Sia $\phi$ applicazione lineare $\phi: V \rightarrow V$: allora $\phi^2=\phi \leftrightarrow \phi$ è proiezione.
In degli appunti che mi son fatto passare, non mi è chiara la dimostrazione dell'implicazione $\rightarrow$.
Chiaramente la $\leftarrow$ vale.
La $\rightarrow$ viene provata in questo modo ma non mi sembra completa:
Sia $\phi^2=\phi$. Si ha, $\forall v \in V$, $v=\phi(v)+(v-\phi(v))$ dove $\phi(v) \in im\phi$ e $(v-\phi(v))\in ker\phi$ (dato che $\phi(v-\phi(v))=0$).
Dunque $V=ker\phi+im\phi$ (dove l'inclusione $\supseteq$ è ovvia). Inoltre, dalla formula delle dimensioni necessariamente $ker\phi \cap im\phi=\emptyset$ e dunque $V=ker\phi \oplus \im\phi$.
Da qui conclude dicendo: dunque $\phi$ è la proiezione su $\im\phi$ parallelamente a $ker\phi$.
Ma non è vero che se $V=ker\phi \oplus \im\phi$ allora $\phi$ è la proiezione sul ker parallelamente all'im.
Difatti se pensiamo a $V=\mathbb{R}^2$ sul piano $x,y$ e prendiamo $\pi$ la proiezione su $x$ parallelamente a $y$, e prendiamo $\phi$ la funzione da $V$ in $V$ definita come $\pi$ tranne per un punto, ad esempio $(3,2)$ che diciamo va a finire in $(4,0)$, si ha che $\phi$ soddisfa chiaramente a $V=ker\phi \oplus \im\phi$ ma non è vero più che $\phi$ sia la proiezione su $x$ (l'immagine) prallelamente a $y$ (il ker) e quindi non è neanche una proiezione. Cosa manca alla dimostrazione?
edit: mi son accorto che potrebbe essere che $\phi$ cosi definita non sia un'applicazione lineare... Il fatto è che è vero che se $V=ker\phi \oplus \im\phi$ allora $\phi$ è la proiezione sull'im parallelamente al ker? A me non sembra così ovvio. Come si dimostra?