Santoddio, nessuna dimostrazione si fa a mano in math.AT se sei sufficientemente intelligente; gli unici a farle a mano sono gli analisti. A maggior ragione questa, mostrare "a mano" che ogni laccio è omotopo a una costante è sintomo di malattia mentale:
Se nulla non ti va bene dell'argomento che ti ho dato prima, lo ripeto: a pagina 11 del capitolo 0 di Hatcher viene detto che
If (X, A) is a CW pair consisting of a CW complex X and a contractible subcomplex A,
then the quotient map X→X/A is a homotopy equivalence
Con questo semplicissimo risultato (è enunciato nel capitolo
zero, manco nell'1) si semplificano la quasi totalità degli esercizi che potrai mai vedere nella tua vita.
Usando il lemma in questione in questo caso, puoi disfarti interamente del piano e contrarlo a un punto; quello che ti resta, usando di nuovo una semplicissima trasformazione, è la somma di 20 copie di \(S^2\) attaccate per un punto. (Ma, siccome da quel che vedo questa nozione non sembra esserti molto chiara, ripeto che nessuna di queste mappe è un omeomorfismo --nessuna può esserlo; sono, invece, equivalenze omotopiche). Ora, \(\pi_1(A\lor B)\cong \pi_1(A)\ast \pi_1(B)\) (è una banale applicazione di van Chiappe) e quindi...
Ma se proprio proprio vuoi usare van Chiappe, si fa ancora prima, perché il \(\pi_1\) dello spazio che ti interessa è il pushout dello span
\[\begin{CD}
\pi_1(U\cap V) @>>> 1 \\
@VVV @. \\
1 @.
\end{CD}\] che è ovviamente il gruppo banale, a patto di scegliere due aperti \(U,V\) "della stessa forma, nel modo seguente: sia \(\varepsilon > 0\) e definisci \(K_\varepsilon := \{x\le \varepsilon\}\), \(H_\varepsilon := \{x\ge -\varepsilon\}\); ora, \(U := X\cap K_\varepsilon, V:=X\cap H_\varepsilon\).
Chi sia \(\pi_1(U\cap V)\) è del tutto irrilevante, come vedi... (in ogni caso, è un prodotto libero di copie di Z)