da megas_archon » 30/08/2023, 23:06
Ho l'impressione tu non abbia molto chiaro cosa dice il teorema di VC.
E' una situazione comune, purtroppo; ma questo esempio è particolarmente istruttivo perché è appena sopra il banale, e allo stesso tempo non è troppo complesso.
Gli aperti che consideri sono questi: $U=$un intorno dei due punti che hai tolto, diciamo per semplicità una palla aperta che li contiene; $V=$un intorno di \(U^c\), che interseca $U$ in una corona di raggio \(\epsilon \ll 1\) sufficientemente piccolo. Puoi usare un modello di \(\mathbb{RP}^2\) come quoziente del disco unitario e avere delle coordinate relativamente facili per parametrizzare tutto, ma secondo me è una eminente perdita di tempo: coi disegni si capisce sempre meglio.
Nota che \(U\) ha \(S^1\vee S^1\) come retratto di deformazione forte; $V$ invece ha $S^1$, e l'intersezione anche lei $S^1$. Allora bisogna calcolare il pushout di
\[\begin{CD}
\mathbb Z @>i>> \mathbb Z \\
@VjVV @. \\
\mathbb Z*\mathbb Z
\end{CD}\] L'unica domanda a cui rispondere è: chi sono le mappe $i,j$? Senza rispondere, è impossibile usare il teorema, dato che esso afferma che (ricoprendo uno spazio $X$ con due aperti $U,V$) si ha \(\pi_1(X)\cong \pi_1(U) * \pi_1(V)/\langle i(x)j(x)^{-1}=1\rangle\). Questo è quello che di solito chi studia topologia algebrica non capisce -o non sa come usare.
Se fai un disegno, ti accorgi che il generatore di \(\mathbb Z=\pi_1(U\cap V)\) è un laccio che avvolge il "buco" interno alla corona. Ora devi considerare qual è l'immagine di questo generatore dentro \(\pi_1(U)\) e \(\pi_1(V)\): \(\pi_1(U)\) è generato da 2 elementi $a,b$, e facendo un disegno è evidente che il generatore di \(\pi_1(U\cap V)\) corrisponde all'elemento \(ab\in \pi_1(U)\); per quanto riguarda \(\pi_1(V)\), il generatore $x$ va nel generatore $t$ (e non in $t^2$, come ho detto ieri).
Da questo, deduci che
\[\pi_1(X) \cong \mathbb Z\langle a\rangle * \mathbb Z\langle b\rangle * \mathbb Z\langle t\rangle/\langle ab=t\rangle\] che è esattamente il gruppo libero su due generatori ($a,b$).
All in all, il teorema di VC dice questo: quando cerchi di calcolare \(\pi_1(X)\) come un pushout di gruppi fondamentali di aperti che ricoprono $X$, devi tener conto del fatto che alcuni elementi di \(\pi_1(U\cap V)\), mappati mediante $i$ dentro \(\pi_1(U)\) e mediante $j$ dentro \(\pi_1(V)\), diventano uguali.
Nel tuo caso specifico, è proprio il fatto che dentro \(\pi_1(X)\) si ha che \(ab=t\) a introdurre una relazione non banale, che permette di scrivere ogni parola nel gruppo libero su tre generatori $a,b,t$ come parola in due generatori (perché \(t^n\) verrà sostituto da \(abab\dots ab\) ogni volta che compare in una parola \(w\in \langle a,b,t\rangle\)).
Ovviamente, usando un po' di categorie, la risposta sarebbe stata pressoché immediata e avresti evitato tutti questi disegni e tutti questi ragionamenti: nelle notazioni precedenti, la mappa $i$ è un isomorfismo (il generatore va nel generatore...) e quindi nel pushout
\[ \begin{CD} \mathbb Z @>i>> \mathbb Z \\ @VjVV @VVV \\ \mathbb Z*\mathbb Z @>>> \pi_1(X)\end{CD} \] la freccia orizzontale inferiore deve essere un isomorfismo (questo è un fatto generale, i gruppi e gli spazi non c'entrano nulla: se \(\mathcal C\) è una categoria e il quadrato
\[ \begin{CD} A @>i>> B \\ @VjVV @VVV \\ C @>>i'> D \end{CD} \] è un pushout, se $i$ è un isomorfismo è un isomorfismo pure \(i':C\to D\)). Dimostralo (è una assoluta ovvietà che usa argomenti di algebra 1) e usalo, questo genere di ragionamenti rende molto spesso l'uso del teorema di VC ancora più immediato [e già sapendo usare VC decentemente, la più parte degli esercizi per determinare un gruppo fondamentale sono completamente trivializzati].