Prego!
In ogni modo, non vorrei che ti sottovalutassi, in quanto non è nulla di impossibile!
Per quanto noiose, sono sufficienti delle
manipolazioni algebriche per arrivare ad un'equazione del tipo:
\[
p(e) := e^{{\color{red}{4}}} + c_3\,e^3 + c_2\,e^2 + c_1\,e + c_0 = 0
\] e quindi, imposte le radici di primo tentativo nel modo seguente:
\[
e_k = \cos(2\,k\,\pi/{\color{red}{4}})+ \text{i}\,\sin(2\,k\,\pi/{\color{red}{4}})
\quad \quad \text{con} \; k = 1,2,3,\color{red}{4}
\] basta aggiornarle tramite il
metodo di Aberth-Ehrlich:
\[
e_k' = e_k - \left(\frac{p'(e_k)}{p(e_k)} - \begin{aligned}\sum_{j=1;\,j\ne k}^{\color{red}{4}}\end{aligned}\frac{1}{e_k-e_j}\right)^{-1}
\] iterando finché si raggiunge la precisione desiderata (in genere, bastano meno di dieci iterazioni).
In fin dei conti si tratta di un metodo "figlio" di quello di
Newton-Raphson, specializzato al caso di equazioni polinomiali univariate di grado $n$, il quale ha il vantaggio di individuare tutte le $n$ radici reali e complesse in un colpo solo e soprattutto non necessita di valori iniziali "calibrati", si può sempre inizializzare il metodo con $n$ radici complesse equidistribuite sulla circonferenza unitaria (al più leggermente ruotate sommando, ad esempio, $0.01$ a $k$).
Questo metodo, con un po' di pazienza, l'avevo implementato in
Excel, ambiente
VBA, dove preliminarmente avevo scritto delle funzioni per eseguire le operazioni elementari in campo complesso, poi si tratta solo di una formula che si può implementare in poche righe di codice e che può essere utile in moltissime circostanze.
Se poi ti fai prendere la mano, come era successo a me, puoi anche riferirti alla
matrice compagna, ossia una matrice i cui autovalori sono esattamente le radici del polinomio in esame, ove il calcolo di tali autovalori è eseguito applicando l'
algoritmo di John Francis, ossia iterando la
decomposizione QR della matrice compagna.
D'altro canto, se per le tue esigenze basta la tangenza esterna, il metodo di Quinzio è più che sufficiente!