Cappotto termico, chi è costui.

Messaggioda gabriella127 » 12/03/2024, 17:16

Sto cominciando ad informarmi, consulterò anche qualche architetto specializzato in aspetti ambientali, sulla questione prossima ventura dell' obbligo di cappotto termico agli edifici, oggi l'approvazione della direttiva europea, anche se poi ogni nazione deve stabilire i tempi. La cosa può a comportare spese mirabolanti: da 20.000 a 55.000 euro a casa, come dice il Corriere, riportando come fonte delle stime Sole24ore:
https://www.corriere.it/economia/casa/c ... ioni.shtml

Su internet trovo solo informazioni date da ditte produttori-installatori, quindi boh.

Questo un intervento di qualche anno fa di un architetto del settore su Abitare, rivista famosa e affidabile, che in effetti conferma le mie perplessità, in particolare sui problemi di umidità e di condensa:

https://www.abitare.it/it/architettura/ ... -e-contro/

Inoltre non sapevo di questa cosa che rimpicciolisce il vano delle finestre, cosa che mi terrorizza, io già abito a pian terreno con un giardino, alberi e palazzi intorno che rendono la casa poco luminosa.

Inoltre leggo che ci sono seri problemi di deterioramento e smaltimento dei pannelli quando si deterioreranno, penso che dipenda dai materiali, boh.

Come al solito, immagino che si dovrà valutare caso per caso e edificio per edificio, spero che sarà così, boh, temo norme a tappeto.

Insomma, devo cominciare a informarmi, perché sono in un condominio in cui non c'è nessuna fiducia, proprio zero, nell'amministatore e nelle ditte interpellate, che si fa i cavoli suoi con le ditte che vuole lui, e in passato ha fatto lavori facendoci pagare cifre stratosferiche, quindi bisogna avere gli argomenti per valutare e obiettare a quello che ci verrà detto. E conoscendo la situazione del condominio, avverrà presto.

Per quanto riguarda il mio palazzo e il mio appartamento ho molti dubbi.
Io abito al pian terreno con un giardino in un palazzo del 1928, di quelli con i muri maestri molto grossi.
Ho infissi di tipo nuovo di alluminio con taglio termico, ma dato l'isolamento ho comunque problemi di muffa sui muri vicino alle finestre e di condensa, anche se apro molto le finestre, ma il giardino dà molta umidità.

Per quanto riguarda il riscaldamento:

Punto primo) La casa, e tutto il palazzo, ovviamente, con i muracchioni così grossi, è parecchio isolata, e la dispersione di calore è poca.
In realtà il raffreddamento della casa non avviene per la dispersione tramite i muri, ma perché è necessario aprire spesso le finestre per il ricambio d'aria, tra umidità, aria inquinata dai detersivi (che uso al minimo) e fumi di cucina.

Punto secondo) La casa poi si raffredda non per i muri, ma per il pavimento, che è molto freddo, perché sotto non c'è niente, a circa 60 centimetri di profondità c'è la roccia, il pavimento poggia sui muretti. L'unico intervento efficace, a meno di non voler mettere il riscaldamento a pavimento (che è una cosa meravigliosa, ma bisogna distruggere la casa), è stato mettere tappeti più spessi, pelosi: la temperatura è salita solo per questo di circa 1,5 gradi.

Punto 3) La facciata della casa dà tutta sul giardino ed è per la maggior parte occupata da porte-finestre, quindi la parte con cappotto termico sarebbe un pezzetto di muro tra le finestre.

Punto 4) Io sono molto calorosa, la mia casa non va mai al di sopra dei 19-19,5 gradi, e io sto in T-shirt, quindi non è che usi il riscaldamento chi sa quanto.

Punto 5) Io sono a Roma, e a Roma il vero freddo praticamente non c'è mai.

(Un discorso analogo vale per il condizionamento).

Insomma, temo cifre mirabolanti per i lavori eventuali (tutto il palazzo è di cinque piani e venti appartamenti), dati i precedenti del condominio, e temo che questa cifra mirabolante, che mi spaventa parecchio, poi alla fine porti a nessun vantaggio, e per me più umidità e finestre ridotte (cosa terrificante in sé, più buio, meno vista sul giardino e e più consumo di luce, già ora devo accender la luce d'inverno nel primo pomeriggio).

Visto che qui ci sono ingegneri e molta gente preparata, volevo sapere se qualcuno sa darmi informazioni sulla questione.

Ho visto qualche volta, su riviste di architettura, cose fatte sugli edifici e tecniche ambientali meravigliose, ma credo che nel nostro condominio ne saremo ben lontani, ci proporranno ciofeche costosissime e inutili.
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Re: Cappotto termico, chi è costui.

Messaggioda Faussone » 12/03/2024, 17:56

Ciao gabriella.

Non conosco i modi e i termini in cui l'UE vorrebbe intervenire sulla questione, ma certo che non solo è molto complesso imporre un intervento di isolamento con cappotto termico a tutti gli edifici esistenti, ma ha anche poco senso farlo in certi termini.
Secondo me non si potrà mai arrivare ad imporre un intervento del genere sugli edifici esistenti, al massimo si possono incentivare precisi interventi di efficientamento energetico mirati (che non sono certo il solo cappotto).
Ha senso invece imporre il cappotto e certe regole di efficientamento energetico per nuovi edifici ovviamente.

Lo dico anche per esperienza personale, adesso abito un edificio con cappotto termico e mi trovo benissimo, ma è un edificio di recente costruzione nel nord Italia.

Comunque se hai più di 19 gradi in casa in inverno senza dover ricorrere molto al riscaldamento, significa che l'isolamento che hai è quanto meno soddisfacente e che hai una buona esposizione magari, riscaldamento climatico a parte.
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Re: Cappotto termico, chi è costui.

Messaggioda gabriella127 » 12/03/2024, 18:09

Sì, Faussone, grazie della risposta. In effetti non si capisce molto, e mi sto alle ultime cose lette, oggi il Corriere diceva che la ristrutturazione si stima che riguardi circa 5 milioni di immobili su 12,5 milioni esistenti.
Ora, quanti dovranno avere il cappotto termico non ho capito, e i tempi saranno stabiliti dalle singole nazioni, ma da quello che leggo non riguarda per niente solo i nuovi, ma anche quelli esistenti in modo consistente.
Le cifre stimate, se sono giuste, spesa tra i 20 mila e 55 mila euro ad appartamento, sono terrificanti, e non credo che si potranno imporre senza distruggere una quantità enorme di famiglie, ma comunque la preoccupazione c'è.
Io se devo spendere 30-40.000 euro per le norme energetiche, mi viene un colpo, pesante, ma dovrei, forse, sopravvivere, ma altre persone che conosco non sopravvivono, proprio non ce li hanno, che fanno? Si indebitano fino al collo per tutta la vita? Perciò non si capisce niente.
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Re: Cappotto termico, chi è costui.

Messaggioda Faussone » 12/03/2024, 18:30

@gabriella
Ovvio che l'intervento sarebbe in buona parte essere coperto da fondi statale e europei e debba essere pianificato su un orizzonte temporale corretto, altrimenti semplicemente non si potrebbe realizzare su larga scala.
Ripeto poi che andrebbe considerato caso per caso, in un edificio come quello che abiti tu per esempio con tutta probabilità non avrebbe molto senso.
In un caso come quello descritto qui invece....
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Re: Cappotto termico, chi è costui.

Messaggioda axpgn » 12/03/2024, 18:38

20 metri quadri di polistirolo e sei a posto :lol:

Testo nascosto, fai click qui per vederlo
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Re: Cappotto termico, chi è costui.

Messaggioda gabriella127 » 12/03/2024, 18:41

Il.problema, di cui si è già parlato, è proprio quello, chi paga? Al momento non si sa se ci sarà contributo dello stato, non è previsto, e comunque la cosa non sarebbe esente da problemi, perché andrebbe sulla fiscalità generale e ci sono i vincoli di bilancio.
Ma soprattutto spero che si preveda che fare un cappotto termico in una casa sulle Alpi non è lo stesso che farlo in Sicilia, a parità di età dell'immobile.
Nel mio palazzo credo sia ridicolo, la mia zona non è fredda, credo sia ridicolo in tutto il quartiere, ma boh.
Da ieri sera riscaldamento spento, alle 14 avevo 18,5 gradi, dopo avere tenuto le finestre aperte quasi un'ora.
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Re: Cappotto termico, chi è costui.

Messaggioda utente__medio » 12/03/2024, 22:18

Mi sembra l'ennesimo attacco alla classe media, e, anche se al momento non sono previste multe per chi non si adegua, alla lunga tutto si tramuterà in un'enorme svalutazione degli immobili che molti saranno costretti a (s)vendere per quattro soldi.

Che poi mi chiedo: inquina di più una casa "green" tenuta alla temperatura costante di 23° sia d'estate che di inverno oppure una vecchia casetta di provincia abitata da persone meno "viziate" e più abituate a sopportare il caldo in estate e il freddo in inverno?!


P.S.
Relativamente al cappotto, come la mettiamo con le grandinate?!
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Re: Cappotto termico, chi è costui.

Messaggioda axpgn » 12/03/2024, 23:48

Premesso che devi pagare per vedere il link, il problema del cappotto e le grandinate è solamente (si fa per dire) la qualità del prodotto; come ho detto prima a mo' di battuta se lo fai col polistirolo (che pure è isolante :-D ) non è che duri molto ...
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Re: Cappotto termico, chi è costui.

Messaggioda gabriella127 » 13/03/2024, 00:31

axpgn ha scritto:20 metri quadri di polistirolo e sei a posto :lol:

Col 110% ho visto cose che voi umani ... :-D


Eh appunto. Conosco il fenomeno.

Per quello che sarebbe il mio cappotto termico, cioè circa tre metri lineari del muro in giardino, lo posso pure fare placcato oro, il punto è che mi fanno pagare quello di tutto il palazzo.
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Re: Cappotto termico, chi è costui.

Messaggioda utente__medio » 13/03/2024, 00:38

axpgn ha scritto:Premesso che devi pagare per vedere il link

Da quello che vedo non è un articolo a pagamento, semplicemente se vuoi accedere al sito o accetti i cookie e ti lasci profilare o paghi.
Surreale da questo punto di vista il seguente articolo di Repubblica che applica la stessa politica:
Testo nascosto, fai click qui per vederlo
Repubblica ha scritto:
O accetti questi cookies di profilazione commerciale o paghi l’abbonamento a questo giornale. In altri termini, puoi decidere come pagare: con i tuoi soldi o con i tuoi dati personali.

Questa è la realtà che molti giornali, tra cui quelli del gruppo GEDI, stanno presentando ai loro lettori.

...

Il maggiore rischio è che i soggetti con meno disponibilità economiche si sentano costretti ad accettare di fornire più dati personali, tramite cookies, piuttosto di accettare servizi a pagamento. Ciò vorrebbe dire che la privacy diventerebbe un “bene di lusso”, appannaggio delle persone con maggiori disponibilità economiche. Ma può un diritto fondamentale essere un “bene di lusso”?

Il corollario è che i soggetti più “poveri” (meno disposti a pagare per tutelare i propri dati) sarebbero oggetto di pubblicità più personalizzate, più aggressive ed efficaci, in una spirale di sfruttamento delle vulnerabilità economiche e sociali degli utenti: chi meno ha, più viene manipolato.

E ancor prima di rispondere nel merito verrebbe da chiedersi: è accettabile che i dati personali (paragonati da Stefano Rodotà alle componenti del nostro “corpo” digitale), espressivi della nostra integrità, identità e personalità, siano riconosciuti come “merce” di scambio?

In ogni caso disabilitare JavaScript per il sito web sembra risolvere il problema.


axpgn ha scritto:il problema del cappotto e le grandinate è solamente (si fa per dire) la qualità del prodotto; come ho detto prima a mo' di battuta se lo fai col polistirolo (che pure è isolante :-D ) non è che duri molto ...

A tal proposito qualche settimana fa mi sono svegliato credendo che stesse nevicando, invece era il cantiere di fronte! :-D
In ogni caso al di là del polistirolo, non penso siano molte le tipologie di cappotto resistenti alla grandine.
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