Re: integrale ad una dimensione per area sfera

Messaggioda anto_zoolander » 06/08/2020, 15:51

se solo avessi letto il link citato da @dissonance 3 anni fa......
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Re: integrale ad una dimensione per area sfera

Messaggioda dissonance » 06/08/2020, 18:44

anto_zoolander ha scritto:se solo avessi letto il link citato da @dissonance 3 anni fa......

...non sarebbe cambiato niente. Cascare nella tana del coniglio è una esperienza negativa, ma è una esperienza che bisogna fare in prima persona. Se io avessi letto quel link prima di iniziare a studiare matematica, non avrebbe catturato la mia attenzione, e immagino sarebbe capitato lo stesso anche a te.
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Re: integrale ad una dimensione per area sfera

Messaggioda anto_zoolander » 06/08/2020, 19:06

Penso tu abbia ragione.

Testo nascosto, perché contrassegnato dall'autore come fuori tema. Fai click in quest'area per vederlo.
E' una cosa che mi ha sempre buttato giù perché mi rendo conto che se non ci fossi cascato(e ancora oggi ci casco) avrei avuto modo di dedicarmi ad uno studio più "omogeneo".

Per esempio durante analisi3 mi sono innamorato così tanto della parte teorica di TdM che ho "perso" tempo nel capire e dimostrare teoremi che nemmeno era richiesto che io sapessi, lasciando da parte alcuni esercizi che sarebbero potuti essere importanti.

"doveva annà così" :lol:
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Re: integrale ad una dimensione per area sfera

Messaggioda Mathita » 20/08/2020, 01:24

Eccomi di nuovo. Rinnovo il ringraziamento a dissonance per la sua dettagliata risposta. Ho ripreso in mano il libro di Geometria differenziale e ho praticamente capito quasi tutto quanto.

dissonance ha scritto:Secondo me il problema è che quegli elementi di superficie NON sono tangenti alla sfera. Intuitivamente, l'elemento di superficie \(dS\) è "l'area di un quadratino infinitesimo tangente alla sfera". Siccome siamo a livello infinitesimo, il quadratino può essere sostituito con qualunque altra figura avente la stessa area al primo ordine, un cerchietto, un triangolino, etc... Ma deve essere tangente.


Dopo aver letto questa parte di messaggio, mi è partito un facepalm che ha sentito l'intero palazzo. Deve essere tangente perché dev'essere possibile prendere due vettori non paralleli del piano tangente e calcolare la norma del loro prodotto vettore per calcolare l'elemento d'area. Qualcuno potrebbe obiettare che la suddetta norma coincida con l'area di un parallelogramma, e non con l'area di una generica figura geometrica piana. Suppongo che qui si giochi un po' con i teoremi di equiestensione o comunque con qualche risultato di teoria della misura. Sto farneticando, non è così?

dissonance ha scritto:In ogni caso questo thread è un buon esempio di come, ragionando in modo urang-utang, talvolta si finisce per perdere più tempo che facendo le cose in modo rigoroso. Nel caso della sfera, invece di continuare così, meglio vedere la definizione. La sfera è una varietà Riemanniana di dimensione 2. Chiamiamo \(g\) il suo tensore metrico, ottenuto per restrizione del tensore metrico \(dx^2+dy^2+dz^2\) di \(\mathbb R^3\). Per definizione, l'elemento di superficie sulla sfera è
\[
dS=\sqrt{g}d y_1 dy_2, \]
dove \(y_1, y_2\) sono coordinate locali e \(\sqrt{g}\) è il determinante della matrice associata a \(g\) in queste coordinate locali.

Tu vuoi esprimere la superficie della sfera come un integrale in \(dz\). La \(z\) da sola non basta a parametrizzare la sfera, dobbiamo introdurre un'altra coordinata. A me piace parametrizzare \(\xi\in \mathbb S^2\) come
\[
\xi=z e_3 + \sqrt{1-z^2}\omega,\qquad z\in[-1,1],\ \omega\in\mathbb S^1.\]
Qui chiaramente \(\mathbb S^1\) denota la circonferenza unitaria nel piano \(\{z=0\}\), e \(e_3=(0,0,1)\). Abbiamo quindi parametrizzato la sfera in funzione di \(z, \omega\).


Bello, bello, bello! Ho avuto un momento di crisi perché non riuscivo a vedere geometricamente la parametrizzazione. Poi ho capito: dovrebbero essere le coordinate geografiche. Se fisso $z$ e faccio variare $\omega$ ho un parallelo. Se, al contrario, faccio variare $z$ e mantengo fisso $\omega$, ho un meridiano.

Tra l'altro, se si considera il piano tangente a un punto della superficie sferica, e se si proiettano il meridiano e il parallelo che individuano il punto di tangenza sul piano, si ottengono due enti perpendicolari (nel punto di tangenza). Davvero Figo.

Nota a margine: ho l'impressione che tu abbia costruito una sorta di prolungamento continuo di una biezione differenziabile tra la superficie cilindrica (con $z\in (-1,1)$ e raggio di base 1) e la superficie sferica di raggio 1 (esclusi i poli). È corretto?



Adesso dobbiamo calcolare il tensore metrico e a me piace farlo osservando che
\[
dx^2+dy^2+dz^2=\lvert d\mathbf x\rvert^2, \qquad \mathbf x=(x, y, z).\]
Quindi, ciò che dobbiamo fare è calcolare \(\lvert d\xi\rvert^2\), ed avremo il nostro tensore metrico. Ma questo è facile perché c'è molta ortogonalità;
\[
\begin{split}
\lvert d\xi\rvert^2&= \left\lvert dz e_3 +\frac{-z}{\sqrt{1-z^2}}dz\,\omega + \sqrt{1-z^2}d\omega\right\rvert^2\\
&=\frac{dz^2}{1-z^2} + (1-z^2)d\omega^2.
\end{split}
\]
Qui abbiamo usato che \(\omega\cdot d\omega=\omega\cdot e_3=d\omega\cdot e_3=0\), come si può osservare differenziando la relazione \(\omega\cdot \omega=1\) e la relazione \(\omega\cdot e_3=0\), notando che \(de_3=0\). Inoltre, ovviamente, \(\lvert \omega\rvert^2=\lvert e_3\rvert^2=1\).

Ora che abbiamo il tensore metrico, possiamo calcolare l'elemento di superficie. La matrice \(g\) rispetto alle coordinate \((z, \omega)\) è data da
\[
\begin{bmatrix} (1-z^2)^{-1} & 0 \\ 0 & (1-z^2)\end{bmatrix}, \]
quindi il suo determinante è \(1\). Concludiamo che
\[
dS=dzd\omega, \]
e quindi che l'area della semisfera superiore è data da
\[
\int_0^1 \int_{\mathbb S^1} dzd\omega=2\pi,\]
che è il risultato corretto.

Questo metodo è più lungo, ma più affidabile, e funziona in tutte le dimensioni. Per inciso, sulla sfera \(\mathbb S^{d-1}\) il tensore metrico risulterebbe essere
\[
\lvert d\xi\rvert^2=\frac{dz^2}{1-z^2} + (1-z^2)\lvert d\omega\rvert^2, \qquad z\in[-1, 1], \omega\in \mathbb S^{d-2},\]
quindi la differenza rispetto a prima è solo che adesso \(\omega\in \mathbb S^{d-2}\). Quando si calcola il determinante, quindi, si ottiene \((1-z^2)^{d-2}\), e l'elemento di superficie è
\[
dS_{\mathbb S^{d-1}}= (1-z^2)^\frac{d-2}{2}dzdS_{\mathbb S^{d-2}}.\]


Fantastico! Grazie mille. Grazie a questo esempio mi è pure più chiaro il concetto di tensore metrico e ho capito l'importanza della prima forma fondamentale. Nel momento in cui l'ho studiata, non ho colto molto bene la questione.
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