[Tecnologia Meccanica] prova di charpy

Messaggioda lepre561 » 12/07/2019, 16:37

Salve, in laboratorio abbiamo eseguito una prova di charpy su dei bastoncini di legno(stecche di gelato). abbiamo eseguito 6 test di cui 3 con 3 stecche unite da colla e altri 3 in cui le 3 stecche erano unite ma senza adesione diciamo poste solo una vicino all'altra.

A fine test il professore ci ha restituito i risultati tabellati sottoforma di tempo,forza ed energia.

questi dati devono essere elaborati in excel. Plottando su excel forza su tempo ho ottenuto 6 grafici a dispersione in cui mi aspettavo che ovviamente quelli con la colla raggiungessero forza più elevate a differenza dell'altro campione.

Il professore inoltre ci ha dato libero arbitrio su cosa calcolare...mi potete dare qualche suggerimento
In allegato ho messo due grafici giusto per rendere l'idea...quello che arriva a 600N è con la colla
Oltre alla differenza di forza cosa altro posso dire solo osservando i grafici

P.s in ascissa c'è il tempo (ms) in ordinate la forza(N)

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lepre561
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Re: [Tecnologia Meccanica] prova di charpy

Messaggioda lepre561 » 13/07/2019, 12:20

Nessuno?
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Re: [Tecnologia Meccanica] prova di charpy

Messaggioda Thememe1996 » 13/07/2019, 14:49

Ciao, non sono espertissimo dell’argomento, ma cerco di dirti tutto ciò che mi può venire in mente.
Innanzitutto, per “calcolare”, come dici, qualche tipo di grandezza, sarebbe più utile passare ad un grafico con assi σ-ε: se avessi i dati per farlo, potrebbe essere utile per calcolare l’area sottesa dalla curva come indicativa dell’energia di deformazione necessaria per portare a rottura il provino. Più questa è alta, più il provino è tenace.
Se, invece, ti possono bastare delle considerazioni più qualitative, puoi confrontare le due curve Forza-tempo che hai allegato: come giustamente osservi, nel secondo caso è necessaria una forza superiore per portare a rottura il provino. In ogni caso, anche se le unità di misura degli assi non sono quelle corrette, puoi comunque notare come l’area del secondo grafico nel piano Forza-tempo sia superiore a quella del primo.
Inoltre, puoi virtualmente pensare alla forza come lo sforzo che essa genera, e al tempo come all’aumentare delle deformazioni: così facendo, puoi riconoscere nei due grafici alcune regioni tipiche della curva σ-ε. Infatti, puoi notare un primo tratto di crescita lineare della forza, come a rappresentare il tratto elastico delle deformazioni; poi, noti un picco, che penso possa rappresentare lo snervamento, e un consecutivo crollo degli sforzi; questi poi continuano a crescere per via dell’incrudimento, per poi raggiungere un altro picco, dal quale in poi la forza decresce molto, probabilmente per via della strizione.
Nota bene che una forza con basso valore non implica per forza uno sforzo di bassa entità, perché al passare del tempo (cioè al crescere delle deformazioni) la sezione resistente decresce, magari dando origine a sforzo di grande entità.

Spero di averti aiutato in quel che modo, e appunto non fidarti ciecamente di ciò che ho scritto, ma prova a vedere se possono sembrarti dei ragionamenti sensati.
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