Non ho fatto i conti nella maniera "hard" che suggerisce il tuo testo, ma la risposta "soft" che avevo immaginato dovrebbe funzionare facile... Con un piccolo accorgimento.
Infatti, al posto delle coordinate polari, considero la trasformazione di coordinate:
\[
\begin{cases}
x = e^t\ \cos \vartheta \\
y = e^t\ \sin \vartheta
\end{cases}
\]
con $(t,\vartheta) in Omega:=RR xx ]-pi ,pi[$, la quale corrisponde alla trasformazione complessa $z=e^w$ (qui $z=x + mathbf(i) y$ e $w=t+mathbf(i)\vartheta$) che mappa l'aperto $Omega$ del piano di Gauss su tutto il piano di Gauss privato del semiasse reale non negativo.
Per noti fatti, la trasformazione $z=e^w$ è
conforme, i.e. conserva gli angoli tra le curve
1, dunque per risolvere il problema basta studiare quali sono le curve ortogonali in $Omega$ alle curve della famiglia $t=a \vartheta$ ($a in RR$).
Poiché le curve $t=a\vartheta$ sono rette per l'origine, le curve ad esse ortogonali sono le circonferenze con centro in $O$, i.e. la famiglia di curve di equazione $t^2+\vartheta^2 = c^2$ (con $c>0$).
Da ciò segue che $t=+- sqrt(c^2 - \vartheta^2)$ e dunque $rho=e^(+- sqrt(c^2 - \vartheta^2))$.
Sono sempre stato, e mi ritengo ancora un dilettante. Cioè una persona che si diletta, che cerca sempre di provare piacere e di regalare il piacere agli altri, che scopre ogni volta quello che fa come se fosse la prima volta. (Freak Antoni)