Re: Calcolo potenza uscita sistema LTI?

Messaggioda xh144fata » 21/03/2023, 09:48

Quinzio ha scritto: Dove li vedi i gradini ?

Non li vedo. Onestamente non vedevo neanche il segnale nullo perché $ Y(n) = 0 $ non lo consideravo un segnale (sbagliando, a quanto pare).
Nonostante i tanti errori commessi da parte mia, la risoluzione di questo esercizio è stata molto educativa. Come mi hai fatto notare, Quinzio, ci sono più concetti teorici che devo riguardare con più attenzione per capirli meglio.
Un'ultima domanda. Riguardo questa tua considerazione
Quinzio ha scritto:Corretto... allora si e no. Tu hai fatto un'operazione corretta, nel senso che hai cercato un'interpretazione corretta della sequenza discreta e hai introdotto le delta di dirac.
Purtroppo il problema non e' scritto in modo completo e corretto, perche' una sequenza discreta e' un'astrazione e ti dovrebbero dire come tradurre la sequenza in una funzione continua.
Diciamo che usare le delta di Dirac e' corretto e andiamo avanti cosi'.

Volendo approfondire questo concetto, cosa mi consigli di fare?
xh144fata
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Re: Calcolo potenza uscita sistema LTI?

Messaggioda Quinzio » 21/03/2023, 14:41

Volendo approfondire questo concetto, cosa mi consigli di fare?


Beh ogni libro di testo sui controlli automatici tratta queste cose.
Il problema e' quello della ricostruzione del segnale fisico a partire dal segnale numerico.
Dentro ai microprocessori o ai computer i segnali sono tutti sequenze numeriche discretizzate.
A un certo punto, si esce dal microprocessore e si va nel mondo fisico. Come fare ?
Un'opzione semplice e' quella che hai fatto tu, dove ad ogni numero della sequenza corrisponde un impulso di Dirac. Un impulso di Dirac pero' non e' fisicamente realizzabile, quindi quello che si fa quasi sempre in pratica e' di usare un impulso rettangolare di ampiezza pari al numero da rappresentare.
Questa tecnica si chiama Zero-Order-Hold (ZOH).
Ora guardiamo un attimo le implicazioni per il sistema fisico di questa realizzazione fisica.
La trasformata di Laplace dell'impulso e' $(1- e^(sT))/(s)$.
Il problema di questa trasformata e' che contiene un esponenziale.
L'esponenziale viene approssimato con $(1-sT/2)/(1+sT/2)$
Con questa approssimazione la trasformata di Laplace diventa $T/(1+sT/2)$.
Questa e' la stessa traformata di un filtro RC.
Se $T$ e' sufficiente piccolo, l'attenuazione del filtro puo' essere considerata trascurabile, mentre sarebbe da tenere in conto una rotazione di fase che e' direttamente proporzionale a $T$.
Morale della storia:
quando devi passare dal mondo digitale a quello fisico usi uno ZOH.
Lo ZOH introduce una rotazione di fase, di cui dovresti tenere conto nella progettazione del controllo.
Se vuoi saperne di piu' sicuramente sl tuo libro c'e' qualcosa, anche se sono questioni trattate abbastanza frettolosamente.
Altrimenti c'e' del materiale qui:
http://www.ladispe.polito.it/corsi/Cont ... gitali.pdf
http://www.ladispe.polito.it/corsi/ContrAutoInf270/
https://en.wikipedia.org/wiki/Zero-order_hold
Quinzio
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