AI, tutti i problemi legati al riconoscimento facciale.
Durante quel periodo che ho frequentato il CNR, ci fu presentato un programma di machine learning che doveva distingure i 'comportamenti sospetti' (sic). A me cominciavano a rizzarsi i capelli in testa, poi per fortuna qualcuno dalla sala fece osservare che era meglio che non cadesse in mani sbagliate.
Un'altra cosa che trovai discutibile fu un programma, sempre di machine learning, per la didattica, che individuava se uno studente seguiva la lezione o no e se calava l'attenzione. E che si pensava di implementare in alcune università cose del genere, in alcune negli USA c'erano già, purtroppo non ricordo i dettagli.
Il fine non era repressivo, ma di capire come andava l'apprendimento, ma gli aspetti inquietanti non mancavano.
E' chiaro che questo vale per ogni tecnologia, pure l'arco e le frecce, ma ora è tutto maggiore quantitativamete e per velocità.
L'esempio che tutti ricordiamo è la bomba atomica, lì molti scienziati si sono fermati.
Ecco, bisogna capire quando ci si deve fermare e riflettere. L'uomo comune non mi pare che lo faccia, diciamo che tende a bersi di tutto, spero che lo facciano tutti quelli che sono in posizioni più di responsabilità e che ci sia comunque un dibattito e un controllo sociale.
Ma è chiaro comunque che il mio obiettivo polemico non è quello che possono pensare o dire le persone qua sul Forum, che sono di maggiore livello e non sono rappresentativi della media.