da Fioravante Patrone » 10/11/2006, 19:36
Le forme indeterminate non sono "dimostrabili".
In poche ed imprecise parole, il termine "forma indeterminata" sta ad indicare che hai un limite di cui non puoi sapere se esiste e quanto vale solo applicando i teoremi sui limiti di somme, quozienti, etc.
Potremmo dire che è una convenzione linguistica.
Provo a spiegarmi con l'esempio più classico.
Cosa vuol dire che $0/0$ è una forma indeterminata?
Vuol dire che, se devi fare il $\lim_{x to x_0} (f(x))/(g(x))$ e sai solo che:
$\lim_{x to x_0} f(x)= 0$
$\lim_{x to x_0} g(x)= 0$
non puoi utilizzare il teorema sul limite del quoziente per poter dire se il limite proposto esiste (e, in caso affermativo, quanto valga)
Normalmente è possibile dare una risposta al problema dato usando altri metodi: facendo calcoli espliciti, raccogliendo fattori a numeratore e denominatore, srazionalizzando, usando l'Hopital...
Esempio banale:
Vuol dire che, se devi fare il $\lim_{x to 3} (x^3 - 1)/(x-3)$, sai che:
$\lim_{x to 3} x^3 -27= 0$
$\lim_{x to 3} x-3 = 0$
Quindi hai una forma indeterminata, ma ci vuole poco a scoprire cosa faccia:
$\lim_{x to 3} (x^3 - 1)/(x-3) = \lim_{x to 3} (x-3)(x^2 + 3x + 9)/(x-3) = \lim_{x to 3} x^2 + 3x + 9$