da solaàl » 02/03/2020, 10:48
Come dici, la nozione di omeomorfismo locale richiede che la funzione sia definita totalmente; idealmente un omeomorfismo locale generalizza i rivestimenti.
Ma il fatto che due spazi topologici siano localmente omeomorfi non implica che esista un omeomorfismo locale tra loro; si tratta di un clash di nomenclatura sfortunato, che wikipedia non sembra capace di evitare, sebbene dica subito dpo che la nozione di omeomorfismo locale è più forte: non esiste un omeomorfismo locale dalla sfera a \(\mathbb R^2\) (credo che il motivo sia che un omeomorfismo locale deve essere un'equivalenza omotopica debole[1]).
[1] Lo dico meglio così mi ricordo di pensarci: in generale, se \(p : E \to B\) è un omeomorfismo locale, esso corrisponde a un fascio su B
Ora, prendi la mappa indotta da p in omotopia/omologia: è un iso? Quando? E' un iso dal grado n in poi? A che ipotesi su p? E cosa ho appena trovato, guardando la mappa indotta da p in omo{logia, topia}, in termini dell'omo{logia, topia} del suo fascio delle sezioni?
"In verità le cose che nella vita sono tenute in gran conto si riducono a vanità, o putredine di nessun valore; botoli che si addentano, bambocci litigiosi che ora ridono, poi tosto piangono." (Lotario conte di Segni)