Dimenticavo un esempio notevole: l'impulso rettangolare, a velocità di commutazione infinita, ha come spettro un sinc, che va a zero a frequenze infinite, ma non abbastanza velocemente da rendere inutile il "privilegio" delle alte frequenze.
Conseguenze ingegneristiche: qualsiasi commutazione in tempo nullo, così desiderabile per implementare i segnali digitali, in particolare i clock, è fisicamente irrealizzabile.
Una soluzione semplice ed immedata sarebbe quella di minimizzare le capacità dei condensatori all'interno del generatore di impulsi, purtroppo indispensabili per disaccoppiare le componenti continue date dalle alimentazioni e/o bypassare le resistenze di polarizzazione, in modo da ottenere costanti tempo più basse possibili, dunque velocità di commutazione molto elevate. Infatti il reciproco della costante tempo di un circuito RC ci dà la pulsazione di taglio: se essa è molto alta, la risposta impulsiva contiene armoniche a frequenza molto alta, che, come abbiamo appena osservato, contribuisono in primis ad alzare la velocità di commutazione, rendendola abbastanza elevata da soddisfare le nostre specifiche progettuali.
Potremmo anche modulare una sinusoide in modo da spostarne lo spettro alle alte frequenze, come ci suggerisce luca.barletta, ma per controllare la durata del clock occorre considerare come fronti di salita o discesa solo quelli relativi a picchi del segnale di ampiezze opportunamente prefissate (ci vorrebbe un bel disegnino...).
Scegliere tali fronti, però, ha evidentemente un costo computazionale o circuitale notevolmente elevato, che allungherebbe i tempi di elaborazione molto di più del buon vecchio trigger di Schmitt.
Telecomunicazionista anche tu? Raccolgo il tuo fantastico invito: sto per aprire il DIPARTIMENTO DI TELECOMUNICAZIONI in un topic nella sezione "Università"... accorrete numerosi!!!
C I A O