Zermelo's Theorem' has become a matter of mathematical folklore, certainly in the English-speaking world (Schwalbe and Walker, 1997). Throughout literature in the last century, variations of the theorem appeared in several forms. Some claimed that Zermelo proved something that he did not, namely that Chess, or sometimes a more general class of game, was determinate (e.g. Aumann, 1989, p.1). Others claim he used a method of proof, known as 'backwards induction' that was not employed until 1953, by von Neumann and Morgenstern. Ken Binmore (1992) writes, Zermelo used this method way back in 1912 to analyze Chess. It requires starting from the end of the game and then working backwards to its beginning. (p.32)
nato_pigro ha scritto:volevi dire il bianco?
Poi non è questione di credere o non credere... o l'hanno dimostrato o no...
nato_pigro ha scritto:Uno scacchista del mio circolo afferma che Von Newman ha dimostrato che negli scacchi esiste una strategia vincente che consenta al bianco di vincere sempre (naturalmente è solo un teorema di esistenza, non dice quale è), comunque non fidandomi troppo delle conoscence del mio con-circolano chiedo a voi, anche perchè non ne avevo mai sentito parlare e mi sembra interessante...
anonymous_be1147 ha scritto:Zermelo's Theorem' has become a matter of mathematical folklore ... variations of the theorem appeared in several forms. Some claimed that Zermelo proved something that he did not
http://www-groups.dcs.st-and.ac.uk/~history/Projects/MacQuarrie/Chapters/Ch4.html
Fioravante Patrone ha scritto: A tutt'oggi non si sa ancora quale delle due alternative seguenti sia quella buona:
-- il giocatore B ha una strategia che gli garantisce di vincere
-- il giocatore N ha una strategia che gli garantisce di vincere
-- il B ed il N hanno entrambi a disposizione una strategie che impedisce all'altro di vincere. Vale a dire, hanno entrambi a disposizione una strategia che gli garantisce almeno il pareggio
Admin ha scritto:Ogni tanto mi capita di leggere una formulazione del problema del gioco degli scacchi.
Ogni volta mi sembra di capirla ma poi subito dopo me la dimentico.
Prendo dal libro di Lucchetti - non se la prenda Fioravante se faccio pubblicità al suo concorrente
"Nel gioco degli scacchi, può sussistere una (e una sola) alternativa, fra le seguenti tre:
- il bianco può forzare il nero alla sconfitta
- il nero può forzare il bianco alla sconfitta
- entrambi possono forzare al pareggio"
A prima vista sembrerebbe affermare una banalità: ogni partita di scacchi finisce con la vittoria del bianco, con la vittoria del nero o pari.
Lucchetti commenta: il teorema afferma che esiste un comportamento razionale dei giocatori, che se adottato, porta ogni partita a finire allo stesso modo: o vince sempre il bianco, o vince sempre il nero, o finisce sempre in pareggio.
Il qualche modo, da come ho capito io, significa che il gioco degli scacchi è come quello della dama, del nim, del tris, cioè se i giocatori giocano con attenzione e razionalità le partite finiscono sempre allo stesso modo. Solo che a tutt'oggi non sappiamo qual è l'esito del gioco.
Il valore del teorema dovrebbe essere in senso negativo, cioè sappiamo che il gioco degli scacchi non è come quello della morra cinesa in cui si sa che tra due giocatori attenti e razionali l'esito del gioco rimane sempre incerto.
Io non ho letto il lavoro originale, se valenti matematici hanno dubbi sul senso del teorema figuratevi io.
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