Sto cercando di rivedere la definizione ed il significato di stimatore sufficiente.
In Piccolo 2010 pag 536 trovo che (riarrangiando la notazione come meglio non riesco) uno stimatore $T_n$ è detto sufficiente per $theta$ se vale qualcosa del tipo
$ phi_ul(X) (ul(x) | T_n = t_0) = f(ul(x) , T_n =t_0; theta) / g(T_n = t_0; theta)$
dove $ul(X)$ è il campione casuale, $ul(x)$ è il campione osservato e $t_0$ è il valore osservato per lo stimatore (la stima).
Entrambe le statistiche a destra dipendono da $theta$ e questo è esplicitato dalla notazione.
E' chiaro che a denominatore vi è la distribuzione dello stimatore.
Quello che invece mi stranisce è che $f()$ sembri qualcosa del tipo una distribuzione congiuta del campione casuale e dello stimatore mentre negli esempi di seguito è evidente che luogo di $f()$ sia considerata la distribuzione del campione casuale. Che poi questa sia valutata per un particolare valore dello stimatore ... è esattamente ciò che indica la distribuzione condizionata a sinistra ma non chiarisce il fatto se a nominatore vi sia una congiunta dei due elementi $(ul(X),T_n)$ o la distribuzione (marginale) del campione $ul(X)$.
Da definizione di distribuzione condizionata direi che è una congiunta ma nel seguito è trattata, ed anche chiamata, come distribuzione del campione.
Qual'è l'interpretazione corretta?