da v3ct0r » 11/08/2017, 11:38
@gillana, stai facendo un gran minestrone di questioni completamente diverse tra loro, in particolare stai confondendo l’aspetto matematico con quello fisico
A livello matematico, il tempo esatto della sovrapposizione delle lancette esiste, ed è individuato dalla quantità che ha scritto prima axpgn.
A livello fisico (teorico), il tempo esatto della sovrapposizione esiste ugualmente, perchè usando la rappresentazione del tempo comunemente adottata in fisica, ovvero una variabile reale, ci riconduciamo al caso precedente.
Detto questo, passiamo all’aspetto “pratico”, cioè sperimentale.
A livello fisico (sperimentale), abbiamo delle limitazioni legate agli strumenti. Ad esempio, con un orologio digitale, siamo limitati nella precisione dal massimo numero di cifre fornite dallo strumento.
Oppure, nel caso di un orologio analogico, abbiamo un margine di incertezza legato allo spessore delle lancette di cui parlavi, cioè il cosiddetto “errore di interpolazione”.
Così come abbiamo un’incertezza legata all’inclinazione dello sguardo dell’osservatore rispetto alle lancette, cioè il cosiddetto “errore di parallasse”, che può farti vedere le lancette “più a destra” o “più a sinistra” di quanto siano realmente.
Inoltre, sempre a causa dello spessore delle lancette (e del fatto che queste non hanno mai una forma perfetta) possiamo chiederci quando si possa realmente parlare di sovrapposizione esatta, e in tal caso abbiamo ciò che in fisica sperimentale si chiama un “problema di definizione” della grandezza cercata.
Infine, sempre in ambito sperimentale, in effetti possiamo porci anche un problema di tipo interpretativo, cioè possiamo chiederci: ma se il “valore vero sperimentale” di una grandezza può essere solo approssimato (attraverso le misure), cioè se abbiamo sempre un margine di incertezza, possiamo davvero essere sicuri che tale valore esista?
Quest’ultimo problema è trattato sul Taylor ”Introduzione all’analisi degli errori” nel capitolo 5. Per farla breve, possiamo pensare che il valore vero sperimentale di una grandezza sia un’idealizzazione, la cui esistenza viene assunta in virtù della sua utilità.
Insomma, a livello matematico il tempo esatto della sovrapposizione esiste ed è ben definito, tutto il resto riguarda esclusivamente l’aspetto sperimentale, e in particolare a livello sperimentale l’esistenza del valore vero di una grandezza è un’assunzione fatta a priori (mentre la sua misura è un'approssimazione, alla quale viene sempre associato un margine di errore)