Dubbio sull'uso della trasf di fourier per seg. periodici

Messaggioda PaxCore » 29/08/2010, 15:43

Leggendo una frase sul Salehi, sono stato assalito da un dubbio atroce, che mi ha lasciato molte perplessità.
La frase è questa " Fourier series is applied to periodic signals whereas the Fourier transform can be applied to periodic and nonperiodic signals". Allora sono andato a rivedermi le condizioni di Dirichlet per l'applicabilità della trasformata di Fourier e ho visto che la prima di queste richiede che il segnale sia assolutamente integrabile su tutto l'asse reale. Quindi i segnali periodici non dovrebbero ammettere la trasformata di Fourier, ma solo la serie, infatti è chiaro che se integro il loro modulo da -inf a +inf non viene un numero reale ma infinito.

Poi un'altra cosa: segnale periodico e segnale di potenza sono due concetti equivalenti? Cioè, per intenderci, esistono segnali a potenza finita che non sono periodici o il viceversa? E invece i segnali a energia finita corrispondono sempre ai segnali aperiodici?

Riuscireste a sciogliermi questi dubbi? :(

Ciao :wink:
PaxCore
Starting Member
Starting Member
 
Messaggio: 3 di 6
Iscritto il: 03/07/2010, 00:17
Località: Firenze

Messaggioda Ale83 » 31/08/2010, 09:31

Per il primo dubbio: in senso "generalizzato" si puo' applicare la trasformata di fourier anche a un segnale periodico.
Se lo sviluppassi in serie di fourier, otterresti il ben noto "spettro a righe". Con la trasformata, ottieni un treno di impulsi delta (alle stesse frequenze in cui si collocano le "righe".
Per avere una spiegazione molto sommaria, prova a guardare qui: http://infocom.uniroma1.it/alef/libro/h ... ode26.html

Per il secondo dubbio: mi viene ad dire che un segnale a energia finita non puo' essere periodico.
Inoltre, un esempio di segnale a potenza finita ma non periodico e' il gradino unitario. O un qualsiasi segnale costante su tutto l'asse temporale.
Quindi no, segnale periodico e a potenza finita non sono affatto concetti equivalenti :)
Ale83
Starting Member
Starting Member
 
Messaggio: 36 di 36
Iscritto il: 14/05/2005, 09:41

Messaggioda nnsoxke » 31/08/2010, 17:37

Dalla definizione di trasformata di Fourier
http://infocom.uniroma1.it/alef/libro/html/libro/node19.html
mi risulta che per i segnali periodici quell'integrale non è determinato.
Si potrebbe ad esempio definire una funzione pari ad una funzione periodica in un intervallo e nulla all'esterno di tale intervallo, quindi l'integrale darebbe un risultato, che dipenderebbe dalla frequenza e forma del segnale periodico e dall'intervallo scelto, oltre che dalla variabile f.
Anche se l'intervallo scelto fosse uguale al periodo della funzione periodica non riesco a ricavare che la trasformata di Fourier sia un treno di impulsi moltiplicato per una funzione.
nnsoxke
 

Messaggioda gugo82 » 31/08/2010, 19:06

Per dare un senso preciso alla trasformata di un segnale periodico (che, tipicamente, non è una funzione \( \displaystyle L^1 \) ) bisogna scomodare la teoria delle distribuzioni.
Se non lo si fa, si può incorrere in dubbi del genere.
Sono sempre stato, e mi ritengo ancora un dilettante. Cioè una persona che si diletta, che cerca sempre di provare piacere e di regalare il piacere agli altri, che scopre ogni volta quello che fa come se fosse la prima volta. (Freak Antoni)
Avatar utente
gugo82
Cannot live without
Cannot live without
 
Messaggio: 6619 di 44972
Iscritto il: 12/10/2007, 23:58
Località: Napoli

Messaggioda Lorra » 03/09/2010, 13:16

Cosa vuol dire fare la trasf. / antitrasf. di Fourier di una distribuzione? Avere una distribuzione e la sua trasformata che agiscono sulla funzione argomento in qualche maniera compatibile con le operazioni definite sull'insieme "funzioni che ammettono trasf. di Fourier" e quelle definite sull'immagine del primo sotto la trasformazione trasf. di Fourier? Tipo distribuzione(funzione_con_proprietà_simpatiche) è in corrispondenza biunivoca con trasformata della distribuzione(trasformata_della_distribuzione_con_proprietà_simpatiche). In questo caso l'effetto della distribuzione indotta dal $sin$ (cioè integrale contro il $sin$) è in corrispondenza con l'effetto dell'applicazione lineare rappresentata da $delta$ nel "dominio trasformato"?
Tripudio tripudio tripudio!
Lorra
Starting Member
Starting Member
 
Messaggio: 12 di 40
Iscritto il: 28/08/2010, 16:34
Località: Genova

Messaggioda gugo82 » 03/09/2010, 15:03

@Lorra: Non ho capito nulla... Ma tento lo stesso di risponderti.

La trasformata di Fourier distribuzionale è definitita nella classe delle distribuzioni temperate \( \displaystyle \mathcal{S}^\prime \) che è abbastanza grossa (contiene, ad esempio, tutti gli \( \displaystyle L^p \) ; in particolare \( \displaystyle L^\infty \) , classe che contiene le funzioni periodiche limitate tipo \( \displaystyle \sin x \) le quali, in generale, non sono globalmente \( \displaystyle L^1 \) ).
Tale classe è definita come il duale dello spazio di Schwartz \( \displaystyle \mathcal{S} \) , il quale contiene tutti gli elementi di \( \displaystyle C_0^\infty \) che tendono a zero rapidamente all'infinito*; visto che \( \displaystyle \mathcal{S} \supset C_c^\infty =\mathcal{D} \) per dualità è evidente che \( \displaystyle \mathcal{S}^\prime \subset \mathcal{D}^\prime \) , sicché lo spazio delle distribuzioni temperate \( \displaystyle \mathcal{S}^\prime \) è strettamente più piccolo di quello di tutte le distribuzioni \( \displaystyle \mathcal{D}^\prime \) .

Visto che ogni elemento di \( \displaystyle \mathcal{S} \) è in \( \displaystyle L^1 \) **, è evidente che si può calcolare la trasformata di Fourier classica di \( \displaystyle u \) , i.e. \( \displaystyle \mathfrak{F} [u] \) ; inoltre si riesce a provare che \( \displaystyle u\in \mathcal{S} \ \Rightarrow\ \mathfrak{F}[u] \in \mathcal{S} \) .
Allora si può applicare il trucco (che è classico della Teoria delle Distribuzioni, ed è la sua raison d'etre) di definire qualcosa per una distribuzione a partire dalla stesso oggetto definito sui test***: nel nostro caso, fissata \( \displaystyle F\in \mathcal{S}^\prime \) si chiama per definizione trasformata di Fourier distribuzionale di \( \displaystyle F \) la distribuzione \( \displaystyle \mathfrak{F}[F] \) che opera su \( \displaystyle \mathcal{S} \) come segue:

\( \displaystyle u\mapsto \langle F,\mathfrak{F}[u] \rangle \) ,

ove al secondo membro la t.d.F. è quella classica di \( \displaystyle u \) .
La precedente relazione si scrive più semplicemente:

\( \displaystyle \langle \mathfrak{F}[F] ,u\rangle =\langle F,\mathfrak{F}[u] \rangle \) per ogni \( \displaystyle u\in \mathcal{S} \) .


__________
* Qualitativamente \( \displaystyle u\in C_0^\infty \) è in \( \displaystyle \mathcal{S} \) solo se \( \displaystyle u \) e tutte le sue derivate vanno a zero per \( \displaystyle |x|\to +\infty \) più velocemente del reciproco di ogni polinomio.
** Infatti, per definizione, \( \displaystyle |u| \) va a zero in \( \displaystyle \infty \) più velocemente di \( \displaystyle \tfrac{1}{1+x^2} \) ergo esiste una costante \( \displaystyle C>0 \) tale che \( \displaystyle \lVert u\rVert_1=\int |u| \leq \int \tfrac{C}{1+x^2} <+\infty \)
*** Vedi, ad esempio, la definizione di derivata distribuzionale.
Sono sempre stato, e mi ritengo ancora un dilettante. Cioè una persona che si diletta, che cerca sempre di provare piacere e di regalare il piacere agli altri, che scopre ogni volta quello che fa come se fosse la prima volta. (Freak Antoni)
Avatar utente
gugo82
Cannot live without
Cannot live without
 
Messaggio: 6699 di 44972
Iscritto il: 12/10/2007, 23:58
Località: Napoli


Torna a Ingegneria

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite