Sia $n(t,zeta)$ un segnale aleatorio stazionario la cui densità spettrale di potenza è $W_n(f)=eta*rect(f/(2f_m))$
L'autocorrelazione, $R_n(tau)$, è definita come l'antitrasformata della densità spettrale, cioè $int_-infty^(+infty)eta*e^(j2piftau)d tau$
poichè $W_n(f)=0$ al di fuori di $[-f_m,f_m]$, si ha: $R_n(tau)=int_(-f_m)^(+f_m)eta*e^(j2piftau)d tau=eta*1/(j2pif)[e^(j2piftau)]_(-f_m)^(+f_m)$
Il libro porta come risultato $R_n(tau)=2etaf_msinc(2f_mtau)
Ma mi sorgono dei dubbi:
Al punto in cui sono arrivato, devo andare ad applicare il teorema fondamentale del calcolo integrale, quindi sostituire dove c'è $tau$, $+f_m$ e poi $-f_m$ ($F(f_m)-F(-f_m)$)
come fa quindi a comparire nell'espressione finale ancora $tau$?
inoltre se gli estremi di integrazione li vado a sostituire ad $f$ e non a $tau$ (come pare faccia il libro), da dove gli spunta quel fattore $f_m$ che moltiplica $2eta$?