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"Fallace"?
Ad ogni buon conto, che il pregiudizio ci sia è umano; quello che non è umano è trasformare automaticamente quel pregiudizio in un giudizio... Anche perché, immagino (visto che dalle mie terrone parti usa così), l'assegnazione di un incarico didattico viene fatta nominando una commissione valutatrice che stila una graduatoria giudicando dei CV, considerando se ed a che livello sono soddisfatti i requisiti accademici e scientifici richiesti dal bando.
Una volta firmato il contratto (che è un accordo di diritto privato), l'università può ovviamente rescinderlo, ma solo per inadempienze rispetto al contenuto del contratto stesso o per violazione dei codici di comportamento (che vengono inviati al momento della stipula ed accettati con essa).
Se tutto ciò non si è verificato, non vedo in base a cosa l'università possa aver deciso di non onorare il contratto... Probabilmente questo sarà il punto della questione e la motivazione della sentenza.
Che poi questo comportamento dei vertici possa essere stato causato da beghe interne allo stesso dipartimento non lo scarterei; ma in tal caso mi sembra totalmente cretino.
Per il resto, comprendo bene la posizione di Gabriella e credo che questo sia conseguenza di una società che invecchia e non riesce più a guardare al futuro. La cosa triste è che questa mancanza di visione è condivisa anche da parecchie persone nate poco prima di me, quindi essenzialmente ancora giovani.