[Scienza delle Costruzioni] Risoluzione telaio chiuso autoequilibrato

Messaggioda Gianfry7 » 17/06/2017, 10:37

Salve. Ho da un po' riscontrato dei "problemi" con esercizi di questo tipo

Immagine

Il procedimento consigliato dal professore in caso di strutture chiuse è quello di "aprire" la sezione in un punto, inserendo quindi 3 incognite iperstatiche X Y Z. A questo punto, tramite il teorema della forze fittizie passiamo a ricavare l'espressione per il momento per :
Sistema 0: il sistema "aperto" lasciando le incognite iperstatiche come incognite
Sistema 1,2,3: un sistema composto dalla stessa struttura ma assumendo come sistema delle forze agenti un sistema ottenuto rimpiazzando rispettivamente X Y Z con forze/momenti di valore noto (es. 1)

A questo punto si imposta un sistema di equazioni:

$ { ( L_{est}^{(1)} = int_(S) M^{(1)}*M^{(r)}/{EI} dz ),( L_{est}^{(2)} = int_(S) M^{(2)}*M^{(r)}/{EI} dz ),( L_{est}^{(3)} = int_(S) M^{(3)}*M^{(r)}/{EI} dz ):} $

Con

$ M^{(r)} = M^{(0)} + X M^{(1)} + Y M^{(2)} + Z M^{(3)} $

Tale sistema è un sistema di 3 equazioni in 3 incognite e ammette pertanto una terna di soluzioni X,Y,Z che risultano essere le mie incognite iperstatiche.

I miei dubbi sono:
1) Per conoscere $ L_{est}^{(i)} $, è necessario che io apra in un punto particolare oppure va bene aprire in qualsiasi punto? Perchè a questo punto mi chiedo perchè, nel 100% dei casi, il professore ci indicava di imporre tale lavoro pari a 0. Questo accade perchè lui apriva in punti "particolari"? E se no, qual è la spiegazione a questo asserto?

2) Se volessi risolvere tale struttura utilizzando le proprietà di simmetria, dovrei tagliare la struttura a metà lungo l'asse verticale e inserire nei punti aperti due doppi doppi pendoli per bilanciare la rotazione. A questo punto poi come si procede?
Gianfry7
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