Tommaso99 ha scritto:Scusami! Mi sfugge il concetto di endomorfismo quindi non saprei come muovermi...
dissonance ha scritto:Sottolineo che, naturalmente, qui stiamo parlando del caso di matrici reali, con autovalori reali. Nel caso complesso la situazione è un pochino più complicata e bisogna introdurre il concetto di "matrice normale".
Tommaso99 ha scritto:Scusa ma non capisco, devo risolvere il tuo quesito oppure quello del primo utente? Perchè nel tuo il concetto è fondamentale
dissonance ha scritto:Testo nascosto, perché contrassegnato dall'autore come fuori tema. Fai click in quest'area per vederlo.Sottolineo che, naturalmente, qui stiamo parlando del caso di matrici reali, con autovalori reali. Nel caso complesso la situazione è un pochino più complicata e bisogna introdurre il concetto di "matrice normale".
Bokonon ha scritto:Tommaso99 ha scritto:Scusa ma non capisco, devo risolvere il tuo quesito oppure quello del primo utente? Perchè nel tuo il concetto è fondamentale
Beh risolvi entrambi "i punti"
Dai che è facilissimo!
Tommaso99 ha scritto:Allora nel primo punto basterebbe dimostrare che m1 +m3 faccia 3 però mi fermo dopo aver calcolato m1 che è 2 e non so più andare avanti.
Per quanto riguarda il tuo quesito non so cosa sia un endomorfismo quindi non so cosa devo trovare
Bokonon ha scritto:L'esercizio dice che l'autovalore 1 è associato ad un autospazio che è un piano. Quindi ha dimensione 2.
Tradotto: due radici coincidenti $lambda_1=lambda_2=1$ e si può trovare una base di due autovettori per quel piano, no?
Bokonon ha scritto:Poi c'è un altro autovalore $lambda_3=3$. Se è un autovalore allora la matrice $(A-3I)$ è singolare ed avrà un kernel con dimensione uno. Perchè? Perchè la molteplicità geometrica è sempre minore o uguale a quella algebrica...MAI maggiore!
Quindi da $(A-3I)$ potremo ricavare esattamente un autovettore.
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